Il prossimo 4 dicembre gli italiani sono chiamati alle urne per segnare una croce su Sí o su No, a seconda del voler votare a favore o contro la riforma della Costituzione italiana. Il testo Renzi-Boschi porta con sé molte novità, però molti italiani si trovano in difficoltà nell’affrontare il voto e si stanno lasciando in balia dei quattro venti (o meglio, di quello che sentono dai politici di turno). Meglio quindi fare chiarezza, ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo, per cercare appunto di spiegare in modo più chiaro possibile i punti salienti della riforma costituzionale che voteremo il 4 dicembre prossimo.
La riforma prevede innanzitutto la modifica della seconda parte della Costituzione.
1. Innanzitutto la riforma va a modificare la composizione del Senato:
[su_table]
Oggi (composto da:) | Con la riforma (composto da:) |
|
|
[/su_table]
Mentre i sindaci saranno uno per provincia o regione autonoma (21), i consiglieri regionali variano a seconda della regione. Ci saranno regioni con 13 consiglieri regionali (Lombardia) ed altre con uno (Abruzzo).
L’elezione dei 95 membri del nuovo Senato sarà disciplinata da una legge elettorale che dovrà essere approvata entro il primo semestre della prossima legislatura.
Finché non vengono rinnovati i Consigli Regionali i Senatori verranno indicati in via provvisoria dai Consigli stessi.
N.B. E’ prevista l’immunità parlamentare anche per i nuovi senatori; servirà il sì dell’Aula per arresti, perquisizioni e intercettazioni. Tuttavia non percepiranno compensi aggiuntivi oltre allo stipendio da sindaco o consigliere.
N.B.2. Gli attuali senatori a vita restano in carica continuando a percepire le indennità. Manterranno l’indennità anche gli ex presidenti della Repubblica. Quelli nominati dal capo dello Stato per altri meriti invece non ricevono indennità.
2. Iter legislativo:
[su_table]
Oggi | Con la riforma |
|
|
[/su_table]

3. Il Governo:
Per quanto riguarda i poter del Governo non cambiano rispetto all’attuale Costituzione.
Il Governo con la riforma deve ottenere la fiducia dalla sola Camera dei Deputati.
Il Senato però potrà rivolgere interpellanze e interrogazioni al Governo che dovrà obbligatoriamente rispondere.
I decreti legge non sono reiterabili e devono avere contenuto omogeneo.
Devono inoltre essere approvati dalle camere entro 60 giorni.
4. I tempi di approvazione:
[su_table]
Decreti legge | Disegni di legge del Governo |
60 giorni | 70 giorni |
+ altri 30 giorni se il Presidente della Repubblica lo reinvia alle camere | + (massimo) altri 30 giorni se richiesto dalle Camere |
[/su_table]
Poteri dell’opposizione. Sono stati introdotti:
– l’obbligo di partecipare alle sedute dell’Assemblea e ai lavori della Commissione; quindi l’assenteismo sarà incostituzionale;
– lo Statuto delle Opposizioni che garantisce i diritti delle minoranze parlamentari.
5. Presidente della Camera:
Il Presidente della Camera prende il posto del Presidente del Senato in quanto seconda carica dello Stato. Sarà infatti lui a supplire il capo dello Stato in caso di impedimento o dimissioni e non più il presidente del Senato.
[su_table]
Oggi | Con la riforma |
Eletto dal Parlamento in seduta comune (Camera + Senato + Delegati regionali)
|
Eletto dal Parlamento in seduta comune (Camera + Senato)
|
[/su_table]
6. Corte Costituzionale:
Così come per Governo e Presidente della Camera, non cambiano i poteri.
[su_table]
Oggi (composto da:) | Con la riforma (composto da:) |
|
La composizione rimarrà la stessa pre-riforma, però cambierà il modo con il quale vengono eletti i 5 giudici di nomina presidenziale:
|
[/su_table]
7. Leggi di iniziativa popolare:
[su_table]
Oggi | Con la riforma |
Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi mediante la proposta, da parte di almeno 50.000 elettori, di un progetto redatto in articoli.
Il Parlamento non ha l’obbligo di discutere la proposta di legge. |
Saranno necessarie 150.000 firme per una proposta di legge.
Il Parlamento deve discutere e deliberare sulla proposta. |
[/su_table]
8. Referendum:
[su_table]
Oggi | Con la riforma |
Il Referendum abrogativo può essere proposto da 500.000 elettori o da 5 Consigli Regionali
E’ valido se si reca alle urne il 50%+1 degli aventi diritto |
Rimane quanto stabilito oggi, ma in più si aggiunge che se il Referendum sarà proposto da almeno 800.000 elettori è valido se si reca alle urne il 50%+1 dei votanti alle ultime elezioni politiche.
Inoltre saranno introdotti i referendum propositivi e di indirizzo. |
[/su_table]
9. CNEL e PA:
Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro sarà abolito. (Attualmente è composto da 65 membri).
Nella Pubblica Amministrazione viene introdotto il principio della trasparenza.
10a. LE PROVINCE:
Le Province vengono definitivamente abolite.
Tuttavia le Regioni potranno costituire enti di area vasta, sentiti i comuni, dopo che la legge statale ne avrà definito l’ordinamento.
10b. LE REGIONI:
Addio alla legislazione concorrente; vengono infatti ridefiniti i compiti dello Stato e delle Regioni.
Viene quindi introdotto il principio dell’Interesse Nazionale: il Governo potrà proporre leggi anche nelle materie riservate alle Regioni.
Consiglieri regionali e assessori non possono guadagnare più di un sindaco di un comune capoluogo. Tranne nelle Regioni a statuto speciale.
I fondi ai gruppi regionali, quelli al centro delle inchieste sulle “spese pazze”, sono però vietati ovunque.
Fonte: Corriere della Sera, Guido Milanese
Reply