Sicilia in elettrico. La nostra esperienza con mokka-e

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Un weekend lungo di metà novembre, un’isola con un clima stupendo ad un’ora di aereo dal nord Italia e una città al vertice dello street food europeo. Vi raccontiamo la nostra esperienza in elettrico in Sicilia (o meglio, Palermo e dintorni).

La decisione di noleggiare un’auto elettrica a Palermo al posto di una termica è stata più una scommessa che una decisione basata su ragionamenti logici. Personalmente non avevo mai provato un’auto elettrica (se non da passeggero per pochi km) e il test drive offerto dalle case automobilistiche, pari a mezz’ora o meno, non mi sembra sufficiente.

Così ho voluto cogliere la palla al balzo una volta constatato che diverse compagnie di noleggio offrono proprio delle vetture elettriche all’interno del loro parco auto.

La decisione di noleggiare l’auto in Sicilia è stata casuale, nel senso che dovevamo essere lì quel weekend. Alla fine però è stata una scelta sensata, considerando che un test di questo tipo in Lombardia avrebbe avuto poco senso, vista la rete capillare di colonnine presenti.

La nostra avventura parte quindi da Palermo con una Mokka-e, ben accessoriata e con il colore “base” Ikone Green, che devo dire si abbina bene alla tipologia di vettura.

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La Mokka-e parcheggiata ad Erice, dove sono presenti diverse colonnine AC intorno ai 20 kW, a due passi dal centro.

Il primo approccio con un’elettrica

L’auto è praticamente nuova, con soli 9000 km all’attivo. La troviamo con la batteria al 100% dal parcheggio dell’aeroporto di Palermo.

A differenza delle Tesla su questa non si ha l’impressione, una volta entrati, di essere dentro una vettura elettrica. Complice anche il fatto che i costruttori “tradizionali” sono rimasti ancorati al concept classico: schermo frontale con velocità e info rilevanti sulla guida, centrale con navigatore e sistema infotainment, volante e levette identiche a quelle delle vetture termiche.

Insomma presenti sì gli schermi ma niente di futuristico, rimangono tutti quei comandi fisici e levette che, devo dirvi, aiutano non poco. Tempo infatti 10 minuti per sistemare sedile, volante e specchietti ed eravamo già in marcia.

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in autostrada

Avete presente quell’ansia da autonomia di cui tutti parlano? Ebbene sì, ammetto che per la prima mezz’ora è stata presente. Vedere l’autonomia che passa dal 100% al 92% nel tragitto Palermo aeroporto – centro potrebbe mettere un po’ di ansia, un po’ come quando saliamo in Taxi la prima volta e continuiamo a guardare il tassametro scorrere verso l’infinito.

In autostrada, superati i 90 km/h, si nota chiaramente come il consumo salga esponenzialmente fino a raggiungere i 130 km/h. Mokka-e ci promette circa 320km da sistema infotainment, che tuttavia scendono pericolosamente vicino ai 200km reali se manteniamo velocità autostradali.

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La Sicilia su questo aiuta, perché non ha molti tratti con limite a 130 km/h e anzi, il più delle volte si viaggia ad una velocità che sembra perfetta per l’elettrico.

Devo dire che in questo frangente l’elettrico e in particolare Mokka-e non mi ha colpito. Tralasciando il calo di autonomia, fisiologico e che potrebbe essere un non problema con una rete di colonnine fast (diciamo intorno ai 100 kW almeno), per quanto riguarda il comfort non ho trovato grandi passi in avanti rispetto ad un diesel di ultima generazione.

Già questi ultimi infatti presentano una rumorosità minima a velocità autostradali, tanto che il solo rumore è spesso generato dai fruscii e rotolamento delle gomme. Certo, un minimo di miglioramento c’è (ed immagino che vetture elettriche premium siano uno scalino ancora più su) ma non è certo per questo che virerei sull’elettrico ad oggi.

in elettrico a Palermo

Veniamo quindi al capitolo più interessante di questa avventura. Come si comporta una vettura elettrica di medie dimensioni (si tratta di un SUV compatto) in una città molto trafficata come Palermo?

Anticipo che questa è la mia seconda volta in auto a Palermo e la precedente (con una Hyundai i20) mi aveva portato nella direzione di consigliare a chiunque l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere il centro della città.

Il traffico, specie nelle ore di punta, è molto intenso e la guida, per chi non è abituato nelle grandi città, potrebbe essere decisamente stressante.

È in questo frangente che ho cominciato a vedere in modo totalmente diverso l’elettrico. La facilità di manovra dettata dai sensori, la coppia disponibile sin dal primo istante in cui sfioriamo il pedale dell’acceleratore e la silenziosità è decisamente una svolta.

