PaMu Scroll, musica senza fili di qualità per tutti

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Le PaMu Scroll sono delle cuffie che, nel corso di queste ore, sono in piena campagna crowdfunding su Indiegogo. Perché ho deciso di recensirle? Semplicemente in Italia e all’estero le persone sono in grande attesa di sapere come funzionano realmente e se ne vale la pena, dunque ho deciso di metterle sotto stress in più occasioni possibili.

Il successore delle PaMu Scroll è già arrivato e si chiama PaMu Slide! Leggi qui la nuova recensione!

Ve ne abbiamo già parlato in un articolo circa due settimane fa. La cosa impressionante è che nell’ultima settimana è stato uno degli articoli più letti. Così ho deciso di contattare Padmate Tech, l’azienda che produce queste PaMu Scroll, per farmene mandare un paio da provare.

La mia curiosità era tanta e non potevo aspettare che mi arrivasse il mio paio di PaMu Scroll personale (sì, le ho “comprate” anche io e sono in attesa di riceverle, vi terrò aggiornati anche sul fronte Indiegogo. Se siete interessati fatemelo sapere nei commenti).

Aggiornamento dicembre 2018: cuffie ricevute!

Per acquistare le PaMu Scroll e saperne di più a riguardo, vi basta andare alla pagina ufficiale su Indiegogo: https://igg.me/pamuscroll.

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Cosa sono e cosa offrono

PaMu Scroll sono delle cuffie in-ear Bluetooth di ultima generazione, che promettono un ascolto in cuffia eccellente e un utilizzo facilitato.

Le caratteristiche tecniche ve le riporto di seguito:

  • custodia di ricarica in pelle
  • auto spegnimento e auto accensione
  • superficie touch per i controlli musicale e chiamate, oltre che per attivare l’assistenza virtuale (Siri e Google Assistant)
  • resistenza ad acqua e polvere IPX6
  • Bluetooth 5.0
  • pairing automatico tra cuffie destra e cuffia sinistra
  • ricarica wireless (con accessione opzionale acquistabile a parte)
  • leggerissime (5 grammi)
  • autonomia pari a 3,5 ore

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#OVER-EAR. Sono le cuffie che coprono completamente il padiglione auricolare. Sono probabilmente le più comode da indossare e con la qualità audio più fedele, ma sono spesso le più pesanti e ingombranti da portare in giro.

#ON-EAR. Sempre cuffie a padiglione (più piccolo). Non coprono l’intero orecchio, ma solo una parte. Per alcuni non sono comode, ma spesso dipende dal materiale con cui sono fatte e dalla qualità di questo. Mantengono un audio abbastanza fedele senza rinunciare troppo alla trasportabilità.

#IN-EAR. Probabilmente il modello oggi più diffuso. Sono il concetto delle cuffie da viaggio d’eccellenza. Peccato però che in molti lamentano un fastidio nell’indossarle (per quanto mi riguarda non riesco assolutamente ad utilizzare le in-ear con filo mentre corro o cammino velocemente) e la fedeltà non è paragonabile alle due sopra, anche se ci sono comunque degli ottimi modelli.

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Il primo approccio con le PaMu Scroll

Le PaMu Scroll che ho in prova sono nella colorazione Graphene. La custodia in pelle è molto bella, anche se, da amante del design minimalista, avrei preferito “meno ghirigori”. Ma stiamo parlando di piccolezze estetiche.

La costruzione è davvero ben fatta e i dettagli in pelle danno una sensazione premium, probabilmente maggiore di tante altre cuffie decisamente più costose.

Ecco. Proprio di questo vorrei parlarvi. Non saprei se trattare queste PaMu Scroll come cuffie da 39$ (circa 40€ spedizione compresa) oppure come se costassero 150$ (circa 150€ con spedizione).

Dovete sapere infatti che il prezzo attuale di 39$ è dedicato a coloro che le acquistano su Indiegogo. Per tutti gli altri che le acquisteranno una volta che la campagna sarà terminata (per ora l’hanno allungata di altri 21 giorni), il costo sarà pari a 150$.

E’ chiaro che le pretese da una cuffia con un valore di mercato pari a 150$ sono decisamente maggiori rispetto ad una che ne costa 39$, quindi cercherò di tenere conto di queste due situazioni.

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La custodia cilindrica non è il massimo della comodità da portare in giro con sé, e in tasca non è l’oggetto migliore da portare nel quotidiano. Tuttavia è piccola e non porta via troppo posto nelle taschine dello zaino o nella borsetta.

Portarcela con noi ogni giorno è d’obbligo se non vogliamo perdere le piccole PaMu Scroll, senza contare che ci permette di ricaricarle per ben due volte grazie alla batteria da 500 mAh integrata. Insomma, la custodia farà anche da powerbank.

