Un paio di settimane fa abbiamo pubblicato la recensione di Shelter, titolo molto bello e dal gusto nuovo se consideriamo la data di uscita, ma che presentava diversi limiti tra cui una linearità che tendeva a diventare troppo stretta. Oggi invece vedremo Shelter 2, il secondo capitolo della saga, sviluppato e pubblicato sempre da Might and Delight, nell’ormai lontano 2015.
Così come per il primo capitolo, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un survival game, ma ben più complesso del precedente. Shelter 2 possiamo definirlo propriamente come gioco d’esplorazione, infatti il percorso non sarà obbligato e lineare come per il primo capitolo, ma è diviso ad aree che potremo esplorare a nostro piacimento. Ogni area ha determinate caratteristiche, come specifiche prede o determinati predatori. Il gioco non procede con l’avanzare nelle diverse aree, ma ha una sua temporalità: ci saranno il giorno e la notte e addirittura le diverse stagioni, che porteranno significativi cambiamenti all’ambiente.
La differenza nel gameplay è data principalmente dalla scelta di un nuovo protagonista: in questo caso non saremo più un tasso, ma una lince con i suoi quattro cuccioli. Ancora una volta il nostro scopo sarà quello di salvare quanti più cuccioli possibile, salvandoli dai predatori, ma anche procacciando loro il cibo. Le linci però, non sono come i tassi, che si accontentano di frutta e radici; i nostri cuccioli hanno bisogno di carne fresca e sarà nostro compito andare a caccia. Siate sicuri di tenere i vostri pargoletti con la pancia sempre piena!
Come succede nel primo Shelter, anche in questo caso non ci sarà alcun tutorial, ma le semplici e molto schematiche istruzioni compariranno a schermo quando vi ritroverete per la prima volta in una determinata situazione. Per il resto dovrete usare il vostro sesto senso animale per capire come muovervi nella natura.
Mano a mano che andrete avanti con il tempo, i piccoli inizieranno a crescere ed alla “conclusione” del gioco (quando vi cimenterete capirete il perchè delle virgolette) si arriverà ad un finale molto libero che vi permetterà ulteriori avventure.
La colonna sonora accompagna meravigliosamente ogni singolo aspetto del gioco e la grafica l’ho trovata elaborata meglio rispetto a quella del primo capitolo. La low poly fa ancora da regina, ma la scelta di colori permette un differenziamento migliore degli elementi.
Novità rispetto al primo capitolo è l’aggiunta di collezionabili sparsi per tutta la mappa. Oltre ad aumentare il tempo di gioco, permettono di dedicarsi maggiormente all’aspetto esplorativo che, non dimentichiamolo, è parte integrante del gameplay. Dì per sé il gioco è abbastanza breve poiché riuscirete a completarlo in meno di 2 ore. Ma se da una parte potrebbe risultare breve, dall’altra va ammesso che, per coloro che si appassioneranno alle linci, l’avventura potrebbe non avere mai fine.
Per concludere, Shelter 2 è un degno successore di Shelter, che è in grado di riportarci tutto ciò che abbiamo amato del primo capitolo e di migliorare ciò che ci aveva fatto storcere il naso. E’ perfetto? Non esattamente, in alcuni momenti vi accorgerete di “buchi” che vi renderanno la vita difficile, ma è assolutamente un gioco da avere nella libreria e che merita qualche ora del nostro tempo.
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