Tidal HiFi, che ora comprende anche i brani in qualità Master, è un sogno per tutti coloro che la musica amano ascoltarla. Non intendo in treno o in aereo o facendo jogging, parlo di quelle persone che accendono il proprio ampli, le casse, premono play e si siedono sul sofà.
Una nicchia anche perché è una passione che richiede del tempo, inutile andare a spendere certe cifre per non sfruttare cotanta bellezza disponibile.
Abbiamo provato anche:
- Deezer HiFi: la nostra prova dello streaming in FLAC
- Tidal Premium: cosa ne penso dopo 4 mesi di utilizzo
- Amazon Music Unlimited: cosa ne penso dopo 3 mesi di utilizzo
- Apple Music: una buona alternativa a Spotify?
- Perché ho abbandonato Apple Music e sono tornato a Spotify
Tidal Hifi e Master: che cos’è?
Tidal offre due piani, quello base a 9,99 euro che permette l’ascolto di musica in qualità massima per quanto riguarda la compressione digitale (320 kbps, pari a Spotify e gli altri competitor) e quello HiFi che offre la qualità migliore.
Per qualità migliore si intende pari a quella che avete nei CD, ossia lossless (senza perdita di qualità). Dunque file audio non compressi: 44,1 kHz/16 bit.
Una qualità altissima che però viene superata dall’opzione Master. Questa permette di avere brani con una risoluzione di 96 kHz/24 bit.
Offerta da Tidal in collaborazione con MQA (Master Quality Authenticated, una modalità di compressione della musica digitale senza limitazioni che garantisce un audio di qualità eccezionale) permette di ascoltare alcuni album alla massima qualità, definita appunto Master.
Si tratta di, ad oggi, oltre 170.000 brani, sempre in aumento. Tidal definisce Master come la massima espressione del suono, “impeccabile proprio come quello che proviene dalla suite di masterizzazione”.
Tra questi 170.000 brani ci sono moltissimi album live, e vi assicuro che sono spettacolari e ne vale decisamente la pena se anche voi amate ascoltare gli album registrati durante i live.
La cosa bella è che i brani in qualità Master sono inclusi nel piano HiFi al costo di 19,99 euro. Per ascoltarli dovete scaricare l’applicazione desktop oppure quella per Android o iOS (non è disponibile invece via web).
Se volete sapere com’è l’applicazione di Tidal vi rimando alla mia recensione di Tidal Premium. Ma vi aggiungo che Tidal l’ha migliorata in tal modo da essere, a livello attuale, la migliore app per lo streaming di musica, almeno secondo me. Mi baso non solo sull’estetica ma anche sulla praticità nel cambio della qualità di riproduzione. Pecca, come sempre, solo sulla capacità di consigliarci le migliori canzoni, Spotify rimane tuttora la migliore su questo.
Non è difficile trovare i brani in qualità Master. Direttamente dalla Home dell’app avremo infatti le sezioni “Album a Master Quality Audio” e “Playlist a Master Quality Audio”.
Inoltre in basso a destra nel player ci verrà indicata la qualità audio del brano che stiamo ascoltando. Ci sarà scritto HiFi se in qualità CD lossless o Master se in qualità MQA. Ovviamente c’è sempre la possibilità di ascoltare i brani in qualità Alta (320 kbps) o Normale (ottima opzione per quando siamo in viaggio e abbiamo una connessione lenta).

La prova di ascolto: cosa ho utilizzato
Per la prova di ascolto ho utilizzato sempre il mio equipaggiamento che mi accompagna, specie nel caso delle cuffie, da diversi anni. Sia perché in casa ho questo (in realtà ci sarebbe un bell’impianto Pioneer di circa 27 anni che suona ancora divinamente) sia perché ho sempre utilizzato questi accessori audio per le mie prove.
Vi rimando alle relative pagine Amazon o alla nostra recensione:
- Audio-Technica ATH-M50 | Recensione
- Mackie CR3, casse monitor da scrivania | Recensione
- Focusrite Scarlett 2i2 2nd generation

