Quest’anno è stata la nostra prima volta al Salone del Camper di Parma. Solitamente infatti copriamo solo gli eventi riguardanti il settore tecnologico e motoristico. Questo 2016 però abbiamo pensato di unire il nostro “lavoro” alla nostra passione, ossia viaggiare in camper.
Molti di voi hanno letto in passato i nostri racconti di viaggio, specie quelli sui tour europei in Germania e Francia, effettuati ovviamente con un camper. Oggi vi racconterò nella stessa maniera cos’ho visto di interessante nell’edizione 2016 del Salone del Camper di Parma, secondo solo a quello di Düsseldorf in Europa, con gli occhi di un semplice appassionato.
Svegli puntata alle ore 6 per arrivare giusti in tempo per l’apertura della fiera a Parma (alle 9.30, puntuali come svizzeri). I padiglioni sono 5 (dal 2 al 6), tre dedicati ai costruttori, uno (piccolo) a PleinAir e un altro diviso tra alcuni costruttori e soprattutto rivenditori di accessori e altro per il campeggio e camper.
Il primo padiglione (numero 2) è quello dedicato agli accessori, dove si trovano però anche i primi espositori, sia piccoli che grandi. GBTRAILERS è un piccolo costruttore che mi cattura subito l’attenzione, grazie alla sua idea (e ingegno) di riuscire a creare una mini roulotte con tutto il necessario nello spazio di un normale carrello. Le ruote tassellate della roulotte e l’altezza da terra indicano chiaramente qual è la destinazione di questa creazione. Proseguendo per il padiglione si trovano diversi rivenditori di accessoristica, tra cui alcuni nomi importanti come Fiamma (tendalini, porta bici, ecc), Truma (riscaldamento), Thetford (prodotti per il bagno e non solo) e altri.
Interessanti le proposte di Maggiolina, azienda che produce le famose tende che vanno montate sopra il tetto dell’auto. Solitamente si vedono montate su vetture grosse come fuoristrada e suv; però l’azienda ha voluto portare in fiera diversi modelli dedicati alle vetture più piccole, come Fiat Panda, dimostrando come se ne possano montare addirittura due!
Sempre nel primo padiglione è presente un grande costruttore di camper di fascia alta/premium: Carthago. L’azienda tedesca ha puntato molto sulla nuova serie c-compactline, ossia la categoria compatta. La nuova versione è interamente votata alla leggerezza. Il problema principale dei motorhome e dei nuovi camper monoscocca è infatti il peso. La vetroresina è un’ottima soluzione per quanto riguarda la durabilità e le infiltrazioni, però allo stesso tempo il peso dei camper si avvicina pericolosamente alle 3,5 tonnellate, a volte superandole pericolosamente. Questo valore è infatti il limite per quanto riguarda la patente B, con la conseguenza di rischiare una grossa multa se si superano tali valori, specie se si sconfina nella vicina Svizzera. Carthago lo sa bene e così ha progettato questo c-compactline in modo tale da non superare mai le 3,5 tonnellate. L’azienda ne è così sicura che ha parcheggiato il camper in fiera sopra una pesa che mostrava in tempo reale il peso del camper, con il risultato che anche con 4 o più persone a bordo il peso non superava mai nemmeno le 3 tonnellate. Davvero un eccellente lavoro di ingegneria da parte dell’azienda tedesca.
Chiudono il primo padiglione Overland e Desartica Adventure, due compagnie di avventure off road, la prima famosa soprattutto grazie all’omonima trasmissione di Rai 1 con gli enormi camion arancioni che attraversavano i vari continenti. Purtroppo, parlando con una ragazza presente allo stand, abbiamo constatato come Overland non effettui più quei famosi viaggi avventurosi per strade impraticabili ai più, ma si limita ad organizzare viaggi e a fare escursioni più “turistiche”. Il motivo? Le strade sterrate e mal ridotte non ci sono più, o meglio vanno cercate appositamente, perdendo quindi il senso intrinseco delle spedizioni con gli enormi camion 4×4 e 6×6, che oggi sarebbero solo dei “lenti bestioni”.
