Come vi avevo promesso nel precedente post dedicato all’anticipazione del viaggio in Grecia dello scorso anno, eccomi qui nel raccontarvi la prima delle tre parti del nostro “tour greco”, o meglio cicladico: l’isola di Santorini.
Ho deciso di dividere questo tour in quattro articoli: il primo, che potete già leggere qui, è un riassunto o meglio una presentazione dell’intero viaggio. Gli altri tre invece saranno dedicati uno per ogni isola visitata.
Le varie tappe (Santorini è la prima)
1^ Tappa | Santorini ad ottobre: 4 giorni in quad |
2^ Tappa | Ios, Cicladi, in ottobre: 5 giorni in un’isola tutta per noi |
3^ Tappa | Milos in ottobre: 6 giorni tra sterrati, scogliere bianche e mare cristallino |
Nella sezione Viaggi trovate tutti i nostri racconti di viaggio!
Consigli per soggiorno e viaggi isole greche Cicladi
Camere e Appartamenti presso cui siamo stati nelle isole greche Cicladi
Camera a Santorini | Acropole Sunrise |
Appartamento a Ios | Island House Hotel |
Appartamento a Milos | Chaido Studios |
Voli e traghetti
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Per chi volesse, prima di leggere l’articolo, farsi un giro per le strade di Santorini in quad, ecco a voi il nostro video (ricordatevi di iscrivervi al canale!):
Racconto del viaggio a Santorini
Dopo un’attenta analisi delle condizioni meteo e del clima di inizio ottobre di Santorini, io e la mia ragazza abbiamo deciso di optare per una data che a molti di voi sembrerà azzardata, ma vi assicuro che non lo è affatto.
Il clima di fine settembre e inizio ottobre a Santorini non è affatto freddo, anzi! Ovviamente quando cala il sole un gubbino ci vuole, specie quando si alza il vento, cioè quasi sempre. Però di giorno qualche bagno non ve lo toglie nessuno, l’acqua è ancora calda (a differenza della primavera) e in molti posti (come la spiaggia di Kamari) il vento è spesso assente.
Santorini in ottobre è l’ideale per chi vuole stare qualche ora in spiaggia ma anche visitare i vari villaggi
La sera del 28 settembre prendiamo la Freccia da Padova in direzione Milano, dove ci aspetta la navetta per l’aeroporto di Malpensa. Ovviamente abbiamo pensato bene di passare la notte a Malpensa, dove con grande stupore abbiamo addirittura faticato a trovare delle sedie libere per “dormire” da quante persone c’erano.
Il motivo di questo è semplice: il volo era alle sette del mattino del giorno seguente, passare qualche ora in albergo non aveva molto senso e decidere di partire in auto di notte nemmeno. Inoltre in questo modo avremmo avuto tutto il giorno seguente libero da spendere a Santorini.
Appena arrivati a Santorini la mattina del 29 settembre ci siamo resi conto di una cosa: lì l’autunno comincia effettivamente più tardi. Erano circa le nove di mattina eppure il sole ci sembrava che picchiasse davvero molto. Non posso dirvi la temperatura esatta perché non la ricordo con esattezza ma saranno stati circa 25 gradi; non male per essere a fine settembre no?
Neanche il tempo di atterrare e uscire dal piccolo e simpatico aeroporto che c’era già il nostro amico Petros in nostra attesa. Petros è il proprietario delle stanze dove abbiamo alloggiato per quattro notti. La struttura si chiama “Acropole Sunrise” ed è situata nella parte Sud Est dell’isola, precisamente a Kamari.
Vi dico subito che consiglio altamente di soggiornare all’Acropole, la zona è tranquillissima di notte, l’aeroporto è vicino, a pochi metri avrete il centro di Kamari ricco di negozi e ristoranti. Inoltre anche la spiaggia è abbastanza vicina, raggiungibile a piedi senza troppi problemi.
Sconsiglio il posto solo alle persone che hanno qualche difficoltà motoria; infatti la salita per raggiungere le camere è davvero molto ripida, persino per un mezzo a motore (il quad e la macchina faticano a fare quei tre tornanti). La vista però è fantastica, essendo in una posizione rialzata a tutto il resto. Il servizio poi è ottimo, la colazione superlativa e tutto lo staff vi farà sentire come a casa.
