Parrot Zik 3: cuffie on ear con il top della tecnologia | Videorecensione

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L’unico paio di cuffie recensite da me qui su Stintup erano state le mie Audio Technica ATH-M50. Chi avrà avuto modo di leggere quella recensione si ricorderà bene di quanto ne rimasi deluso inizialmente, ossia prima di effettuare il rodaggio. Sono infatti delle cuffie classiche, senza alcuna tecnologia di ultima generazione all’interno, e che vanno amplificate a dovere.

Quando ho saputo che avrei ricevuto queste Parrot Zik 3 in prova non sapevo se esserne entusiasta per provare delle cuffie on ear di alto livello o “rattristato” per tutte le ore di rodaggio che avrei dovuto fargli fare prima di farle suonare a dovere.

In realtà una volta arrivate, tolte dalla confezione “da gioielleria” e indossate, la mia espressione è stata quella che farebbe un bambino davanti ad un mega gelato al cioccolato.

La confezione di vendita è qualcosa di eccezionale e non stavo scherzando quando sembra quella in cui mettono i gioielli in vetrina. I padiglioni sono perfettamente ancorati all’interno della scatola in modo da non danneggiarle durante il trasporto, così come l’archetto, inserito in un apposito sostegno di plastica trasparente.

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La confezione di vendita

Sotto le cuffie troviamo il manuale di istruzioni e presentazione molto curato e dettagliato, una sacca in stoffa per il trasporto, la batteria e i cavi microUSB per la ricarica e l’ascolto (da 1 metro) oltre al classico cavo con uscita jack da 3.5mm (da 1 metro e mezzo).

Sin da subito sono stato colpito dalla qualità del cavo microUSB, spesso e davvero ben costruito. Non ne avevo mai trovato uno di tale qualità all’interno della confezione di vendita di un prodotto. Sia il cavo microUSB che quello jack audio hanno l’apposita fascetta riutilizzabile per tenerli ordinati all’interno della confezione.

Il design delle Parrot Zik 3 è stato curato dal famoso architetto e designer francese Philippe Starck. L’estetica di queste cuffie può piacere o meno, ma bisogna dire che le linee dell’archetto che seguono la forma dei padiglioni sono un piacere per gli occhi. Appena le tiriamo fuori dalla confezione ci rendiamo subito conto che siamo davanti ad un prodotto che è stato costruito utilizzando materiali di ottima qualità; partendo dal metallo degli archetti alla morbidissima pelle dei padiglioni e dell’archetto superiore.

Le linee stilistiche scelte da Starck
Le linee stilistiche scelte da Starck

Il modello in prova sono, nello specifico, le “Green Emerald Croc”, ossia il modello verde smeraldo con trama simile alla pelle di coccodrillo. Non preoccupatevi se il vostro colore preferito non è il verde come nel mio caso, Parrot vende queste Zik 3 in 8 varianti differenti, sia di colore che di trama.

Nonostante siano in acciaio e all’interno si trova un hardware di tutto rispetto, il peso è di soli 270 grammi. Una volta prese in mano infatti ci rendiamo subito conto di quanto poco pesino.

Discorso opposto invece una volta indossate. La mancanza del classico archetto piatto o del secondo archetto si fa sentire dopo un po’ che le indossiamo. Sarà proprio quest’ultimo infatti che dovrà reggere il peso delle cuffie, che seppur leggere cominceranno a premerci sulla parte superiore della testa dopo circa un’oretta che le indossiamo. Niente di così fastidioso, sia chiaro, visto che basterà spostarle di qualche centimetro; tuttavia è un aspetto che ho voluto sottolineare essendo queste Parrot Zik 3 delle cuffie che si vanno a posizionare nella fascia alta del mercato.

Se l’archetto mi ha lasciato qualche sospetto di comodità, di tutt’altro avviso sono i padiglioni. Non avevo mai provato dei padiglioni così morbidi e comodi da indossare, ci potrei stare ore lì dentro. Tornare a quelli delle mie Audio Technica è stata veramente dura. Pensate infatti che con queste ultime dopo circa mezz’ora si comincia a sudare e diventano fastidiose da portare dopo un’oretta. Con le Parrot Zik 3 invece le mie orecchie non hanno sudato nemmeno dopo due ore di utilizzo continuo.

