E’ la prima volta che mi viene chiesto di recensire delle cuffie in-ear, anche se a dire il vero ne ho provate diverse, ma mai comprate. Sì perché sia partecipando ai vari eventi, come le fiere di tecnologia, sia acquistando gli ultimi smartphone o lettori audio, in dotazione abbiamo quasi sempre delle cuffie in-ear. Devo dire che solitamente non sono male, purtroppo però io non riesco assolutamente a sentirci la musica per più di qualche minuto. Dopo infatti ho una sensazione strana, causata da un senso di vuoto (ti tappano le orecchie completamente) e di fastidio (sentire un qualche cosa in silicone nel proprio orecchio non è per nulla piacevole). Quelle in dotazione con il Note 4 le ho usate spesso e ce le ho sempre dietro, ma ci ascolto solo qualche brano in treno oppure uso una cuffia in chiamata. Sì, una sola, perché con due sento a fatica la mia voce e comunque la sento distorta.
Insomma quando mi hanno proposto di recensire queste Xiaomi ho accettato, anche se sapevo già quale sarebbe stato il risultato. Perché per me delle cuffie, in-ear o no, devono essere comode e usabili anche quando si cammina o soprattutto si corre. Con quelle che ho provato sino ad ora invece correre era impossibile e camminare quasi, visto che ogni volta che il cavo si scontra con qualcosa (il nostro corpo) sentiremo un frastuono in cuffia molto fastidioso.
Le premesse non sono il massimo? Curiosi di sapere il risultato e cosa ne penso di queste Xiaomi Hybrid? Nelle prossime righe vi dico tutto…o quasi.
Prima di iniziare però vi posto qui in basso la classica nota, presente in ogni recensione di cuffie, che vi spiega meglio cosa significa over-ear, on-ear e in-ear.
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Over Ear. Sono le cuffie che coprono completamente il padiglione auricolare. Sono probabilmente le più comode da indossare e con la qualità audio più fedele, ma sono spesso le più pesanti e ingombranti da portare in giro.
On Ear. Sempre cuffie a padiglione (più piccolo). Non coprono l’intero orecchio, ma solo una parte. Per alcuni non sono comode, ma spesso dipende dal materiale con cui sono fatte e dalla qualità di questo. Mantengono un audio abbastanza fedele senza rinunciare troppo alla trasportabilità.
In Ear. Probabilmente il modello oggi più diffuso. Sono il concetto delle cuffie da viaggio d’eccellenza. Peccato però che in molti lamentano un fastidio nell’indossarle (per quanto mi riguarda non riesco assolutamente ad utilizzarle mentre corro o cammino velocemente) e la fedeltà non è paragonabile alle due sopra, anche se ci sono comunque degli ottimi modelli.
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Appena arrivato il corriere e scartato il pacchetto sono rimasto deluso da una cosa in particolare: il packaging. Da Xiaomi mi aspettavo di più, o almeno una confezione riutilizzabile per trasportarle oppure un misero sacchetto all’interno. Purtroppo non c’è niente di tutto questo, anche se sotto di tutto ci sono tre comodi siliconi da cambiare a quello già montato, a seconda della forma e dimensione delle nostre orecchie.
Una volta aperta la scatolina però mi sono reso conto che la qualità prezzo Xiaomi non manca nemmeno in questo prodotto, almeno esteticamente parlando. Di colore nero, con un cavo molto bello in nylon o stoffa (non saprei dirvi, ma è resistente) e degli inserti in metallo, queste Xiaomi Hybrid non sembrano per nulla delle cuffie sotto i 20 euro. Tutti i dettagli sono ben curati, dalle cuffie al jack audio da 3,5mm perfettamente dritto e sottile, in modo da non dare fastidio a cover o custodie spesse. Anche i tastini per il controllo della musica e delle chiamate sono ben fatti.
La cosa che mia ha lasciato più di stucco è però la forma di queste cuffie. La parte che va ad inserirsi dentro l’orecchio non è dritta, ma segue le forme dello stesso, evitando di creare quel fastidioso effetto “tappo” e allo stesso tempo restando molto più stabili. Grazie a questa forma speciale, inserirle è semplicissimo: vanno dentro da sole, non serve fare più o meno pressione.