Simpatici ed utili i 4 Led blu che ci indicano la percentuale di carica del case. Con 4 Led accesi significa che la batteria è al 100%, con 3 al 75%, con 2 al 50% e con 1 al 25%. Con 0 significa che non abbiamo più carica residua nella custodia e dovremo ricaricarla.

La ricarica è possibile effettuarla tramite cavetto microUSB (in confezione, peccato per l’assenza di Type-C) oppure tramite basetta wireless se acquistiamo l’accessorio a parte.

In confezione troviamo:

  • PaMu Scroll
  • custodia
  • 2 adattatori di silicone per cambiare misura oltre a quello già inserito in cuffia (in media equivalgono alle misure S, M e L)
  • cavetto microUSB
  • libretto istruzioni in inglese

Prima di utilizzarla vi consiglio di riporle nella loro custodia a caricare oltre a caricare anche la custodia stessa.

Pairing con iPhone, Android, Mac e PC e stabilità connessione

Il primo pairing con iPhone è stato di una semplicità disarmante. Tolgo la pellicola protettiva dalla custodia e dalle cuffie, neanche il tempo di toglierle dalla custodia e hanno già effettuato il pairing tra loro.

Le metto all’orecchio, le accoppio all’iPhone in un attimo (ho un iPhone 6s, quindi non posso neanche sfruttare il Bluetooth 5.0 ma mi ritengo comunque soddisfatto). Primo bip che mi segnala che sono in pairing destra e sinistra, secondo bip che mi segnala che sono in pairing anche con iPhone.

Il tutto è durato qualche secondo ed ero già pronto per ascoltarmi qualche canzone.

Il secondo e terzo pairing è invece stato più problematico. Una volta connesse all’iPhone non sono riuscito a connetterle con il Mac se non dopo aver spento il Bluetooth di iPhone, riavviato quello del Mac e accoppiate nuovamente.

Dopo averle accoppiate con il Mac, inoltre, mi sono trovato in difficoltà ad utilizzarle nuovamente su iPhone, tanto che ho dovuto disaccoppiarle e riaccoppiarle per poterle utilizzare nuovamente.

Tutto ciò però credo sia dovuto ai limiti del Bluetooth 4.2 nel gestire più dispositivi assieme. Lo stesso problema l’ho infatti avuto con altre cuffie bluetooth in passato.

Devo dire, inoltre, che questo “problema” l’ho avuto solo inizialmente e non si è più presentato successivamente.

Anche la portata della connessione Bluetooth la ritengo eccellente, nel mio caso ho superato abbondantemente i 10 metri di portata dichiarati dal produttore.

Mi è capitata una sola volta, infine, che le due cuffie non fossero perfettamente in sync. Si trattava di una situazione limite (Spotify free ma offline per mancanza di segnale e telefono scarico in risparmio energetico).

Test di ascolto audio: Musica

Vi dico subito una cosa: prestate la massima attenzione a quale adattatore in silicone scegliete. Perché la scelta di esso cambierà completamente la vostra esperienza di ascolto.

Vale per la maggior parte delle cuffie in-ear ma per queste PaMu Scroll ancora di più. Con la taglia S infatti l’audio era davvero scarso tanto da farmi preoccupare, anche con la M, che solitamente è della mia misura, la situazione non migliorava troppo.

Una volta messa la taglia L, la più grande e presente all’interno della confezione, così come la M e la S, le cose sono cambiate radicalmente.

Personalmente userò due taglie, a seconda dell’utilizzo:

  • taglia M per avere meno isolazione dai rumori esterni a discapito di una peggiore qualità di ascolto;
  • taglia L per avere la massima qualità di ascolto con isolazione ai massimi livelli (alla fine sarà la mia scelta definitiva).

Sarei un bugiardo se vi dicessi che sono le migliori cuffie in-ear bluetooth che abbiamo mai provato a livello di qualità audio.

Certo, oltre le Meizu EP51 e le Nokia Active (di cui non vi ho parlato visto che non sono dedicate al nostro mercato, ma potrei farlo in futuro) non ho provato altro in modo approfondito (escludendo ovviamente le over ear come queste Parrot Zik 3).

Posso però dirvi tranquillamente che non rimpiango affatto le cuffie con jack da 3,5mm dopo aver provato queste PaMu Scroll, cosa che non mi era mai successa prima.

I bassi sono così profondi da far impallidire molte concorrenti, con il giusto adattatore in silicone i rumori esterni spariscono quasi completamente e il senso di spazialità è incredibile.