Il motto delle Parrot Zik 3 è Wireless Everything, ossia tutto senza cavi. Niente di più vero dato che i cavi presenti nella confezione di queste cuffie possiamo letteralmente dimenticarceli. Per acoltare la musica infatti basterà accoppiare le Parrot Zik 3 al bluetooth del telefono, computer o lettore musicale. Si tratta del Bluetooth in versione 3.0 purtroppo, quando avrei preferito vedere 4.0 per un discorso di minore impatto sui consumi. Tuttavia la resa è buona, a patto che teniamo il dispositivo vicino a noi ovviamente. Una cosa che non mi è piaciuta è la possibilità di connettere solo un dispositivo via bluetooth contemporaneamente. E’ anche possibile accoppiare il dispositivo con le cuffie utilizzando l’NFC, semplicemente avvicinandoli e sfiorandoli. Niente paura, il cavo non vi servirà nemmeno per ricaricarle. Basterà un semplice caricatore wireless certificato Qi per ricaricare le cuffie (che non è incluso).

L’aspetto che mi ha lasciato più di stucco una volta provate queste cuffie è il pannello di controllo touch situato nel padiglione destro. Basterà un piccolo tocco per mettere in pausa o far ripartire un brano, mentre con uno swype in verticale possiamo alzare e abbassare il volume. E’ possibile anche cambiare traccia con uno swype orizzontale. La facilità d’uso e la perfezione con cui funziona questo sistema mi ha lasciato davvero sorpreso, tanto che una volta tornato alle mie vecchie cuffie ho ancora l’abitudine di andare a sfiorare il padiglione destro per alzare il volume.

Fantastica anche la riduzione del rumore, che funziona in modo ottimale grazie ai molteplici microfoni attivi presenti nelle cuffie. Attraverso delle onde sonore con direzione opposta rispetto a quelle provenienti dall’esterno, il rumore viene cancellato creando un’esperienza di ascolto a mio avviso unica, senza però mai rendere il suono ovattato.

Il plus più importante di queste Parrot Zik 3 è senza dubbio l’applicazione per smartphone Android e iOS, oltre a quella per smartwatch sia Apple che Android. Tralasciando quest’ultima che non ho potuto provare ma che se rispetta la controparte dev’essere ottima, vi dico come si comporta quella per smartphone. Si chiama Parrot Zik ed è presente negli store ufficiali. Il design è fantastico e il suo funzionamento anche. Una volta aperta si connetterà alle cuffie in pochi istanti. Purtroppo le cuffie si connettono solo ad un dispositivo contemporaneamente quindi se ascoltiamo la musica via bluetooth dal computer non possiamo accedere all’app. Possiamo invece utilizzarla se ascoltiamo la musica via bluetooth dallo smartphone o via pc tramite jack o cavo usb. Posso dire con tranquillità che è una delle applicazione meglio fatte che abbia mai utilizzato. Si apre in un istante, le cuffie si connettono in due secondi massimo e tutte le funzionalità sono perfettamente funzionanti.

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Appena aperta avremo la schermata principale con indicata la percentuale di batteria residua e se è in carica. Sotto ci sono invece i tre pulsanti più importanti che sono anche quelli relativi alle funzioni che danno un senso al prezzo di queste Parrot Zik 3. Parlo della riduzione del rumore, dell’equalizzatore del “Concert Hall“, una funzione dedicata che ci permette di trasformare il suono secondo le nostre preferenze; possiamo scegliere tra concert hall, jazz club, living room e silent room. In basso invece c’è l’indicazione del metodo prescelto di riproduzione: bluetooth, usb-audio o jack, a seconda di quello che stiamo utilizzando.

Con uno swype verso sinistra si entra invece nelle funzioni specifiche per regolare il livello di riduzione del rumore, l’equalizzazione, il Parrot Concert Hall e i Preset creati dagli artisti famosi apposta per queste Parrot Zik.

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Nelle impostazioni dell’app possiamo invece dare un nome alle nostre cuffie, regolare o disattivare la riduzione del rumore scegliendo fra modalità strada (normale o massima) o soppressione del rumore (normale o massima). Sempre nel menù impostazioni è possibile disattivare o attivare il sensore di presenza, presente nel padiglione destro e che consente di disattivare l’audio e la riduzione del rumore oltre che a mettere le cuffie in standby se queste non sono a contatto con il nostro orecchio. Io l’ho sempre lasciato attivato perché funziona alla perfezione ed è una comodità in più che fa sempre comodo. Possibilità anche di disattivare la connessione automatica al bluetooth se possediamo vari dispostivi e non vogliamo disconnetterle ogni volta che vogliamo cambiare fonte di riproduzione. Parrot Zik 3 hanno poi un’altra funzione smart molto comoda, ossia lo spegnimento automatico dopo tot minuti.