Entrando nel secondo padiglione (numero 3) si cominciano a vedere le prime novità interessanti. Sono rimasto colpito in primis dai passi in avanti fatti nel settore dei furgonati. La categoria è in crescita grazie agli ultimi prodotto che si sono avvicinati moltissimo alla qualità interna dei normali camper. Nell’edizione di quest’anno a Parma ho potuto constatare come il settore abbia colmato tutte le lacune nei confronti dei “fratelli”, diventando a tutti gli effetti simile ai semintegrali. All’interno infatti ci si sta agevolmente nonostante la lunghezza di questi veicoli sia di soli sei metri; la stessa cosa vale per l’altezza interna: ora una persona alta 1,80 metri ci sta agevolmente. Le nuove soluzioni di questi furgonati inoltre hanno all’interno una cucina con due fuochi e lavello, un bagno completo con doccia che non ha niente da invidiare rispetto a quello dei normali camper e due letti fissi posti posteriormente, a volte a castello (in orizzontale) altre volte matrimoniale o due singoli (molte volte addirittura c’è la possibilità di trasformare i due singoli in matrimoniale in un attimo grazie a piccoli accorgimenti tecnici).
Il salto successivo è davvero elevato: si passa infatti dai furgonati ai giganti della strada, dei veri e propri pullman, o meglio gli yacht della strada. Sto parlando dei Concorde e dei Morelo, dei mezzi che uniscono l’eccellenza costruttiva con degli interni lussuosi e hi-tech. Vi dico solo che, volendo, c’è posto anche per una Smart nel garage. Lo stesso dicasi per i Niesmann+Bischoff, azienda che ho ammirato da sempre per la cura del design esterno e interno, non solo della parte camper ma soprattutto per quanto riguarda la parte di guida. La posizione di guida è davvero eccellente, comoda ma non troppo “camion”, che unita a dei sedili sportivi rendono il tutto molto avvolgente.
Per quanto riguarda i marchi più “umani” merita una menzione speciale elnagh, marchio storico che ha rinnovato gran parte della gamma adottando un look più sportivo e accattivante; specie per quanto riguarda i suoi motorhome che hanno infatti richiamato molte persone.
Una menzione la merita nella stessa maniera Etrusco, azienda toscana (ma sotto l’ala di Hymer) nata da pochissimo tempo e che è alla sua prima esposizione in fiera. L’azienda propone una gamma di semintegrali tutti con uno stile simile.
Restando nel settore dei marchi più comuni, grazie anche al fatto dei prezzi “popolari”, vanno menzionate Roller Team, Challenger e Rimor, con quest’ultima in particolare che continua a proporre camper (mansardati e semintegrali) ad un prezzo intorno ai 50.000€. Con la concorrenza che si avvicina pericolosamente ad un prezzo superiore ai 65.000€ questi marchi rimangono tra i pochi a proporre soluzioni economiche adatte a (quasi) tutti. Purtroppo i compromessi ci sono, come ad esempio le finiture esterne con le guarnizioni destinate ad erodersi nel tempo e gli interni con materiali di qualità inferiore.
Per quanto riguarda gli stand mi hanno colpito particolarmente quelli di Roller Team e Mobilvetta, con il primo in particolare davvero enorme. Tuttavia entrambi i produttori non hanno portato alcuna soluzione innovativa, come invece visto nei padiglioni di altri marchi come evidenziato sopra.
Proseguendo per i padiglioni incontriamo il marchio Rapido, azienda francese votata in particolar modo al mondo dei motorhome. La linea della gamma Rapido è stata ridisegnata sia internamente che esternamente, adottando soluzioni innovative, riprese da altri produttori, riguardanti la gestione degli spazi interni e del letto matrimoniale in testa.