La dicitura Enhanced Bass presente nella loro pagina di Indiegogo mi aveva fatto temere il peggio, ma in realtà i bassi sono sì belli e corposi ma non danno mai fastidio, lasciando il giusto spazio ad alti e medi.

Anche ad alto volume, cosa che non vi consiglio mai di fare con le in-ear e con le cuffie in generale, le PaMu non distorcono mai e l’audio è sempre pulito.

Interessante notare che esiste una cuffia master, ossia quella principale. Si tratta della destra. Se infatti vogliamo ascoltare l’audio con una sola cuffia, è possibile farlo con quella destra, riponendo la sinistra nella custodia. Non possiamo però fare il contrario.

Molto buona e precisa la superficie touch sulla cuffia. Talmente precisa che ci va presa la mano perché è davvero sensibile. Con un tocco singolo, sia sulla destra o sulla sinistra, possiamo mettere in play o pausa la canzone.

Con un doppio tocco sulla cuffia destra possiamo mandare avanti la canzone, mentre col doppio tocco sulla cuffia sinistra richiamiamo Siri o Google Assistant.

Purtroppo non è possibile aumentare o diminuire il volume direttamente dalle cuffie.

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Test di ascolto audio: Video

Con il mio iPhone 6s, che non ha né Bluetooth 5.0 né aptX (perché Apple, perché??) sono evidenti alcuni ritardi, seppur piccoli, tra audio e video. Insomma il solito problema del Bluetooth e della latenza. La colpa però non è delle PaMu Scroll bensì del dispositivo.

La prova del nove va effettuata infatti con un dispositivo certificato Bluetooth 5.0 o che almeno sia certificato aptX. In questi casi il delay è assente, non solo a percezione ma anche nella realtà.

Se avete delle cuffie Bluetooth e siete curiosi di verificare il ritardo audio, ecco a voi un semplice e veloce test.

Test di ascolto audio: Sport

Questo paragrafo cercherò di aggiornarlo in futuro con più precisione. Per ora, dopo una settimana di utilizzo intenso, posso dirvi che non ho mai avuto problemi di sorta con queste PaMu Scroll.

In breve: nessun problema di caduta (ma qui dipende dalla scelta del silicone adatto, dalle vostre orecchie e altri mille fattori), nessun fastidio all’orecchio e zero problemi di vibrazione o suoni pesanti (ovviamente, visto che non c’è alcun cavo penzolante).

Test di chiamata

Innanzitutto va detta una cosa. La cuffia master anche in questo caso ha la priorità. Se preferite chiamare con una sola cuffia (tipo auricolare, a mio avviso obbligatorio con le in-ear come queste che altrimenti vi faranno sentire diversa anche la vostra voce), potete farlo ma solo con la destra. Se riponete la destra nella custodia invece le cuffie si scollegano dal dispositivo.

Non amando molto parlare con le cuffie in-ear, ho apprezzato moltissimo la possibilità di utilizzare queste PaMu Scroll come fosse un auricolare bluetooth classico.

Riponendo la sinistra nella custodia a caricare, la destra nell’orecchio rimane attiva e possiamo continuare a parlare.

La qualità audio in chiamata (del microfono) è eccellente, il mio interlocutore mi ha riferito che la mia voce era chiara e cristallina. Non solo. Ho usato il mio tono di voce basso, senza dover mai alzare la voce. Addirittura parlando a bassa voce, se non ci sono rumori intorno, mi sentivano comunque bene dall’altra parte.

Più difficile invece se ci troviamo in luoghi molto rumorosi. Se per strada si riesce a parlare abbastanza tranquillamente, in treno (regionale, molto rumoroso) ho fatto davvero fatica a farmi sentire dall’interlocutore.

La qualità è leggermente superiore se teniamo entrambe le cuffie con entrambi i microfoni attivi (ogni cuffia ha il suo microfono), ma stiamo parlando di inezie. Padmate dichiara infatti queste PaMu come “Binaural Audio Call”, ma vi posso assicurare che anche con una sola l’interlocutore ci sente bene.

E’ comunque incredibile e mi ha sorpreso moltissimo il fatto che con queste cuffie, che hanno il microfono decisamente lontano dalla bocca, mi sentissero benissimo, come se avessi il telefono all’orecchio.

Nessuna, e dico nessuna, delle cuffie bluetooth provate finora da me aveva raggiunto un livello tale, sebbene avessero il microfono sul cavo che passa dietro il collo e quindi decisamente più vicino alla bocca.

Non mi ha fatto impazzire invece la qualità audio delle chiamate. Nel mio caso, a differenza delle cuffie classiche con cavo a mia disposizione (Apple EarPods) o dell’ascolto dalla capsula auricolare dello smartphone (iPhone 6s), l’audio era leggermente più sporco, con un po’ di rumore sempre presente.

