Sonos PLAY:1, tutta un’altra musica | Videorecensione

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Sonos è un marchio piuttosto nuovo in ambito musicale. E’ stata infatti fondata a Santa Barbara, California, nel 2002. 15 anni quindi, pochissimi se confrontati agli anni dei competitor come Bose (1964), Bang & Olufsen (1925), Pioneer (1938) e tanti altri. Eppure il marchio californiano si è imposto subito nel settore, anzi a dire il vero l’ha anche rivoluzionato. Sì, perché la gamma prodotti, composta da Sonos PLAY:1, PLAY:3 e PLAY:5 (e non solo) è una vera e propria rivoluzione in campo audio.

Fino ad ora eravamo abituati a comprare le casse, l’amplificatore e collegare il nostro dispositivo via cavo (jack da 3,5mm la maggior parte delle volte). Poi è arrivato il turno delle casse amplificate e infine di quelle bluetooth, dove il cavo ha cominciato a diventare quasi inutile. Il “quasi” non l’ho messo lì a caso. Chi utilizza delle casse bluetooth infatti sa molto bene che basta spostarsi di qualche metro o una piccola interferenza per far sì che la connessione diventi instabile e l’audio pessimo. Senza contare che viene trasmesso qualsiasi suono proveniente dal nostro dispositivo (notifiche e quant’altro) rendendo il tutto per niente professionale.

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Sonos PLAY:1

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Completamente wireless

Sonos così ha pensato ad una tecnologia diversa, pur mantenendo il tutto wireless, ossia senza alcun cavo. Sonos utilizza infatti una connessione privata wireless. Per capirne il funzionamento, le casse Sonos, una volta collegate alla corrente, creano una connessione Wi-Fi proprietaria alla quale andremo a connetterci con il nostro smartphone. Una volta connessi potremo comandare le nostre Sonos e collegarle al Wi-Fi casalingo inserendo la password del nostro router. In questo modo ci basterà prendere qualsiasi altro dispositivo che abbiamo in casa connesso alla rete Wi-Fi casalinga, installare l’app di Sonos (gratuita), aprirla e connetterla al sistema esistente. Niente password o account, basa un semplice click e saremo online.

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Sonos PLAY:1

Estetica e materiali

Le casse audio sono un oggetto che andrà posizionato, molto probabilmente, in salotto, ossia quella stanza in cui passano diverse persone e nella quale gli oggetti non possono essere messi a caso. Senza contare poi l’aspetto estetico. La cassa deve essere prima di tutto gradevole esteticamente e in linea con l’arredamento casalingo. Sotto questo punto di vista Sonos PLAY:1 non sarà un problema.

Sonos PLAY:1 non è costruita con i materiali più pregiati disponibili sul mercato, ma appena la tirate fuori dalla confezione capirete subito che avete a che fare con un prodotto alto di gamma. Si tratta infatti di una cassa audi premium, dove si è posta molta attenzione sia all’estetica sia al touch&feel dato dal prodotto stesso.

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Sonos PLAY:1

Una volta presa in mano infatti la sensazione di solidità è ai massimi livelli, grazie anche al peso importante della cassa stessa (causato anche dall’amplificatore interno). La parte superiore, dove sono presenti due tasti (play/pausa e volume) e il led luminoso di stato (discreto e per nulla appariscente), presenta una superficie liscia levigata che permette di comandare il sistema andando avanti e indietro con le canzoni. Si tratta infatti di un pannello touch screen.

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Il pannello touch screen e i pulsanti

Vendute in colorazione bianca o nera, presentano entrambe una bellissima griglia grigia da dove esce l’audio delle casse.

All’interno della confezione (che ci tornerà utilissima nel caso dovessimo trasportarle visto che è piccola e ha all’interno un ottimo sistema di protezione dagli urti) troviamo, oltre alla cassa, alle istruzioni e al foglio della garanzia, anche il cavo di alimentazione e un cavo ethernet.

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Unboxing

Per quanto riguarda il cavo di alimentazione, va fatto un piccolo appunto: questo va inserito sotto la cassa. Grazie a questa escamotage il cavo della corrente potrà essere nascosto dietro a mobili o altri oggetti all’interno della stanza, rendendo l’aspetto estetico ancora migliore.

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Attacco per la presa di corrente.

Piccola nota doverosa anche per il cavo Ethernet presente all’interno della confezione. Il cavo è piatto ed anti ingarbugliamento, una chicca davvero interessante che dimostra quanto l’azienda californiana sia attenta all’aspetto estetico dei suoi prodotti.

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Il cavo Ethernet (piatto) e il cavo di alimentazione.

Prima installazione

Molti di voi ricorderanno le ore passate in stanza per cercare di rendere l’audio il più perfetto possibile. Molte volte si chiamava addirittura un tecnico dell’audio per cercare di sistemare le casse nei punti migliori della stanza. E il cable management? Anche in quel caso si perdevano ore a cercare di nascondere tutti quei cavi che andavano in giro per la stanza.

