Le strade sono semivuote, i treni sono ridotti all’osso, l’attività industriale è ferma come non accadeva da moltissimi anni, e la Terra vibra di meno.
Abbiamo già visto come l’inquinamento, prima in Cina, poi in Pianura Padana e poi di nuovo in Europa, sia diminuito in seguito alle misure restrittive.
Il mondo è diventato molto più silenzioso e tranquillo, una sensazione che non si viveva neppure nei centri cittadini durante la giornata di ferragosto negli ultimi anni.
Oltre a questo c’è però un dato curioso rilevato dai sismologi: il rumore sismico ambientale si è ridotto notevolmente.
Si tratta delle vibrazioni causate dalle auto, treni, bus e persone che si muovono giornalmente nei tragitti casa-lavoro.
Thomas Lecocq, geologo e sismologo del Royal Observatory in Belgio, ha sottolineato per la prima volta questo fenomeno a Bruxelles, dichiarando che nella città le vibrazioni sono diminuite dal 30 al 50% da metà marzo.
Lecocq scrive che la riduzione si è vista da quando sono state chiuse le scuole e gli esercizi commerciali e che è simile alla riduzione che si nota nella città durante il giorno di Natale.
La Terra vibra di meno: un’opportunità per i sismologi
Meno vibrazioni significa anche maggiore possibilità di rilevare i piccoli movimenti tellurici che prima non era possibile fare.
Tanto che i rilevatori ora sono posizionati fuori dai centri cittadini perché quelli posizionati in centro non avrebbero motivo di esistere al giorno d’oggi a causa delle troppe vibrazioni.
La Terra vibra di meno: le restrizioni funzionano
Secondo Lecocq i grafici mostrano come le persone stiano effettivamente rispettando le restrizioni (ricordiamo che non tutto il mondo le ha applicate in modo forzoso come l’Italia, dando solo consigli alle persone di restare in casa ma senza applicare sanzioni).
I grafici




Fonte: CNN
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