Fantastica poi la funzionalità dell’annuncio vocale del chiamante, che ci permette di tenere sempre il telefono in tasca visto che saranno le nostre Parrot a dirci chi ci sta chiamando in quel momento, mettendo in pausa la musica. Presente anche l’italiano! L’attenzione a Parrot nel reparto chiamate è sottolineata anche dalla possibilità di avviare una chiamata con la propria voce grazie al riconoscimento vocale, senza contare la tecnologia HD Voice integrata. Ovviamente il pannello touch è lì anche per le chiamate, sia per rispondere che per agganciare la chiamata, oltre che per alzare il volume ovviamente.

Sempre nel menù è possibile anche decidere il tema di base dell’applicazione, magari abbinandolo al colore delle nostre Parrot.

La batteria che troviamo all’interno della confezione non è stata messa lì a caso. Basterà infatti prendere in mano il padiglione sinistro delle cuffie e fare una leggera forza per aprirlo (è magnetico) e inserire la batteria da 830 mAh. L’autonomia dichiarata da Parrot corrisponde alla realtà. Nel nostro utilizzo via Bluetooth siamo riusciti a fare oltre 7 ore, avvicinandoci ai dati dichiarati dalla casa pari a 8 ore con riduzione del rumore accesso ed equalizzazione attiva. Se invece optiamo per la modalità viaggio e quindi disattiviamo il bluetooth allora l’autonomia si avvicina alle 18 ore, mentre se lasciate in standby durano fino a 8 giorni. Tuttavia se le batterie sono scariche non sarà un problema, visto che potremo utilizzarle come delle normali cuffie via cavo, senza ricorrere al dac interno, alla riduzione del volume e agli altri parametri settabili via app. La ricarica via USB avviene in circa 2 ore e mezza. Il Led di stato posto sul padiglione destro ci indicherà con precisione quando le cuffie sono scariche, si stanno caricando o quando sono accese e in riproduzione.

Batteria e led di stato (diventa rosso quando in carica)
Batteria e led di stato (diventa rosso quando in carica)

Altoparlanti da 40 mm con magnete al neodimio, convertitore audio digitale (DAC) integrato 192kH – 24 bit, USB Audio PCM 16 bits/48 kHz, potenti algoritmi DSP, frequenza del segnale di uscita: 20Hz – 22kHz, equalizzatore Pro a 5 bande parametriche combinato a un effetto di spazializzazione (Concert Hall), qualità HI-FI con audio surround 5.1. Questi i numeri del comparto audio delle Parrot Zik 3.

Prima di passare alla parte più importante, ovvero il reparto audio, vorrei parlarvi del DAC integrato (Convertitore Audio Digitale) in queste cuffie, che a mio avviso è una parte essenziale. Dimenticatevi il vostro scomodo dac da portare in giro oppure l’ampli di casa. Con queste Parrot Zik 3 basterà premere play per avere un suono pulito e soprattutto un audio con un volume importante, senza dover alzare al massimo né l’audio sulle cuffie né quello della fonte. L’equalizzatore ha infatti un guadagno da -12dB a 12dB, con precisione pari a 0.1dB. Regolare il volume delle cuffie tramite il pannello touch è comodo e preciso. Potete stare tranquilli che non vi capiterà di alzarle troppo, visto che il comando è davvero user friendly.

Le ho provate con qualsiasi dispositivo avessi in casa, e anche se utilizzate con uno smartphone o un tablet base gamma senza alcun dac integrato di livello, il volume è comunque elevato e il suono sempre pulito, a patto ovviamente di utilizzare file audio in alta qualità. Ma anche con tracce a 320 kbps come quelle utilizzate da Spotify Premium non avremo alcun problema di rumore di fondo.

Quando ho letto di tutta questa tecnologia un dubbio mi è venuto. Così mi sono detto: “ma queste Parrot Zik 3 saranno cuffie di alta gamma anche per quanto riguarda il reparto audio o il tutto si esaurisce nelle soluzioni e tecnica integrata?”. La risposta è nelle prossime righe.

