Per gli amanti dei puzzle game il nome di Maciej Targoni (creatore di Hook) vi farà pensare subito a due concetti fondamentali: stile minimalista e accuratezza del gameplay. Rainbow Train, per nostra delizia, ha pubblicato giusto da qualche giorno un nuovo gioco che ci terrà compagnia per poco più di un’ora.
Up Left Out è un puzzle game che si fonda su due punti cardine: sbloccare il puzzle e completarlo. Ma cosa vuol dire sbloccare un puzzle? E’ proprio qui che troviamo una parte davvero interessante del gioco, infatti le tessere fondamentali saranno bloccate e incastrate tra altre tessere, che non risulteranno necessarie per il conseguimento del livello.
Andiamo più nel dettaglio. Come in (quasi) tutti i giochi, partiremo in modalità soft; all’interno di Up Left Out infatti non troveremo parole o istruzioni, così com’è tipico di tutti gli altri giochi di Targoni. Sarà il puzzle stesso a fornirci le istruzioni: il tutto si basa sull’intuitività, capiremo così come interagire con un determinato tassello, come muoverlo, sbloccarlo e come combinarlo per poter accedere al livello successivo. In alcuni livelli non ci limiteremo ad interagire coi tasselli, ma dovremo utilizzare anche i pulsanti che attivano delle “porte/divisori”, così da trovare la combinazione vincente.
Il menu di gioco consiste in un pallino in alto a sinistra; premendolo comparirà il simbolo della nota musicale in alto a destra, che ci permette di attivare o disattivare l’audio, e in basso, delle frecce di direzione che ci consentono di navigare tra i livelli già completati per giocarli nuovamente.
La grafica di Up Left Out, come già abbiamo suggerito all’inizio è totalmente minimal, caratterizzata da colori tenui, figure arrotondate, angoli smussati, così da suggerire un’idea di rilassatezza e pacatezza.
Anche la colonna sonora in sottofondo aiuta alla concentrazione e non arreca alcun disturbo; ho apprezzato meno i suoni creati dallo spostamento delle porte e dei tasselli, che a mio parere vanno ad inquinare un suono “pulito”.
Up Left Out consta di circa 50 livelli, che incrementano gradualmente di difficoltà, senza mai diventare frustrante. Se non riuscite a fare un livello e avete spostato i pezzi già mille volte, provate a ricominciarlo da capo.
Se proprio vogliamo mettere allo scoperto un paio di punti a sfavore per Up Left Out sono la mancanza di un pulsante di uscita (fastidioso nella versione PC) e la mancanza di un contatore di livelli.
Questo gioco è disponibile sia per PC su Steam che per smartphone Android ed iOS. Personalmente l’ho giocato sia su mobile che su computer, preferendo in assoluto la prima esperienza di gioco. Ritengo che un gioco come Up Left Out sia molto più comodo da giocare con le dita che non con il mouse, ma possiamo comunque affermare che rimane un discreto desktop game, da avviare nei momenti morti, quando ci si annoia o anche per rilassarsi.
Se non siete ancora convinti all’acquisto, potrete provare una versione web totalmente gratuita con livelli diversi, ma che vi darà l’idea del sapore di questo gioco. Il web game lo potete trovare qui: Kongregate.
Attenzione: se si esce dal gioco senza aver completato un livello, questo verrà riavviato dall’inizio non appena faremo partire una nuova sessione di gioco!
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