SpaceX: il Central Core del Falcon Heavy si è schiantato, la Tesla viaggia oltre Marte e ora si pensa al BFR

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Starman e la Tesla Roadster sono in viaggio verso Marte e il Falcon Heavy si è comportato bene per 2/3, nel senso che i due razzi laterali sono atterrati tranquillamente e in simultanea creando uno degli spettacoli più belli che abbia mai visto in diretta. Il terzo però, ossia il Central Core del Falcon Heavy, non ce l’ha fatta e, come sospettato durante la diretta di ieri sera, è esploso prima di tornare sulla piattaforma marina che lo attendeva.

Musk ha spiegato che il Central Core del Falcon Heavy ha attivato solo due dei tre motori Merlin e di conseguenza non è riuscito a rallentare la caduta e si è quindi schiantato alla velocità di 300 miglia orarie a circa 90 metri dalla piattaforma in mare che lo attendeva. Piattaforma che ha subito il danneggiamento di due motori.

Obiettivo raggiunto

Tuttavia questo “piccolo” incidente non ha assolutamente fermato questa missione che è stata senza dubbio un successo, riuscendo a “lanciare” la piccola Tesla Roadster con a bordo Starman con addosso la tuta spaziale di SpaceX.

Vi basti pensare che il sistema Falcon Heavy permetterà di sistemare in orbita i moduli dedicati alla Stazione Spaziale Internazionale con un costo di 90 milioni di dollari a lancio. Sappiate che il costo del prossimo Space Launch System della NASA richiederà un investimento di 1 miliardo di dollari per ogni lancio. Praticamente non c’è partita, a favore ovviamente della privata SpaceX.

Il viaggio della Tesla Roadster con a bordo Starman

Il primo carico del Falcon Heavy è stata una Tesla Roadster, prima vettura del noto marchio di automobili elettriche di proprietà di Musk. Il suo viaggio verso Marte subirà una deviazione dopo aver eseguito delle manovre dimostrative per l’Aeronautica degli Stati Uniti nel corso di 6 ore. In seguito ha attivato nuovamente il propulsore in direzione Sole.

Grazie all’attrazione gravitazionale del Sole, il carico (costituito dalla Tesla) otterrà un’elevata accelerazione mantenendosi in un’orbita che gli consente di guadagnare una spinta tale da potersi svincolare dalla gravità della stella. In questo modo accelererà notevolmente verso la sua destinazione.

E perché si parla di deviazione? Perché, strano a dirlo, il propulsore è stato fin troppo potente, portando il carico ad una traiettoria diversa da quella pensata inizialmente.


Nel tweet sopra di Musk si nota come con la nuova traiettoria il carico non intercetterebbe Marte ma lo supererebbe fino alla fascia di asteroidi che separa Marte da Giove. Musk tuttavia era stato chiaro sin da subito dicendo che con una manovra del genere comandata da terra e con quel poco di carburante a bordo sarebbe stato difficile “centrare” Marte al primo colpo.

Secondo alcune previsioni potrebbe avvicinarsi molto a Cerere, il più grande asteroide del Sistema Solare.

Quasi-Record su YouTube

Falcon Heavy ieri sera in diretta su YouTube è stato il secondo streaming più visto di sempre, con oltre due milioni di utenti incollato allo schermo.

Ora si pensa al BFR

Elon Musk ha dichiarato più volte che il Falcon Heavy non è lo stage finale dei razzi di SpaceX. L’azienda statunitense infatti punta tutto sulla prima navicella spaziale della storia dell’umanità, quella che dovrebbe portarci “tutti” su Marte. Si chiama Big Fucking Rocket (BFR) e potrebbe effettuare i suoi primi voli già a partire dal 2019.

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