Dopo essere passati per la camera a lasciar giù le nostre cose, ci siamo riposati qualche istante per poi andare subito alla scoperta di Kamari ma soprattutto in spiaggia, visto il bel sole che da noi non vedevamo da giorni (abitiamo in pianura padana). Verso il pomeriggio sera invece abbiamo deciso per un giro a Fira, il capoluogo dell’isola. Raggiungere Fira da Kamari è molto semplice, grazie all’autobus che passa spesso anche nella stagione autunnale.
Fira si trova nella parte centro occidentale dell’isola di Santorini, ad un’altitudine di 260 metri, sulla cima di una roccia che scende a picco sul mare, da cui è ammirabile la caldera del vulcano Thera. Una volta arrivati sul parcheggio dei bus, bastano pochi passi per rendersi conto del paesaggio magnifico e incantevole nel quale ci troviamo. Le case sono quelle tipiche in stile architettonico cicladico, quelle che vediamo sempre nelle foto e nelle cartoline.
Da Fira è poi possibile incamminarsi lungo un sentiero che segue la caldera sino al villaggio di Firostefani, distante un chilometro circa. Volendo si può proseguire fino ad arrivare ad Oia, dove però ci vogliono 3 ore o più di cammino. Scendendo invece verso il porto, grazie ad una scalinata di 587 gradini o con una moderna teleferica, è possibile raggiungere le isolette vulcaniche di Palea Kameni e Nea Kameni.
Per la cena decidiamo di fermarci a Fira. I prezzi sono più alti che a Kamari ovviamente, però per un italiano sono sempre economici (almeno per chi vive nel Nord Italia posso assicurarvi che è così).
Il secondo giorno (30 settembre) lo passiamo per metà a letto. La stanchezza del giorno prima e della notte prima passata in aeroporto si fanno sentire, senza contare il clima perfetto di Santorini e la tranquillità di quel posto. Poi decidiamo di noleggiare un quad per visitare al meglio l’isola.
E’ vero, l’autobus è presente ma per raggiungere tutte le zone è impensabile oltre che impossibile. Senza contare poi il tempo perso per i vari cambi. Aggiungeteci poi che per raggiungere la punta a nord dell’isola ci vogliono circa 8 euro andata e ritorno, capite che in due conviene assolutamente noleggiare un mezzo.
Abbiamo optato per il quad perché la sera c’è molto vento, le strade sono completamente buie e con molte buche, dunque lo scooter a mio avviso non è nemmeno da tenere in considerazione (in giro vedrete al 90% solo quad). La macchina invece è troppo ingombrante per le strade di Santorini, senza contare che i parcheggi sono troppo pochi, persino ad ottobre!
Il mezzo migliore per visitare Santorini a mio avviso è il quad
Purtroppo non ricordo precisamente il nome di chi ci ha noleggiato il quad, perché è stato chiamato dal nostro affittacamere. Fatto sta che non ci siamo trovati benissimo. Abbiamo infatti cambiato ben tre quad prima di trovarne uno che andasse bene. Il primo si è fermato subito, dopo qualche metro, il secondo invece è durato qualche ora anche se sin da subito aveva qualche problemino con l’accensione.
Solo il terzo si accendeva bene e a dire il vero si notava che era nuovo rispetto agli altri che erano per lo più arrugginiti. Apro e chiudo però anche una parentesi positiva: i quad avevano passato un’estate frenetica ed erano a fine stagione, quindi potrebbe essere stato questo il motivo di tanti problemi; inoltre in pochi minuti ci è stato sempre sostituito il quad rotto con uno nuovo funzionante, anche se ci trovavamo parecchio distanti. Tuttavia ci siamo trovati decisamente meglio con altri renter di altre isole.
Con il quad, dopo qualche chilometro di test drive per abituarci al nuovo mezzo, decidiamo di dirigerci verso Oia, un piccolo villaggio che è senza ombra di dubbio il più bello di Santorini. Decido di raggiungere Oia (che si pronuncia “ia”) seguendo la strada costiera, quella ad est dell’isola.
La principale, o meglio quella che fanno tutti, è quella che passa nella caldera, ossia all’interno dell’isola, guardando verso il centro dove c’è il vulcano. Io ho deciso di passare per l’altra perché era meno trafficata e mi ispirava di più visto che era giorno.