Uscire da un incrocio o la semplice immissione in un’altra strada (chi è di Palermo ma anche di qualsiasi altra grande città può capire) diventa un’operazione estremamente più semplice.

Ci sono poi infinite altre considerazioni da fare, ma queste potrebbero essere tutte limitate al contesto storico in cui viviamo: le ZTL libere, i parcheggi pressoché ovunque grazie alle colonnine e molto altro ancora.

E devo dire che la situazione delle colonnine in Sicilia ha superato di gran lunga le aspettative. Per farvi un esempio, qui a Trieste centro non trovo (per ora) una colonnina DC (quindi superiore a 50 kW).

A Palermo e dintorni ho sempre trovato con facilità (grazie a Google Maps) colonnine vicine al centro (sia AC che DC). Questo ci ha permesso di trovare parcheggio (e ricaricare nel frattempo l’auto) persino nel centro di una Palermo affollatissima durante un sabato sera.

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Una delle colonnine a Palermo con ricarica fast. Il tempo di una panino con la milza al volo e siamo pronti per ripartire.

Durante i nostri tre giorni, passati tra Palermo, Mondello, San Vito Lo Capo e Bagheria, abbiamo trovato una rete capillare di colonnine Enel X, tra l’altro sempre disponibili e funzionanti tranne alcuni specifici casi (una a San Vito Lo Capo, con però un’alternativa funzionante, e Bagheria, che attualmente non ne ha nemmeno una).

Nonostante non avessimo un hotel con la colonnina, grazie alle “fast” da 50 kW e una batteria relativamente piccola della Mokka-e, siamo sempre riusciti a riportare la batteria al 100% durante la cena o il pranzo.

Una cosa però va detta. Se per viaggi relativamente brevi non ho sentito per nulla la mancanza di un motore termico e anzi, ho pensato più volte che in città non ha più senso di esistere, diverso è il discorso per i viaggi lunghi.

Con una rete capillare di colonnine fast intorno ai 150 kW e un’auto come Tesla Model 3, non avrei nessun problema a pianificarli. Ma se avessi dovuto fare un viaggio come quello di due anni fa, comprensivo di giro dell’isola in soli 4 giorni e mezzo, avrei avuto più di qualche dubbio a riguardo.

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I paesaggi della Sicilia.

L’elettrico non è ancora pronto?

Macché, tutt’altro. Se in 3 giorni di viaggio in Sicilia non ho mai (e davvero, mai) pianificato una sosta appositamente per ricaricare l’auto, credo che l’elettrico sia decisamente pronto già da questo fine 2023.

Anzi, una volta provato in città e nel traffico è davvero difficile tornare indietro, vi sembrerà di tornare indietro al passato, un po’ come quando, intorno al 2010, c’era chi utilizzava iPhone e Android e chi ancora i Nokia con Symbian o i palmari con tastiera fisica Qwerty.

Le auto elettriche uscite quest’anno (e mi riferisco proprio a te, Tesla Model 3 con restyling 2024) sono già pronte di per sé. Certo, il peso si potrebbe migliorare, ma già così pesano tanto quanto una termica di pari categoria (vedasi Tesla Model 3 con Alfa Romeo Giulia e BMW Serie 3). Ed anche l’autonomia è più che sufficiente nella maggior parte dei casi. Mentre di altre tematiche relative all’impatto ambientale ve ne avevamo già parlato nel 2016.

Ciò che forse non è ancora pronta è la rete di colonnine (e non parlo di solo fast) presenti in certe zone d’Italia. Se la Sicilia (a mio avviso e per quanto riguarda la zona di Palermo) è messa piuttosto bene, molte altre zone hanno una rete molto scarsa.

Con delle colonnine a ricarica lenta (AC) nei centri città e zone residenziali e una rete fast (DC) superiore ai 150 kW lungo le principali arterie e strade ad alto scorrimento il “problema” dell’elettrico per chi percorre diversi km ogni giorno diverrebbe un non problema.

Insomma ci stiamo avvicinando e l’idea di Tesla di avere auto con un peso “corretto”, un’efficienza al top della categoria e una rete di supercharger unica al mondo, sembra quella vincente. Vedremo come si evolverà il tutto nei prossimi mesi e anni.

Infine, un plauso a Sicily by Car (che non ci ha pagato ma se ha voglia di una collaborazione siamo qui) che permette di noleggiare con facilità estrema un’auto elettrica, offrendo anche la ricarica gratuita in tutte le colonnine Enel X.

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Una risposta

  1. Avatar Greta
    Greta

    Wow! Da provare assolutamente! :)

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