Padiglioni da 40mm
I padiglioni sono molto comodi. Altoparlanti da 40mm

Test Audio e confronto diretto

Premetto che il test è stato effettuato senza l’ausilio di un dac esterno o un ampli, utilizzando sia il jack audio che il cavo microUSB che l’audio via Bluetooth. Il confronto è stato fatto cambiando ripetutamente fra una cuffia (Audio Technica ATH-M50) e l’altra (Parrot Zik 3) e solo dopo diverse oltre di ascolto spalmate su due settimane di utilizzo intenso. Inoltre per il confronto diretto ho disattivato la riduzione del rumore attiva, l’equalizzatore e la spazialiazzazione. I file prescelti sono tutti FLAC in alta qualità e il confronto diretto è stato fatto con l’album “Live at AccorHotels Arena Paris” degli U2 (757 kbps, 16 bit, 48 kHz, Stereo). Sono poi stati utilizzati brani, sempre in alta qualità FLAC, di Ludovico Einaudi (2491 kbps, 24 bit, 96 kHz, Stereo HD), Pink Floyd, The London Orion Orchestra ed Enya. Il player prescelto è VOX for Mac e Foobar 2000 su Windows 10.

Alti, medi e bassi sono tutti e tre presenti al giusto livello e mi hanno fatto capire quanto le mie Audio Technica, ritenute da me la perfezione, non lo siano affatto. Saranno gli altoparlanti da 40 mm di maggiore qualità visto il prezzo, sarà il DAC integrato, fatto sta che l’ascolto è molto più piacevole e si può stare tranquillamente ad ascoltare gli album di Ludovico Einaudi per ore. Se poi si attiva il Concert Hall a mio avviso è tutto più entusiasmante. E’ vero, non è reale l’audio in questo modo, ma ci si sente all’interno di una sala concerti e il piano di Ludovico lo si può tranquillamente immaginare appena chiudiamo gli occhi.

Mentre con le Audio Technica al massimo volume faccio fatica ad ascoltare i brani degli U2 e di Ludovico, sia per gli alti che superano il limite massimo delle mie orecchie andando a distorcere sia per i bassi che distorcono prepotentemente, forse anche a causa di un dac mancante, con queste Parrot Zik 3 non ho alcun problema, anzi ci starei ore. Il bello è che prima di provarle non avevo mai fatto caso alla distorsione delle mie ATH-M50.

Gli strumenti si sentono tutti, sarà che sono appassionato di pianoforte (che purtroppo non so suonare) ma ascoltarlo tramite le Zik 3 è un piacere enorme. Le voci sono cristalline, anche il coro dei Pink Floyd della vocalist Clare Torry in The Great Gig in the Sky è talmente definito da volerlo ascoltare all’infinto.

I bassi sono presenti ma non troppo, sono esattamente come li vorrei nelle mie ATH-M50, anche se all’acquisto sapevo che sarebbero stati un po’ troppo presenti per un appassionato di musica classica. In queste Parrot Zik 3 i bassi ci sono ed è un piacere per le orecchie sentirli in tutta la loro forza, ma al tempo stesso non sono mai troppo presenti rendendo l’audio reale e senza andare a togliere spazio a medi ed alti.

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Conclusioni

Insomma qualsiasi brano voi ascoltiate queste Parrot Zik 3 sono fatte per voi. A mio avviso un audiofilo classico non le sceglierà mai visto che si tratta di cuffie chiuse e vista l’enorme tecnologia all’interno. Però un appassionato di musica e un audiofilo moderno che si vuole aprire alle nuove tecnologia ed assaporare una musica che rimane classica e bella come l’artista l’ha composta rimarrà a mio avviso stupito dal suono trasmesso da queste Parrot Zik 3.

Top della tecnologia e audio classico, senza suoni sfarzosi ma poco realistici, non sono mai andati così d’accordo come su queste Parrot Zik 3. Un prodotto nuovo e che promette di rivoluzionare l’ascolto di musica, per appassionati e intenditori.

Consentitemi infine di fare un plauso a Parrot per l’ottimo supporto offerto. Ho in prova queste cuffie da due settimane e le Parrot Zik 3 sono state aggiornate ben due volte, nonostante non avessi rilevato bug o problemi, tranne qualche sporadica disconnessione o ritardo audio bluetooth, causato però dai dispositivi riproduttori. Un’ottima notizia che conferma l’attenzione di Parrot verso questo prodotto di fascia alta.

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Parrot Zik 3

€349.90
9.4

Alti

9.5/10

Medi

9.5/10

Bassi

9.5/10

Qualità del suono generale

9.5/10

Comfort

9.0/10

Pros

  • Tutto senza cavi
  • Audio eccellente
  • DAC integrato
  • Ottima sistema di riduzione del rumore

Cons

  • Occupano spazio perché non si ripiegano
  • L'archetto da' fastidio dopo un po'
  • Prezzo elevato

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