Laika è l’azienda che ha catturato maggiormente la mia attenzione, non tanto da un punto di vista estetico (le linee a mio avviso non sono abbastanza pulite e andrebbero rinnovate) dove comunque si nota l’ottima qualità costruttiva della scocca, bensì internamente. La cura dei dettagli è ai massimi livelli e le soluzioni interne sono, per quanto mi riguarda, tra le più azzeccate. Partendo dalla parte dedicata al garage, Laika è ad esempio uno dei rari costruttori che inserisce lo scolo per l’acqua, essenziale in caso di pioggia o se fuoriesce qualche liquido internamente o semplicemente per far fuoriuscire l’acqua una volta parcheggiato bici o moto dopo la pioggia.
La stessa attenzione è stata rivolta al meccanismo elettrico che fa scendere il letto matrimoniale, operazione semplicissima che avviene in pochi secondi ma soprattutto in maniera ultra silenziosa.
Lo stesso discorso vale anche per la parte toilette; anche Laika ha adottato la soluzione ibrida doccia/lavandino, implementandola, però, in modo eccellente.
L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è l’assenza di un armadio interno. I posti per riporre le valigie ci sono, certo, ma la comodità in questo caso viene messa in disparte; ed è un peccato considerando la fascia di prezzo di questi veicoli (si parla di oltre 65.000 euro).
Chiudo la parte relativa alle singole aziende con Dethleffs e Bürstner, aziende tedesche che condividono molte soluzioni tra loro. Della prima mi sono appassionato qualche anno fa per la linea dei suoi motorhome, linea che purtroppo è stata completamente stravolta. Esteticamente nessuna delle due aziende ha presentato grandi novità, mentre internamente si ritrovano le soluzioni implementate anche dagli altri produttori nel corso di quest’anno (letto anteriore elettrico e bagno ibrido).
Dunque l’edizione 2016 della Fiera di Parma dedicata al camper ha avuto come fulcro l’introduzione di nuove soluzioni interne. In primis il letto matrimoniale frontale che ora scende dal tetto elettronicamente insieme ai mobili, andando ad appoggiarsi non più sui sedili come succedeva un tempo con il classico letto basculante dei motorhome ma rimanendo più in alto; ora è infatti possibile utilizzare la postazioni di guida e i sedili del tavolino nonostante il letto sia abbassato. L’altro aspetto riguardante la gestione degli interni che è stato adottato da molti marchi è la gestione del bagno con doccia; anche i camper più spaziosi adottano ora una soluzione che permette di cambiare da lavandino a doccia, un’operazione che in certi casi è davvero facile grazie all’ottima implementazione (Dethleffs) mentre in altri la cosa diventa complicata e un po’ troppo macchinosa. Il terzo elemento che mi è rimasto impresso è infine la gestione del letto matrimoniale posteriore, che grazie a vari accorgimenti è possibile trasformare in due letti separati (la via più semplice è quella adottata, ad esempio, da Dethleffs che permette di far scorrere in avanti o indietro la parte centrale del letto, trasformandola quindi in “corridoio” per chi volesse avere due letti distinti).
Ho dovuto constatare, infine, che in questa edizione 2016 del Salone del Camper di Parma i grandi assenti, leggasi anche snobbati, sono stati i mansardati. Il camper classico, quello con il letto in mansarda, sembra non essere più apprezzato nemmeno nel mercato italiano, probabilmente l’ultimo capostipite visto che in Francia e in Germania la fanno da padroni i semintegrali e i motorhome già da diversi anni. Questo ovviamente ha causato un’impennata dei prezzi anche per le versioni base, dato che sia i semintegrali sia i motorhome sono da sempre le versioni più care, specie i secondi. Anche se ad onor di cronaca va detto che in fiera alcune aziende storiche come Laika, CI e McLouis hanno portato qualche (ultimo) esemplare di mansardato.
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