Vi dico subito che il vento è talmente forte che talvolta è difficile persino restare aggrappati al quad, però si passa per alcuni villaggi e alcune spiagge che sembrano dimenticate da tutti, quando dall’altra parte invece sembra ci sia il caos più assurdo. Insomma merita sicuramente una gita, specie se amate guidare.
Oia è senza ombra di dubbio il più bel villaggio di Santorini
Appena arrivati noterete subito la maggiore cura delle abitazioni in stile cicladico, tutte bianche e con le cupole blu, rispetto agli altri villaggi. Ad Oia ci sono le case vacanze di molti personaggi famosi ed alcuni degli alberghi più belli del mondo.
Nonostante la ricerca continua di restare un villaggio caratteristico, anche ad Oia si nota come il turismo di massa è arrivato da tempo; non mancano infatti negozi e ristoranti lussuosi, anche se restano ben amalgamati alla struttura locale. Oia è possibile visitarla solo a piedi, come la maggior parte dei villaggi di Santorini.
I vicoli che passano tra le varie casette e che sembrano perdersi in mezzo a tutto quel bianco e azzurro, che va poi a confondersi con il cielo, sembrano quasi trasportarci in un romanzo fantasy
Ad Oia abbiamo aspettato, insieme ad una marea di turisti, il famoso tramonto che viene da molti etichettato come “il più bello del mondo”. Fatto sta che non è raro che ci siano le classiche nuvole all’orizzonte che rovinano la festa, cosicché prima che il sole tocchi il mare ci sarà un “nooo” generale e di sconforto. Vabbè, sarà per domani, ci siamo detti.
Appena il sole scende c’è un via vai pazzesco di persone verso i parcheggi e la stazione degli autobus. Vi consiglio perciò, se potete, di fermarvi lì qualche minuto in più e magari cenare direttamente. Se invece preferite tentare la sorte e fare come noi, sappiate che vi aspetterà un quarto d’ora o più di attesa solo per uscire dal parcheggio (in quad!) e una fila infinita (sempre di quad!) per uscire da Oia.
Il terzo giorno (1 ottobre) decidiamo di dirigerci ad Ancient Thira, percorrendo una mulattiera (che si prende dalla fine della spiaggia di Kamari, verso il monte) che ero convinto si potesse percorrere solo a piedi ma che l’ufficio informazioni ci ha assicurato ed anzi esortato (sopra c’è un sito archeologico e una vista mozzafiato) di percorrere anche in quad.
La strada è fantastica, formata da una serie di tornanti su “mattonelle” molto scivolose che daranno del filo da torcere agli pneumatici del vostro quad ma che vi ripagherà ogni qual volta si aprirà la vista verso l’esterno. Una volta raggiunta la cima di “vecchia thira” godremo di una vista pazzesca a 360 gradi. In particolare potrete notare la spiaggia di Kamari da una parte e quella di Perissa dall’altra. Tra l’altro, per chi avesse una buona gamba, è possibile anche raggiungere Perissa a piedi da qui attraverso un bel sentiero.
I chilometri accumulati durante questo giorno sono stati davvero molti. Dopo Ancient Thira abbiamo deciso di dirigerci verso le famose spiagge Red Beach e White Beach. La Red Beach è da mettere tra le cose da vedere, specie se trovate una giornata di sole che faccia risaltare per bene quelle rocce rossastre che tanto mi hanno ricordato alcune località delle nostre Dolomiti.
Per quanto riguarda la White Beach fortunatamente non ci siamo andati. Dico fortunatamente perché degli amici incontrati all’albergo ci hanno sconsigliato la visita, anche perché per andarci bisogna prendere una barca che non attracca alla spiaggia ma vi porta solo vicino, dopodiché dovrete nuotare fino alla spiaggia. Non il massimo se siete vestiti e se avete dietro uno zaino con tutta l’attrezzatura fotografica.
Dopo tanti chilometri di asfalto mi era venuta una voglia pazzesca di provare il quad in uno sterrato. Così scelgo il primo che vedo lungo la strada e mi dirigo verso Kambia Beach, che si trova a metà tra la Red e la White Beach. Lo sterrato è fantastico e bello lungo, vi porterà in una spiaggia isolata dal mondo (almeno in ottobre) dove troverete solo pochi altri quad e un ristorante affacciato sul mare.
Neanche il tempo di scattare qualche foto che siamo di nuovo sul quad in direzione “faro di Akrotiri”. E’ la punta Sud Ovest dell’isola di Santorini. Da qui avrete una fantastica vista verso la caldera e le tre isole interne.
