Il 25 giugno Dontnod Entertainment e Square Enix hanno deciso di allietarci con un piccolo gioiello riguardante il mondo del pluriacclamato Life is Strange. Sono ormai passati circa 3 anni dall’uscita del primo capitolo, un anno dall’uscita di Before the Storm e manca solo un mese all’uscita di Life is Strange 2: inutile dirlo, l’hype è alto e The Awsome Adventures of Captain Spirit non ha fatto altro che aumentarlo!
The Awsome Adventures of Captain Spirit ci presenta Chris, un bimbo di 9 anni che vive in una casa a Beaver Creek insieme al padre. Chris ha una fervida immaginazione e così si è creato un alter ego: Captain Spirit, un supereroe che sconfigge i cattivi ed è in grado di controllare la materia attraverso i poteri della mente, ad esempio riesce ad accartocciare una lattina o accendere la tv con il solo pensiero… ma ovviamente è tutto un gioco e il ritorno alla dura realtà è sempre dietro l’angolo. Ora non vi sveleremo più di quanto già detto, poiché parte fondamentale del gioco è la narrativa. La bellezza di queste avventure grafiche è la possibilità che ti danno di immergerti nella storia, immedesimarti coi personaggi e scoprire un pezzetto della loro vita alla volta. Nonostante il protagonista in questo caso sia un bambino, quindi più difficile farci vedere il mondo coi suoi occhi, gli sceneggiatori sono riusciti nell’impresa.
Questo piccolo free to play non è direttamente collegato alle storie di Max, Chloe e Rachel, ma numerosi sono i riferimenti, a partire da alcune lettere che fanno riferimento ad Arcadia Bay e la Blackwell Academy. Un trait d’union più manifesto c’è con quello che sarà il prossimo capitolo di Life is Strange: coloro che hanno visto il trailer e chi è più attento riuscirà a notarlo senza fatica. La grafica ed il gameplay rimangono essenzialmente gli stessi. Lo stile del disegno di Life is Strange è una delle prime cose che mi ha colpito del gioco e sono contenta che nonostante tutto non sia stato stravolto, il gameplay invece presenta un punto innovativo: come nei giochi precedenti, l’esplorazione degli ambienti, la storia interattiva e la risoluzione di piccoli enigmi saranno sempre il clou, ma è stata aggiunta la possibilità di rispondere (scelta multipla) al nostro interlocutore anche se ci troviamo in una stanza differente, non sarà necessario essergli di fronte.
The Awsome Adventures of Captain Spirit, per essere interamente completato, richiede il raggiungimento di alcuni obiettivi, tutti collegati alla spettacolare immaginazione di Chris. Impegnandoci nel completamento del gioco, potremmo incappare in due minigiochi, uno particolarmente divertente, ma lasciamo a voi il piacere della scoperta!
Dal punto di vista del sonoro non si può far altro che inchinarsi: i doppiaggi sono esemplari e la colonna sonora vi farà emozionare e avrete voglia di riascoltarla, solo per provare quella sensazione dolceamara che vi ha accompagnato per tutta la durata del gioco. Il gioco non è doppiato in italiano, ma nessun problema! Per menu e sottotitoli potrete impostare la lingua che preferite! Proprio la durata del gioco è l’unico punto a “sfavore”, se proprio dobbiamo trovarne. The Awsome Adventures of Captain Spirit ci accompagna per circa un’ora, un’ora e mezza circa se ci metteremo a leggere ogni documento e cercare in ogni anfratto, più di un paio d’ore se ci perderemo a bighellonare con i minigiochi. Ovviamente essendo un free to play non potevamo pretendere più di tanto, ma quando arriverete alla scena finale, sentirete un vuoto, una sensazione di incompleto, che speriamo venga colmata da Life is Strange 2. Speriamo di trovare nuovamente Chris nel prossimo capitolo, perchè nonostante la brevità di questo free to play, è stato impossibile non affezionarsi.
Se ancora non conoscete il mondo di Life is Strange, leggete il nostro articolo qui! L’articolo sulla versione mobile potete trovarlo cliccando qui!
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