Toyota porta il proprio temporary space dedicato alla tecnologia ibrida al centro di Milano.
Toyota ha aperto il suo temporary store improntato al futuro, che è ormai il presente: “The Hybrid Space”. In Italia sta infatti prendendo piede sempre di più il concetto di sostenibilità ambientale e Toyota è certamente una delle aziende più attente in questo settore. Un esempio ne è la nuovissima Lexus IS Hybrid, una vettura del gruppo Toyota che unisce potenza e prestazioni al concetto di Impatto Zero. Lexus (gruppo Toyota) è inoltre l’unico brand ad offrire una gamma 100% ibrida nel mercato italiano.
Ma concentriamoci ora sull’iniziativa intrapresa da Toyota a Milano, ossia “The Hybrid Space“. Si tratta di un temporary space ad Impatto Zero. Infatti le emissioni (CO2) generate durante l’inziativa saranno “coperte” grazie alla creazione e alla tutela di foreste in Costa Rica. Dunque non solo attenzione alle emissioni delle vetture da parte di Toyota ma anche di tutto ciò che riguarda l’attività aziendale. In questo temporary space di Milano il pubblico si immergerà in una nuova dimensione, dove la tecnologia del futuro, portata ai giorni nostri, incontra la sostenibilità ambientale; un connubio che nel futuro dovrà essere la regola, ma che oggi solo Toyota (e pochi altri) hanno affrontato. Si potranno richiedere anche dei test drive, ovviamente ad impatto zero. Potrete così confrontare l’innovativa tecnologia ibrida sviluppata da Toyota con quella classica utilizzata nelle auto convenzionali di oggi.
“Mentre il mondo discuteva di automobil elettriche, Toyota ha messo su strada 3 milioni di ibridi” (D. Leroy, President & CEO Toyota Motor Europe). Quale frase potrebbe essere più vera? La maggior parte dei marchi automobilistici tutt’ora stanno pensando se introdurre vetture ibride o no, per via dei costi alti da sostenere. Toyota invece ha agito e grazie alle sue forze è riuscita ad abbassare i costi di queste vetture portandole alla portata di tutte le persone, dando così una mano concreta alla diffusione di centri di ricarica e soprattutto un esempio di com’è possibile cambiare le abitudini delle persone in meglio, contribuendo così al benessere di noi stessi e del pianeta.
Grazie alla tecnologia Full Hybrid Toyota ha aperto i confini della mobilità sostenibile, quella che per anni molti costruttori hanno inseguito con insuccesso. Con questa tecnologia Toyota ha infatti unito i vantaggi del motore termico a quello elettrico, cambiando le regole del mercato automobilistico. In questo modo i veicoli ibridi (benzina/elettrico) sono molto più disponibili di prima e i motori a benzina e diesel sono molto più efficienti in termini di consumo e inquinamento. Inoltre con la tecnologia PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle), lanciata nel 2012 e in diffusione durante quest’anno, le emissioni sono pari a zero.
Nel temporary space di Milano Toyota ha spiegato chiaramente il funzionamento dei suoi motori ibridi. In fase di partenza, per esempio, sarà il solo motore elettrico a lavorare, lasciando così quello termico a riposo; dunque emissioni zero. Anche durante la guida normale, ossia quella ordinaria che effettuiamo quotidianamente per andare al lavoro, sarà il motore elettrico a svolgere la maggior parte del lavoro, mentre quello termico dà solo qualche piccolo aiutino (emissioni minime). Se invece abbiamo bisogno di massima potenza per affrontare una solita o un sorpasso, i due motori lavoreranno insieme, aiutando comunque a ridurre le emissioni senza compromettere le prestazioni. In fase di discesa o di frenata andremo invece a ricaricare la batteria e anceh in questo caso le emissioni sono pari a zero. Insomma, un sistema studiato ad-hoc da Toyota che, oltre a rispettare l’ambiente, aiuta anche a ridurre i costi per gli spostamenti quotidiani.
Toyota però, come abbiamo capito, non si ferma mai e pensa sempre al futuro. Così dopo i motori Full Hybrid e Plug-in (PHEV) sarà la volta dei veicoli FCHV (a celle di combustibile), per ora in campo di autocarri/mezzi pesanti, ma presto anche su autovetture (entro il 2015 secondo Toyota); parliamo in questo caso di tecnologia ad Idrogeno (H2).
Insomma, chiudo col dire che Toyota ha fatto centro e da sostenitore della sostenibilità ambientale sono entusiasta nel vedere finalmente una casa automobilistica puntare così tanto su una tecnologia, ossia l’ibrido, che sta scrivendo (e scriverà) la storia dell’automobile.
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