La crescita di Xiaomi non si arresta e il produttore continua a lanciare sul mercato nuovi smartphone, ma stavolta l’attesa era ben giustificata da ben due fattori: prima di tutto ci si aspetta dal Mi5c un degno erede del Mi4c (ed essendo stato quest’ultimo per quasi un anno uno dei migliori telefoni nel panorama cinese per rapporto qualità/prezzo le aspettative erano veramente alte) ed in secondo luogo da mesi si rumoreggiava l’utilizzo di questo terminale di un processore prodotto dalla stessa Xiaomi.
Ecco arrivare il primo chipset targato MI, il Surge S1, un processore octa-core a 64 bit ottimizzato da architettura big-little che si spinge fino a 2.2 Ghz sui 4 core più potenti. La CPU è realizzata con processo produttivo a 28nm di TMSC, integrando anche una GPU Mali T860 in grado di ridurre consistentemente il consumo energetico (fino al 40%) rispetto alla Mali T850.
Utilizzare questa CPU, secondo Xiaomi, è un grosso vantaggio: equivale alla possibilità di distribuire aggiornamenti Android molto più velocemente rispetto al dover adattare la MIUI ai sorgenti di un chipset acquistato da terzi. Il telefono, che sarà commercializzato dal 3 marzo, sarà già equipaggiato (se si desidera utilizzare una rom developer fornita dalla stessa azienda) da Android 7.1.
Il terminale, oltre ad essere completamente costruito in metallo (il suo predecessore era realizzato in policarbonato) ed avere delle cornici laterali veramente ridotte, vanta una dotazione di tutto rispetto con 64 GB di memoria eMMC 5.0, 3 GB di memoria RAM DDR3, un Display da 5,15″ Full-HD e una fotocamera da 12 MP con pixel più grandi della media (1.25 micron per l’esattezza) per scatti migliori anche con scarsa illuminazione e una batteria da 2860 mAh. Uno dei vantaggi dell’utilizzo del nuovo processore di casa Xiaomi è il supporto alla ricarica rapida 9V/2A studiata dall’azienda, via USB Type-C 3.0. Non manca il sensore di impronte digitali integrato nel tasto home e un doppio slot per nano-sim.
Xiaomi Mi5C sarà disponibile in colorazione oro, oro rosa e nero e il prezzo a cui verrà venduto è di 1.499 Yuan (circa 200 euro). Non possiamo che congratularci con Xiaomi per aver lanciato quello che si preannuncia essere uno dei best-buy del 2017.
Per chi non è spaventato dal dover smanettare un pò con varie rom multilingua e Play Services mancanti non resta che attendere. Come sempre ci affidiamo agli importatori e agli sviluppatori indipendenti per vedere quanto questo terminale sia utilizzabile nel nostro mercato e darvi una nostra impressione concreta!
E voi che ne pensate della mole di telefoni presentati da Xiaomi durante il 2016? Pensate che sia l’inizio di un 2017 prolifero come l’anno precedente? Fateci sapere la vostra nei commenti!
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