Prima del tramonto decidiamo di correre verso Oia, ma solo dopo una visita alla spiaggia di Perissa, che però ci ha lasciati un po’ perplessi. Sarà perché la giornata non era proprio il massimo e il posto ci è sembrato più turistico che altro (molti locali lungo la spiaggia, che non era poi un granché), fatto sta che ci siamo solo passati per poi dirigerci verso Oia a caccia del tramonto perfetto.
Peccato che proprio mentre stavo per raggiungere Fira seguendo la strada interna il quad ha deciso di lasciarci. Chiamo il centro assistenza che me ne porta prontamente (considerando che eravamo parecchio distanti) uno nuovo sostituivo. Metto in moto e cerco di raggiungere Oia prima possibile.
La serata sembrava quella giusta e perdere il “tramonto perfetto” per colpa di uno stupido problema al cambio del quad mi avrebbe fatto arrabbiare non poco. Fortunatamente arriviamo in tempo, parcheggiamo e corriamo verso quello che secondo noi è il punto ideale per fotografare Oia al tramonto: l’Oia castle. La corsa contro il tempo è stata assolutamente ripagata da uno stupendo tramonto, contornato da migliaia di persone attaccate in cerca di scattare una foto indimenticabile.
Non saprei dirvi se il tramonto di Santorini sia effettivamente il più bello del mondo, specie dopo averne visti parecchi sulle nostre Dolomiti. Ma vi assicuro che è uno tra i più belli in assoluto
Il ritorno lo facciamo in maniera più tranquilla, insieme alla solita fila di quad in attesa di uscire da Oia e raggiungere la strada principale, per poi ritrovarsi ancora in fila a Fira e raggiungere la propria stanza. Questa sera ceniamo in quello che a nostro avviso è il migliore ristorante di tutta Santorini (e va bene, forse esagero perché non gli ho provati tutti, però sicuramente è nella Top 3).
Vi sto parlando di To Pinakio, un caratteristico ristorante che si trova nel centro di Kamari e che è sempre affollatissimo sia perché è in cima alla lista di TripAdvisor sia perché lo consigliano ormai tutti. I piatti sono particolari e cucinati alla perfezione e il prezzo è eccellente. A mio avviso bisogna andarci almeno una volta, noi ci siamo andati più volte essendo anche molto vicino alla nostra stanza.
Il quarto giorno (2 ottobre) consegniamo il quad e andiamo in spiaggia a Kamari per riposarci, goderci un po’ di mare e di sole. La sera ceniamo da Captain’s Taverna, un altro eccellente ristorante di Santorini, sempre a Kamari, che secondo il nostro affittacamere è tra i pochi ad avere il pesce fresco. Pesce che, vi ricordo, non è tra i piatti caratteristici greci, anche se può sembrare assurdo.
Il quinto giorno (3 ottobre) ci dirigiamo verso il porto in bus per prendere il nostro aliscafo che ci porterà a Ios, la nostra seconda isola. Ma questa è un’altra storia e ve la racconterò tra qualche giorno.
Qualche informazione utile
Santorini in ottobre ha un clima mite, ottimo per fare qualche bagno ma anche per visitare le città e camminare. E’ necessario però portarsi una giacca, magari leggera, specie per proteggersi dal vento.
Il costo della vita è più alto rispetto alle altre isole greche ma per un turista italiano è comunque basso. La benzina costa parecchio ma l’isola è piccola e anche se girate molto alla fine non raggiungerete i mille chilometri.
Durante l’autunno l’afflusso di gente non tende a calare per i posti come Oia e Fira. Sono molto più vivibili invece le spiagge di Kamari e Perissa, che a volte sembrano addirittura “vuote”.
In ottobre a Santorini ci sono ancora molti mezzi di trasporto pubblici (veri e propri bus, non i classici autobus come da noi) disponibili con molta frequenza, anche se cominciano a diventare sempre più scarsi con l’arrivo dell’inverno. I biglietti si fanno a bordo e vi consiglio di prepararvi giuste le monete da dare al “cassiere”. Il mio consiglio resta comunque quello di noleggiare un quad (in ottobre circa 25 euro al giorno), senza il quale non si assapora a pieno le possibilità che questa fantastica isola offre.
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