Sebbene sia stato annullato a causa del coronavirus come ormai ben sapete, il Salone di Ginevra è stato trasmesso in un certo senso in streaming, a porte chiuse, con la sola presentazione delle auto effettuate direttamente nelle sedi dei vari costruttori.
Ieri vi abbiamo indicato gli orari delle presentazioni in streaming ordinati per orario e per costruttore. Questa mattina è stata la volta di Bmw, Mercedes-Benz, Skoda, Honda, Volkswagen, Bentley, McLaren, Audi, Porsche, Hyundai, Alpine e Automobili Pininfarina.
Nel pomeriggio invece verranno trasmesse sempre in streaming le presentazioni di Apex, Morgan, Hispano Suiza, Toyota Lexus, Vega, Seat e Koenigsegg.
!! Questo articolo è in costante aggiornamento, salvalo nei preferiti e torna a leggerlo nelle prossime ore per non perderti le novità.
Le auto più interessanti presentate al Salone di Ginevra “online”
- Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm
- Fiat 500 Elettrica
- Bentley Bacalar
- McLaren 765LT
- Automobili Pininfarina Battista
- Koenigsegg Gemera
- Koenigsegg Jesko Absolut & Jesko 2
- Porsche 911 Turbo S
- BMW i4 concept
- Aston Martin V12 Speedster
- GFG Style Bandini Dora
Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm: l’auto che ha “aperto” in grande il Salone di Ginevra
Alfa Romeo è la casa che ha aperto i battenti di questo Salone di Ginevra online nella giornata di ieri 2 marzo, presentando quello che noi abbiamo definito “un sogno italiano”, ossia le nuove Giulia GTA e GTAm.
Ve ne abbiamo parlato più nel dettaglio in questo articolo.
Fiat 500 Elettrica
Finalmente è tra noi anche la nuova Fiat 500 Elettrica!
Ve ne parlo nel dettaglio in questo articolo dedicato.
Bentley Bacalar
Progettata dalla Mulliner, ossia la manifattura più antica del mondo, è stata definita come la Bentley a due porte più rara dell’era moderna.
Con soli 12 esemplari già venduti al prezzo di 1,5 milioni di sterline, si tratta di una vettura destinata a crescere di valore nel tempo e un sicuro investimento per i 12 fortunati clienti.
Non c’è il tetto e i posti sono due secchi, insomma parliamo di una classica “barchetta” che negli ultimi anni sembra essere tornata di moda tra gli amatori (e non solo).
Il motore è un W12 6.0 biturbo del gruppo Volkswagen con 650 CV e 900 Nm di coppia, che raggiunge lo 0-100 km/h in 3,5 secondi grazie anche al cambio automatico doppia frizione a otto rapporti, e spinge fino a 320 Km/h.
I cerchi sono da 22″ e gli interni non vanno certamente dimenticati. Il cruscotto è stato costruito con legno rarissimo e pregiato. Si tratta di un legno eco-sostenibile proveniente da alberi caduti naturalmente e che si è conservato per 5.000 anni nei laghi e nei fiumi delle Fenlands of East Anglia, in Inghilterra.
McLaren 765LT
Edizione limitata in soli 765 esemplari per questa McLaren 765LT, che sta per Long Tail (ossia coda lunga) ed è basata sulla 720.
Grazie ad un alleggerimento da manuale grazie ad un massiccio uso di fibra di carbonio, questa 765LT pesa solo 1229 kg e scatta lo 0-100 in 2,9”.
Il suo V8 turbo benzina di 4 litri è completamente classico, senza alcun tipo di elettrificazione come d’altronde in tutte le altre McLaren. La potenza arriva a 765 CV con ben 800 Nm di coppia e un cambio doppia frizione a sette rapporti.
Si tratta pur sempre di un’auto da track day e infatti non ha né aria condizionata né impianto stereo (anche se sono disponibili come extra).
Automobili Pininfarina Battista
Basata sulla concept elettrica di un anno fa, la PF0, la nuova Automobili Pininfarina Battista è una hypercar elettrica da 1.900 CV e 2.300 Nm di coppia.
L’hypercar è dedicata a Giovanni Battista Pininfarina, fondatore della Società anonima Carrozzeria Pinin Farina.
Nel 1959 Sergio Pininfarina, figlio di Battista, fu invitato alla Casa Bianca dall’allora presidente Dwight Eisenhower, che chiese al pioniere italiano quale fosse il futuro italiano e in quale direzione sarebbe andato il mercato auto. Sergio rispose che “oggi possiamo creare auto con motore endotermico sempre migliori, ma i nostri figli e nipoti creeranno nuove tecnologie capaci di dare una vera spinta all’evoluzione“. Ed era solo il 59..
Ecco perché quest’auto porta il nome di Battista.
Questa edizione speciale anniversario sarà prodotta in soli 5 esemplari su 150 totali previsti. I numeri parlano di 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi e un pacco batterie da 120 kWh con circa 500 chilometri di autonomia.
Koenigsegg Gemera: l’auto che più ha sorpreso in questo Salone di Ginevra
La prima Mega-GT al mondo, così la definisce Koenigsegg. Una quattro posti, con un meccanismo unico di apertura porte. Nonostante sia una due porte, infatti, tutti e quattro i passeggeri possono scendere e salire senza spostare alcun sedile.
