Online non si parla d’altro: un virus WhatsApp può colpire tutti. Non importa se rispondiamo o meno alla chiamata e neppure se siamo esperti o meno. Basta infatti ricevere quella chiamata per essere infetti, e soprattutto non serve rispondere.
Questo “virus WhatsApp” non è altro che uno spyware, ossia un software che, installato sul nostro smartphone (tramite, in questo caso, una chiamata WhatsApp) non farà altro che leggere le nostre informazioni e movimenti ed inviarli all’hacker.
La scoperta è avvenuta proprio da parte di Facebook (l’azienda proprietaria di WhatsApp) i primi di maggio, che ha prontamente rilasciato un aggiornamento per risolvere la falla.
Virus WhatsApp: possibile accorgersi se si è infetti?
Purtroppo la cosa non è affatto facile, visto che questo virus ha anche la capacità di cancellare il registro chiamate in modo da non accorgersi se effettivamente siamo stati infettati.
Se avete ricevuto una chiamata audio su WhatsApp da un numero strano che non conoscete, l’unica opzione, secondo John Scott-Railton, ricercatore del Citizen Lab di Internet Watch, è eliminare l’app.
Questa vulnerabilità è stata riscontrata in ogni sistema operativo: Android, iOS e Windows Phone. Sono quindi potenzialmente in pericolo (o erano, finché non è stata aggiornata l’app) un miliardo e mezzo di persone.
Chi è l’hacker?
Secondo il Financial Times dietro l’attacco ci sarebbe la società informatica israeliana Nso Group. Un portavoce di WhatsApp ha inoltre parlato di “una società privata nota per lavorare con i governi per fornire spyware che hanno la capacità di controllare i sistemi operativi dei telefoni cellulari”.
Il Financial Times riporta che questo spyware è stato utilizzata il 12 maggio scorso contro un avvocato del Regno Unito, che sta lavorando ad una causa proprio contro la Nso.
La difesa della società israeliana
La Nso Group ha prontamente risposto all’accusa asserendo che non può essere stata coinvolta “nel funzionamento o nell’identificazione degli obiettivi della sua tecnologia, gestita esclusivamente da agenzie di intelligence e forze dell’ordine”.
Dunque la società, sebbene produttrice di tali tipologie di software, non ha un controllo diretto su di essi che sono invece utilizzati dai Governi per operazioni di intelligence.
Virus WhatsApp: la spiegazione da parte dell’azienda (Facebook)
Facebook, che questa volta ha risposto prontamente, ha ammesso di non sapere quante persone possano essere state coinvolte nell’attacco.
Ha tuttavia specificato che si tratta di vittime scelte specificatamente, quindi probabili obiettivi “politici”.
Fonte: Corriere della Sera – Financial Times
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