Tidal Master: “Vinile digitale”?
Parliamo di qualità audio, che è poi l’unica cosa di cui vi voglio parlare in questo articolo visto che, come vi ho anticipato, riguardo il servizio e le sue opzioni vi ho già parlato nell’articolo di Tidal Premium.
Il discorso è sempre quello quando si parla di questi servizi “di nicchia”: ha senso?
Insomma, voglio dire, se costasse qualche euro in più dell’opzione base (che, ricordo, offre già una qualità più che sufficiente per quasi tutte le persone) potrei anche consigliarlo a tutti coloro che amano la musica.
Però costa il doppio, parliamo di praticamente 20 euro al mese, che fanno 240 euro in un anno solo per ascoltare musica.
Una cifra da non sottovalutare e che sarà senza senso per la maggior parte delle persone. Tuttavia se siete venuti qui significa che avete cercato proprio questa opzione.
Dunque presumo che già sappiate la differenza di ascolto tra un file mp3 e un flac e presumo anche che abbiate un DAC decente abbinato a delle cuffie altrettanto decenti per sentire un minimo di differenza.
Se la qualità HiFi l’abbiamo già apprezzata anche con Deezer HiFi, la vera novità di Tidal è la qualità Master. Una tecnologia sviluppata dalla MQA (Master Quality Authenticated) e disponibile per ora solo in pochi servizi, tra cui Tidal.
Ammetto che, forse sono le mie orecchie o forse è l’equipaggiamento che non è di certo tra i migliori in commercio, non riesco a dirvi di sentire una qualità palesemente superiore in un brano registrato in Master rispetto ad uno in HiFi, mentre ammetto che la differenza tra qualità Alta (MP3 a 320 kbps) e HiFi (CD lossless, flac) si senta eccome, almeno in cuffia (Audio-Technica ATH-M50) e con il DAC in mio possesso (Focusrite Scarlett 2i2 2nd generation).

Quel che però mi lascia la tecnologia Master (MQA) è certamente un ascolto diverso.
La tecnologia Master è una sorta di “vinile digitale”
Mi spiego meglio: avete presente quando ascoltate un vinile? Beh, non avete una qualità superiore al digitale, non raccontiamocela, tuttavia è un’esperienza unica e inimitabile di ascolto. Questo lo sappiamo tutti bene.
Ecco, la tecnologia Master mi ha lasciato al stessa sensazione. Ascoltando un album come Seven Days Walking (Day 7) di Ludovico Einaudi vi regala un’esperienza diversa, nel senso che potete accorgervi di vari suoni e rumori che nella qualità HiFi non sentite. Sembra effettivamente di essere in sala di registrazione sotto questo punto di vista.
Sono convinto che con un equipaggiamento audio migliore sia apprezzabile anche il salto di qualità in termini tecnici, ma forse ci vorrebbe anche un orecchio più allenato del mio, che per quanta musica io abbia ascoltato, lo è sicuramente meno di chi apprezza anche quelle sottili differenze presenti tra due file audio entrambi di qualità altissima.
Ecco perché mi piace definire la tecnologia Master MQA come un “vinile digitale”, perché dopo qualche minuto di ascolto è ciò che mi ha lasciato.
Conclusioni
Siamo giunti al termine di questa ennesima prova di un software dedicato allo streaming musicale.
E’ anche il livello qualitativo più alto disponibile attualmente per l’ascolto di musica, in streaming e non solo.
Ovviamente è anche il piano più costoso in assoluto.
C’è dunque da fare un paio di considerazioni prima di dare un giudizio a riguardo. Partendo dal presupposto che voi che mi state leggendo siate tutti appassionati di musica, la mia conclusione è una sola: se state bene con i flac e per voi la differenza con gli mp3 a 320 Kbps è già sottile così, allora lasciate stare.
Se invece avete un impianto costruito con tanti sacrifici e volete farlo suonare a dovere sfruttando la massima qualità audio attualmente in commercio, allora non vedo perché non spendere questi 20 euro al mese, che saranno ben sfruttati in questo caso.
Ovviamente tutto ciò è supportato dal fatto che almeno un mese gratis è sempre possibile farlo. Dunque registratevi su Tidal HiFi Master e selezionate un mese di musica alla massima qualità, in modo da provare senza costi se valga la pena o meno abbonarvi.
Fatemi sapere qui sotto nei commenti cosa ne pensate e magari anche che tipo di attrezzatura audio avete utilizzato.
Reply