Doveva essere anch’essa presentata in pompa magna al Salone di Ginevra assieme agli altri modelli di auto qui presenti, tuttavia la presentazione è stata davvero ben curata e molto bella, almeno per quanto mi riguarda, con Christian von Koenigsegg (fondatore e attuale proprietario) che ha spiegato per filo e per segno la sua nuova creatura.
Vi lascio al nostro articolo dedicato che trovate qui.
Koenigsegg Jesko Absolut & Jesko 2
La Jesko già la conoscevamo e sebbene non si abbiano dati tecnici precisi su questa Absolut sappiamo direttamente dalla presentazione di Christian von Koenigsegg che è stata creata appositamente per battere ogni record di velocità. Non credo serva aggiungere altro no?
Solo il tempo ci dirà se riuscirà a battere i 490 km/h raggiunti dalla Bugatti Chiron.
Porsche 911 Turbo S
Arriva la Turbo più potente di casa Porsche, disponibile sia coupé sia cabriolet. Cambiano leggermente le linee rispetto alle altre 992, con le prese d’aria più grandi, i led allungati e le finiture nere.
Da molti considerata il mix perfetto di casa Porsche tra lusso e sportività, anche in questa nuova generazione Porsche 911 Turbo S non delude con interni in pelle e Alcantara che si sposano con finiture in fibra di carbonio e alluminio.
Sotto il cofano c’è un 3.8 biturbo da 650 CV e 800 Nm. La trazione è integrale e il cambio è un automatico doppia frizione PDK a otto rapporti pensato per questo preciso modello.
Da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi e velocità massima di 330 km/h.
BMW i4 concept
Ed eccola qui l’attesa berlina elettrica di BMW, che sebbene delle linee decisamente discutibili è pur sempre un inizio dopo un periodo abbastanza buio per la linea elettrica della casa tedesca viste le pochissime novità.
Dovrebbe essere la nuova rivale della Tesla Model 3, tuttavia ci sarà bisogno ancora di molto tempo prima di vederla davvero operativa su strada, dato che l’inizio della produzione è fissato per il 2021.
L’autonomia, almeno sulla carta, non manca, visti i 600 km dichiarati. La potenza è pari a 530 CV con uno 0-100 km/h in circa 4,0 secondi.
Salta all’occhio poi quel doppio rene che tanto fa discutere.. d’altronde siamo arrivati a livelli davvero esagerati, ma questa è un’opinione totalmente personale (che però trova conferma tra i vari amanti del marchio leggendo i forum e le discussioni online).
E la cosa fa ancora più pensare se riflettiamo sul fatto che non ha più funzione di raffreddamento, dato che si tratta di un’elettrica. Sulla griglia sono presenti invece i sensori su cui si basano diversi assistenti alla guida (ADAS).
Aston Martin V12 Speedster
Come detto con la Bentley Bacalar, le barchette stanno tornando e lo fanno in grande stile, ricalcando quello stile degli anni ’50 e ’60.
Ne è un esempio l’Aston Martin V12 Speedster che proprio si ispira alla DBR1 del 1956 e ricalca quel che hanno già fatto Ferrari con la SP Monza e McLaren con la Elva.
Il motore è quel 12 cilindri 5,2 litri che già abbiamo visto sulla DBS Superleggera, con 700 CV e 753 Nm di coppia. La trasmissione è automatica a 8 marce.
Rigorosamente a trazione posteriore, fa lo 0-100 km/h in 3,5 secondi e raggiunge la velocità massima di 300 km/h.
Purtroppo sarà prodotta in soli 88 esemplari e il costo è pari a 950.000 dollari, circa 855.000 euro.
GFG Style Bandini Dora
Ed eccola qui un’altra barchetta, giusto per rimarcare quanto detto. E non viene da una penna qualunque eh, perché la GFG Style è l’azienda di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro (padre e figlio).
La GFG Style Bandini Bora è un omaggio a Ilario Bandini e alle sue creazioni. La Bandini era infatti una nota casa automobilistica emiliana nata nel 1946 e chiusa nel 1992. Ebbe anche un discreto successo per le auto da corsa prodotte negli anni, specialmente negli Stati Uniti.
[su_quote cite=”Giugiaro”]Oggi è difficile concepire una Barchetta senza considerare l’evoluzione che c’è stata nel mondo delle auto per quanto riguarda la sicurezza. Ispirandoci all’halo delle monoposto di Formula 1, abbiamo pensato di creare un’auto che avesse un parabrezza semplice, come si usava un tempo, senza rinforzi e che fosse il più lineare e leggero possibile. Così ho pensato ad una sovrastruttura esterna che si integrasse nella carrozzeria, con una accentuata funzione strutturale e protettiva sia per il guidatore che per il passeggero.[/su_quote]
Sotto la carrozzeria troviamo due motori elettrici (uno per asse) con potenza totale di 400 kW (544 CV) e 680 Nm di coppia. Le batterie sono da 90 kWh per un’autonomia superiore a 450 km. I dati ufficiali parlano di uno 0-100 km/h in 3,3”.
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