Sono diversi mesi che avevo il desiderio costante di provare un drone. Tra video su YouTube con i droni sempre più presenti, recensioni nel web, presenza a tutti gli eventi, è davvero dura resistere. Per fortuna Parrot ha pensato alla mia voglia di drone mandandomene uno in prova.
Okay, non è un drone di quelli super belli che vediamo agli eventi sportivi e motoristici, però come primo drone ci accontentiamo e mi accontento! Si tratta a dire il vero di un minidrone, Parrot minidrones. Ce ne sono di vari tipi, quello provato da noi è la versione cargo del Mars. Cargo perché ha degli attacchi tipo lego dove possiamo agganciare il piccolo uomo in lego che ci viene fornito all’interno della confezione. Ciò che non viene detto è che anche fissandolo con tutta la nostra forza questo piccolo ometto viene fatto balzare via dopo poco tempo dalla forza delle eliche, con un effetto esplosivo! Scherzi a parte, quando mi è capitato ho dovuto provare varie volte prima di capire se la cosa era voluta o meno, credo però si tratti proprio di un problema relativo alla forza del vento creato dalle quattro eliche.

Questo minidrone non ha niente a che vedere con quelli dedicati ai filmati dove ci si attacca una videocamera. Parrot minidrones è un piccolo drone dedicato al divertimento di grandi e piccini (ma non troppo piccini). La sua leggerezza e le protezioni opzionali per le eliche che troviamo incluse nella confezione ci permettono di utilizzarlo anche in casa (ma occhio a lampadari e vasi della nonna!).
Io sono riuscito a comandarlo adeguatamente anche in casa, mentre mi sono divertito solo una volta portato all’esterno in uno spazio apposito vicino a casa mia. Purtroppo non ci viene fornita alcuna guida dettagliata e ci vuole un pochino di tempo prima di capire come usarlo. Io stesso dopo più di una settimana non capivo bene come fargli fare certe acrobazie, che ho imparato solo dopo aver visto le guide ufficiali di Parrot su YouTube.

Parrot minidrones funziona con una batteria da 550 mAh e questo è la prima nota dolente. I minuti di volo dichiarati da Parrot sono 7 se utilizzate le protezioni per le eliche e 9 senza. Io mi sono trovato in linea con questi tempi. Tuttavia a mio avviso è davvero troppo poco e una seconda batteria di scorta dovrebbe essere d’obbligo, visto che per ricaricarlo con un normale power bank ci vorrà oltre un’ora. Veloce invece la ricarica se avete un caricatore usb da 2A (come quello dei tablet). In questo caso il minidrone si ricarica in soli 25 minuti esatti.

La forza di questo drone è l’applicazione dedicata: FreeFlight 3. Basterà accedere il drone con il piccolo tasto di accensione posto sul lato sinistro, aspettare che le luci diventino prima rosse, poi arancioni e poi verdi. Una volta aperta l’app la ricerca del drone comincerà in automatico. In pochi secondi si connetterà al drone e sarete pronti a volare. Prima però assicuratevi di esplorare le impostazioni dell’app per regolarla per bene.
Nella prima schermata delle impostazioni è infatti possibile scegliere l’altitudine massima raggiungibile (10 metri massima, anche se a mio avviso oltre i 5 fa fatica), invertire il JoyPad (molto comodo invece di girare il drone) e l’inclinazione massima.Possiamo poi decidere se entrare in modalità avanzata o normale. Io preferisco quest’ultima, quella avanzata la ritengo solo troppo macchinosa. C’è poi la modalità JoyPad per comandare il drone come se avessimo un joypad invece di utilizzare l’inclinazione dello smartphone. Nella terza pagina possiamo impostare la velocità massima verticale e quella di rotazione. Nella quarta pagina infine abbiamo l’indicazione del livello di carica della batteria.
La schermata principale “Volo libero” ci mostra in grande i due pulsanti per comandare il drone. Il primo a sinistra è quella per alzare o abbassare e per girare il drone su se stesso in modo da regolarne la direzione.Quello a destro invece permette di direzionare il drone. Basterà tenerlo premuto e inclinare lo smartphone nella direzione voluta.
Nella modalità JoyPad invece abbiamo nella destra un classico joypad con il quale possiamo regolare il drone. Io trovo scomodo quest’ultima opzione, specie se avete uno smartphone. Con un tablet invece è già più comodo e preciso il tutto.
Dovete prenderci un po’ la mano inizialmente perché i comandi, specie nella modalità joypad, sono molto sensibili al tocco e basterà poco per schiantarvi contro un ostacolo.
Purtroppo un grande problema di questi minidroni è la connessione bluetooth. Come tutti ben sapete quest’ultima ha un limite ben preciso: la distanza. A 10 metri (o anche meno in ambienti chiusi) la connessione diventa pressoché impossibile, rendendo ingovernabile il drone. Fortunatamente lui si stabilizzerà finché non ci avvicineremo e l’applicazione riprenderà a comandarlo nel giro di pochi secondi.
Sempre nella schermata iniziale è presente il tasto per effettuare le acrobazie automatiche, che devo dire essere veramente efficaci. Una volta selezionate basterà fare un doppio tap nella schermata principale e vedrete che il vostro drone farà un giro a 360 gradi su se stesso.
In alto a destra è presente anche il tasto fotocamera. In basso è infatti presente una piccola fotocamera con risoluzione VGA. La qualità è molto bassa però fa il suo (basico) lavoro. Inoltre tenete a mente che ci mette un po’ a scattare la foto e ad inviarla, senza contare che la memoria interna è molto limitata (32 MB).