Con Sonos PLAY:1 però questo problema non esiste più. Una volta collegato il cavo di alimentazione, basterà posizionare la cassa in un punto qualsiasi della stanza, aprire l’app, seguire i semplici passaggi a schermo e saremo pronti.

Io vi consiglio anche di eseguire l’ottimizzazione TruePlay di Sonos. Grazie a questa infatti le casse avranno un suono più corposo e si adatteranno alla vostra stanza in modo che possiate posizionarle in qualsiasi punto senza compromettere il suono stesso.

Il processo di configurazione dura dai 5 ai 10 minuti in tutto, ottimizzazione compresa (dipende anche dal fatto che abbiate ADSL o Fibra in casa, visto che Sonos verificherà ed effettuerà degli aggiornamento prima dell’installazione).

Una volta eseguito, vi basterà entrare nell’app Sonos ed aggiungere i servizi musicali che utilizzate (su questi vi dirò di più).

Se invece avete due casse potete creare una coppia Stereo sempre tramite l’app in pochi istanti.

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Sonos PLAY:1 in coppia stereo

Infine potete anche aggiungere altre casse creando infinite stanze gestibili tutte separatamente all’interno della stessa app. Potete anche collegare un Subwoofer o altre tipologie di casse vendute da Sonos.

Nel caso vogliate utilizzare le casse Sonos sia nella vostra abitazione principale sia in una seconda casa, tenete a mente questo: il processo di riconfigurazione non è semplice e le casse non gestiscono due connessioni Wi-Fi. O meglio: se cambiate casa e quindi Wi-Fi dovrete portarvi dietro il cavo Ethernet per resettarle. Personalmente ho preferito disinstallare l’app e rifare la configurazione nella nuova casa con la nuova linea Wi-Fi. Una pecca non da poco visto che queste casse sono piccole e adatte per essere trasportate. Davvero un peccato, a mio avviso Sonos dovrebbe aggiungere un’opzione per configurare le casse si più connessioni Wi-Fi.

Se non avete un router Wi-Fi o se semplicemente non amate tenere il Wi-Fi in casa o ancora se volete avere un sistema perfetto a livello di affidabilità, allora potete sempre collegare le vostro Sonos al router via Ethernet con il cavo in dotazione.

Badate bene che sia il cavo di alimentazione sia il cavo Ethernet non sono molto lunghi (ma neanche corti: il cavo di alimentazione misura 190cm).

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Porta Ethernet

L’utilizzo, il software, l’applicazione

Ve lo dico subito: queste Sonos PLAY:1 sono adatte al solo ascolto di musica. Dimenticatevele per guardare film o video. A molti di voi sembrerà ovvio, ma ho letto in rete molte lamentele al riguardo. Sonos infatti utilizza un sistema molto chiuso per gestirle e accetta solo le app presenti nella propria app. Niente YouTube per esempio.

Per quanto riguarda il supporto ai servizi di streaming musicale, sono presenti tutti i principali e non solo: Apple Music, Spotify (serve Premium), Google Play Music, Soundcloud, Deezer, TuneIn (potete ascoltare la radio via Internet, sono presenti praticamente tutte le stazioni italiane), Tidal e molte altre che in Italia sono per lo più sconosciute.

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Tutti i servizi musicali supportati da Sonos.

Ovviamente possiamo anche utilizzare le Sonos PLAY:1 ascoltando la nostra libreria musicale presente su PC, Mac, iOS e Android.

In questa recensione mi baserò sull’utilizzo di una coppia di casse Sonos PLAY:1 attraverso Apple Music e Spotify Premium, comandandole da iOS, macOS Sierra, Window 10 e Android.

L’app per iOS e Android è davvero ben fatta, mentre la controparte per sistemi desktop lascia un po’ a desiderare. O meglio, funziona molto bene ma l’aspetto estetico richiama le applicazione di qualche anno fa.

Per quanto riguarda il supporto ad Apple Music c’è e funziona bene, anche se dovremo passare attraverso l’app Sonos. Apple infatti non ha ancora un accordo con Sonos per gestire le casse wireless attraverso l’interfaccia di iOS e di Apple Music, come avviene invece per qualsiasi cassa o cuffia Bluetooth. Non sappiamo se arriverà mai questo accordo, anche se personalmente penso di si. Tuttavia si riesce comunque ad utilizzare il servizio, anche se il tutto è più macchinoso. L’app Sonos funziona bene, ma la ricerca delle canzoni e l’aspetto estetico dell’applicazione Sonos è lontana anni luce da quello di Apple Music.

Discorso completamente opposto per Spotify, che sebbene anch’esso possa essere controllato attraverso l’app Sonos, ha una vera e propria partnership con Sonos che permette di comandare le casse direttamente dall’app di Spotify. Sembrerà cosa di poco conto, ma questo mi ha fatto preferire di gran lunga Spotify ad Apple Music.