[su_pullquote]Ma come sarà la qualità audio, che è poi la cosa più importante?[/su_pullquote]
Dimenticatevi del burn-in se avete quella “mentalità antica” in ambito audio come me. Queste cuffie non necessitano di un rodaggio, basta tirarle fuori dalla confezione, indossarle, inserire il jack e premere play. Il suono non è piatto e naturale come piace a me; anche se gli alti e i medi sono abbastanza bilanciati, i bassi sono troppo enfatizzati. A me non dispiace, anche perché le uso per andare a correre, per fare qualche chiamata e come cuffia da ascolto “da viaggio”, quando non posso portare le mie on-ear Audio Technica. Però sappiate che anche se mettete una traccia “classica” dove gli alti dovrebbero avere la maggiore, i bassi li sentirete comunque. Secondo me è giusto che sia così, sarà che non ho mai visto le in-ear come possibile mezzo per l’ascolto di qualità, sarà che non sono cuffie da relax, sarà che le uso per correre e i bassi fanno solo che bene in quei momenti, però a me sinceramente piacciono così. Inoltre con un equalizzatore software ormai presente dappertutto è possibile ridurre un pochino il loro picchiare prepotentemente.
Per quanto riguarda invece il microfono integrato e l’ascolto durante una chiamata sono davvero ottime. Come vi dicevo in precedenza, sono abbastanza comode da indossare, anzi le più comode in-ear che abbia mai provato, quindi anche una chiamata di mezz’ora o più di tempo può risultare piacevole. Il nostro interlocutore ci sentirà in modo ottimale, anche se stiamo correndo o c’è vento.
Con i due tastini all’estremità è possibile regolare il volume, mentre con quello centrale possiamo rispondere ad una chiamata oppure mettere in pausa (o in play) una traccia. Inoltre con il Note 4 ho apprezzato molto la possibilità di fare partire un’azione (come chiamare o inviare un messaggio) tenendo premuto per due secondi il tasto centrale e attivando S Voice (o Google Now in caso di qualsiasi altro Android). Una funzione utilissima per quando abbiamo le mani occupate oppure il telefono è riposto nella tasca o nel supporto da braccio mentre stiamo correndo.
L’audio non è ovattato ma i bassi sono sempre presenti, a volte in maniera esagerata. Il comfort però è da “business class”
Una cosa che ho apprezzato moltissimo è che con queste in-ear “ibride” non saremo isolati (anzi, ovattati) dal resto del mondo. Sentiremo in sottofondo i rumori esterni, specie se teniamo il volume basso, anche se non come le cuffiette classiche. E’ una cosa a mio avviso essenziale. Ovviamente se alziamo il volume l’isolazione sarà quasi totale. Il suono ovattato delle classiche in-ear credo che sia una delle cose che me le ha fatte odiare di più, dunque un plauso a Xiaomi per questa soluzione innovativa o ibrida, a seconda di come volete definirla.
Infine le ho apprezzate moltissimo durante le mie sessioni di corsa. Avevo rinunciato a correre con la musica, visto che con le in-ear era pressoché impossibile. Con queste invece i frastuoni causati dal battere del cavo contro il nostro corpo (anche se le facciamo passare sotto la maglietta) viene ridotto al minimo; anzi con un po’ di accortezza sparisce totalmente. Dovete solo trovare la misura del silicone adatto alle vostre orecchie, altrimenti vi salterà via in continuazione.
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Che vi servano per ascoltare musica in viaggio o per chiamare, queste sono delle ottime cuffie ad un prezzo eccellente
In conclusione posso dirvi che vi consiglio assolutamente queste Xiaomi Hybrid se il vostro utilizzo è simile al mio. Ve le consiglio anche se avete intenzione di passare diverso tempo ad ascoltare la musica perché, almeno per me, sono davvero comode. Tenete però presente che i bassi ci sono e si sentono parecchio…insomma se volete un’audio fedele e “piatto”, da equalizzare manualmente, non è questo il prodotto che fa per voi. Ma secondo me, in quest’ultimo caso, dovete per forza rivolgervi ad una soluzione on-ear. In quest’ultimo caso vi do appuntamento i prossimi giorni con la recensione di un prodotto interessante, ma molto costoso.
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