In basso si trova il pulsante in verde per la partenza (Take Off) e atterraggio (Landing) automatici che funzionano a dovere e ci vengono sempre in soccorso. Io sono riuscito a farlo atterrare anche manualmente ma in questo caso bisogna farlo scendere con costanza e decisione, altrimenti tenderà a salire perché il rilevatore di presenza sentirà che al di sotto c’è un ostacolo. In alto c’è invece il tasto Emergency, che farà crollare il vostro drone spegnendo le eliche istantaneamente.
Se il pilotaggio del drone non è dei migliori e serve un po’ di esperienza, la partenza e l’atterraggio automatici sono veramente ottimi. Anche se non riesce a mantenere con precisione una linea verticale dritta, ma atterra un po’ dove riesce, che ci sia vento o no, la stabilità è molto buona e rileva molto bene eventuali oggetti sotto di lui…ma non quelli davanti.

Con vento abbastanza forte si è comportato bene (vedi video recensione in apertura articolo), anche se comandarlo con certe folate non è stato semplice e si sente la mancanza di un joypad fisico. Senza contare poi che è molto leggero (meno di 100g con protezione delle eliche incluse).
La cosa che più mi ha lasciato stupito è la robustezza di questo prodotto. Può andare addosso a qualsiasi tipo di parete, pianta, crollare da 5 metri di altezza, atterrare in mezzo all’erba alta un metro, ma lui resisterà a qualsiasi tipo di pressione. Le plastiche scelte da Parrot per questo minidrone sono davvero eccellenti e l’assemblaggio non è da meno.
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Conclusioni
Parrot minidrones è l’unico drone accessibile per divertirsi a guidare tra le mura di casa (occhio però!) e in esterno anche negli spazi più ristretti e angusti. Purtroppo però bisogna prenderci la mano con i comandi e sarebbe meglio avere un tablet per gestirlo al meglio. La fotocamera integrata inoltre non la vedo come un plus e ci sarebbe voluta una risoluzione di almeno 3 megapixel e più memoria interna. Anche la batteria dura veramente poco e al prezzo di vendita Parrot poteva inserire almeno una seconda batteria e un caricatore usb da 2A per la ricarica veloce.
Insomma Parrot minidrones è il drone per tutti, però occhio che è più uno sfizio e un giocattolo che un vero drone. Il prezzo infatti è indice di quello che è, un minidrone divertente alla portata di tutti. Sinceramente però 100 euro non sono pochi ed io ci avrei inserito almeno una batteria di scorta, essenziale visto che 7 minuti di volo sono veramente troppo pochi. Tuttavia se lo si trova al prezzo di circa 70 euro come su Amazon un pensierino ce lo fare, ma ricordatevi di acquistare anche una seconda batteria!
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