Con entrambi i servizi tuttavia l’audio è di primo livello e la gestione eccellente.

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La gestione con Apple Music passa attraverso l’app Sonos
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Con Spotify la gestione delle Sonos PLAY:1 è diretta dall’app
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Con Spotify la gestione delle Sonos PLAY:1 è diretta dall’app

Dall’applicazione, sia mobile che desktop, è possibile, oltre ad aggiungere i servizi, anche gestire l’equalizzazione delle Sonos PLAY:1.

Inoltre è possibile aggiungere diversi abbonamenti Apple Music, Spotify Premium, Deezer, ecc. Sonos infatti chi chiederà di dare un nome ad ogni abbonamento. In questo modo se in casa avremo diversi utenti abbonati con abbonamenti diversi allo stesso servizio non sarà un problema. Tutti potranno infatti utilizzare il proprio abbonamento con i propri preferiti, le playlist proprietarie ecc.

Come suonano

Dopo tutte queste belle parole veniamo ai fatti concreti: come suonano queste Sonos PLAY:1? Difficile rispondere. Anzi no, che dico, difficilissimo. La verità è che il suono è ottimo, pulito, cristallino, almeno fino a quando non alziamo il volume al massimo, dove sembra andare un po’ oltre il limite, la soglia massima accettabile, forse per un filo di suoni alti di troppo.

Qualcuno mi direbbe che sono solo “seghe mentali”, ed in effetti è una puntigliezza di cui avrei potuto fare a meno, ma da appassionato di audio era doveroso dirlo. Ripeto però, il suono è eccellente ed è anche superiore alle aspettative.

Perché? Semplicemente perché è il suono è flat, naturalissimo, proprio come piace a me. I bassi sono giusti, gli alti pure (anche se, ripeto, a volume massimo vanno un po’ oltre) ed i medi, spesso grandi assenti, idem. L’equalizzazione via app è anch’essa bilanciata, nel senso che anche aumentando i bassi non avremo mai un suono fastidioso “alla beats audio”.

Il peso delle Sonos PLAY:1, unito ai morbidi piedini in gomma, consentono alle casse di far presa e di restare ancorate a terra anche a volume massimo.

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I piedini in gomma

Il test dell’audio l’ho effettuato sia con cassa singola, sia con doppia cassa in Stereo (ho avuto a disposizione due Sonos PLAY:1). Con mia grande sorpresa il suono, anche dopo averle configurate in stereo, era sempre lo stesso. Questo significa che Sonos riesce a gestire in modo magnifico l’ampiezza dell’audio uscente dalle casse. Come dice l’azienda stessa, una volta configurate le casse ed ottimizzate, potete posizionarle dove volete e il suono sarà sempre eccellente in ogni angolo della stanza. Beh, posso assicurarvi che è davvero così!

Discorso diverso, ovviamente, per quanto riguarda la potenza in uscita. Avendone due la potenza è maggiore. Se dovete riempire un salone di 70mq o più allora mettendo due Sonos PLAY:1 in coppia la differenza si sente.

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Test audio…

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Consumi

Sonos PLAY:1 non presenta alcun tasto di accensione e spegnimento. Bisogna staccare direttamente la spina, solo in questo modo sarà possibile gestire il consumo energetico. Consumo che non è tra i più bassi, anche se una volta entrato in standby Sonos dichiara dei consumi pari a 3,8 Watts.

Sonos PLAY:1 entra in standby dopo circa 3 minuti di inutilizzo. Se le utilizzate via cavo (Ethernet) dovete aggiungerci circa 0,3 Watts di consumo in più (4,1 Watts).

La soluzione è attaccarle ad una ciabatta, magari smart e gestita da remoto tramite smartphone (potete vedere qualche esempio in questo articolo).

Altre chicche…

Sonos PLAY:1 è certificato per resistere all’umidità (attenzione, non all’acqua!). Sembrerà una cosa da niente, ma farsi la doccia posizionando PLAY:1 in bagno oppure metterlo in terrazza al coperto nonostante una giornata uggiosa è davvero molto interessante, specie se non dobbiamo preoccuparci dell’umidità. Vi dirò di più: io qualche doccia con il Sonos PLAY:1 in bagno l’ho fatta, e nonostante la grande umidità presente all’interno della stanza (provocata dall’acqua caldi e i vapori) è andato tutto liscio.

Thanks to Squerz (per l’aiuto nelle foto e video)

Sonos PLAY:1

229€
9

Materiali ed estetica

9.0/10

Qualità Audio

9.0/10

Applicazioni e Software

8.5/10

Connessione Wireless

10.0/10

Qualità/Prezzo

8.5/10

Pros

  • Ben costruito e bello da vedere
  • Qualità audio oltre le aspettative
  • Applicazione iOS e Android ottima
  • Configurazione facilissima
  • Possibilità di accoppiare due casse o aggiungere dispositivi Sonos

Cons

  • Software per PC da rivedere
  • Supporto ad Apple Music solo tramite App Sonos

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