Ryanair ha annunciato il piano della ripartenza fissata per il 1 luglio 2020, data in cui tornerà ad essere operativa sebbene con meno della metà della flotta.
Si parla infatti del 40% dei voli ripristinati, che dovrebbero comunque essere sufficienti per tornare a collegare la maggior parte delle 80 basi europee, almeno il 90% di esse.
E’ comunque una netta differenza rispetto ad ora, visto che torneranno a volare circa 1.000 voli al giorno e che attualmente il 99% della flotta è a terra.
Ovviamente si tratta di un piano che Ryanair cercherà di rispettare, sempre che vengano abolite entro tale data le misure restrittive per i viaggi all’interno dell’Unione Europea.
Da luglio mascherine a bordo sui voli Ryanair
Ripartire sì ma ovviamente rispettando le misure sanitarie, tra cui l’utilizzo della mascherina, le misurazioni della temperatura per i viaggiatori e l’equipaggio e la richiesta di evitare file all’interno dell’aeromobile per andare alla toilette.
Non vi è alcun riferimento invece alla distanza sociale, cosa che infatti non è prevista per ora sui voli ed era stata ampiamente criticata da Ryanair stessa, che minacciò di non tornare a volare in caso fosse stato messo l’obbligo del posto vuoto nella fila centrale.
“Tutti gli aeromobili Ryanair sono dotati di filtri dell’aria HEPA (simili a quelli utilizzati nei reparti ospedalieri critici) e tutte le superfici interne degli aeromobili vengono disinfettate ogni notte con sostanze chimiche, che sono efficaci per oltre 24 ore”.
A bordo inoltre sarà offerto un servizio di volo limitato di snack e bevande preconfezionati, ma senza vendite in contanti.
Ryanair incoraggia i passeggeri a lavarsi le mani regolarmente e usare disinfettanti per le mani nei terminal dell’aeroporto.
Un modulo da compilare
Dal sito ufficiale Ryanair leggiamo che “Ryanair richiederà a tutti i passeggeri che volano in luglio e agosto di compilare i dettagli (al momento del check-in) per quanto tempo durerà la loro visita programmata e anche il loro indirizzo durante la visita in un altro paese dell’UE.
Inoltre “queste informazioni di contatto saranno fornite ai governi dell’UE per aiutarli a monitorare eventuali regolamenti di isolamento richiesti ai visitatori sui voli intra-UE”.
L’Inghilterra complica le cose
Il problema ora è l’Inghilterra, visto che la quarantena introdotta per chiunque arrivi sarebbe un bel problema, senza contare che non sono stati ancora rilasciati dettagli a riguardo.
Michael O’Leary, chairman di Ryanair, è però positivo e non ha mancato di attaccare, dopo l’UE, anche la Gran Bretagna, definendo la misura “idiota e inapplicabile”. In sostanza O’Leary non crede che la misura della quarantena verrà adottata.
Ripartenza in sordina e ripresa graduale in inverno
Si riparte certo, ma con i piedi di piombo. Torneranno a volare solo il 40-45% dei dipendenti (piloti e personale di bordo).
Ryanair, come il resto dell’industria dell’aviazione, ha subìto molto il colpo inflitto dalla pandemia di coronavirus, dovendo licenziare 3mila dipendenti.
“Abbiano perso 3mila dipendenti perché non abbiamo lavoro per tutti al momento” ha dichiarato O’Leary.
Si spera di tornare gradualmente ad una quasi normalità per l’inverno. Ryanair prevede a quel punto di volare con il 60% dell’operativo estivo.
[su_quote cite=”Michael O’Leary, chairman di Ryanair”]A luglio e agosto c’è un’alta probabilità che le persone vorranno scappare per un paio di settimane per recuperare dal trauma del lockdown. Gli aerei non funzioneranno al massimo e saranno pieni al 50-60 per cento. Ci vorrà del tempo per ricostruire la fiducia dei passeggeri. Spero che il mondo a quel punto abbia scoperto il vaccino.[/su_quote]
[su_quote cite=”EddieWilson, CEO di Ryanair”]Consentano anche a quei paesi basati sul turismo come Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Francia e altro di recuperare ciò che resta della stagione estiva.[/su_quote]
Fonte: Ryanair
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