Nulla di grave, sia chiaro, il rumore è percepibile solo se siete in una stanza con completo silenzio come nel mio caso, ma va detto che c’è e, per i più pignoli e attenti a questo, si sente.

Tuttavia non mi sento di considerarlo un lato negativo finché non potrò testarle anche in chiamata con altri dispositivi che supportano Bluetooth 5.0 e/o aptX, perché sono abbastanza convinto che, come nel caso precedente, anche questa volta la colpa sia da imputarsi al dispositivo (iPhone).

Poco professionale invece, e anche mal funzionante, l’avviso di chiamata in entrata. Sovrapposta alla suoneria in cuffia si sente infatti una voce a basso volume che ci dice, in inglese, il numero che ci sta chiamando. Peccato non si senta e sia anche brutto da sentire sovrapposta alla suoneria.

Va fatta attenzione anche alla superficie touch della cuffia. Con un tocco sulla cuffia destra o sinistra possiamo rispondere alla chiamata in entrata, con un doppio tocco rifiutarla. Mi è capitato varie volte di rifiutarla per errore, sicuramente è molto sensibile e ci va fatta la mano.

Lo stesso se volete usarne una sola tipo auricolare classico Bluetooth (la mia modalità preferita, visto che non riesco proprio a parlare con entrambe le in-ear perché sento la mia voce ovattata). Mi è capitato di rispondere alla chiamata e tenere in mano la cuffia sinistra, e sfiorando incidentalmente la superficie touch ho messo giù la chiamata.

Ottima l’integrazione con Siri, con un doppio tocco sulla cuffia sinistra possiamo attivare l’assistenza vocale e chiedere di chiamare una persona (oltre a tutte le altre operazioni consentite dall’assistenza vocale ovviamente).

Comfort

Contro ogni mia più rosea aspettativa devo ammettere che il comfort con queste PaMu Scroll è eccellente. Sia chiaro, a mio avviso rimane inferiore a quello delle classiche cuffie (tipo Apple AirPods), ma per essere in-ear è davvero elevato.

Le ho indossate senza problema per più ore, sia in chiamata (una sola) sia per ascoltare musica in treno (ottima l’insonorizzazione passiva, la qualità audio è eccellente e non si sentono i rumori esterni) e non ho avuto alcun problema, anzi le ho trovate molto comode.

Tuttavia va detto che permangono i “problemi delle in-ear”, ossia sensazione di sottovuoto, cosa ovvia se vogliamo avere una soppressione del rumore. Insomma, dipende da cosa cercate e dalle vostre preferenze.

Autonomia, ricarica, custodia

La cosa che subito salta all’occhio appena prese in mano è la facilità di prenderle e riporle all’interno della custodia. Cosa che, vi assicuro, non è garantita dalla maggior parte di queste cuffie.

Grazie ai magneti sarà semplice prenderle e riporle nella giusta posizione per rimetterle a caricare.

Tuttavia ho notato che a volte vanno sistemate di tanto in tanto dopo averle riposte nella custodia perché può capitare che, “appoggiandola” senza farci troppo caso, i pin non cambacino perfettamente e di conseguenza non si ricaricheranno. In realtà è presente un piccolo pin in plastica che ci permette di posizionarle in modo ottimale, basta farci la mano.

Mi è successo un paio di volte, nulla di problematico, anche perché ce ne accorgiamo subito grazie ai Led di stato.

Entrambe le cuffie infatti hanno un micro Led che si colora di rosso quando in carica, di blu quando sono in pairing e attive e collegate con un dispositivo.

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Autonomia

Una volta riposte nella custodia, le PaMu Scroll entrando subito in ricarica, a meno che non siano già al 100%. Quindi la carica della custodia non durerà poi molto.

Quando la custodia non ha più carica a sufficienza, le cuffie escono dalla modalità “spente” e si accendono collegandosi al nostro dispositivo più vicino.

Questo purtroppo non è il massimo perché così facendo rimarranno accesse e consumeranno batteria. L’unica opzione è scollegarle o spegnere il bluetooth del nostro dispositivo in modo che entrino in modalità stand-by consumando meno.

Nel mio primo test ho utilizzato le PaMu Scroll per il seguente periodo:

  • 2 ore e mezza di ascolto musica in treno
  • 1 ora di ascolto musica in camminata
  • 1 ora di chiamata
  • circa 3 ore di ascolto musica casalingo diviso tra Mac e iPhone

Per un totale pari a circa 7 ore e mezza / 8 ore misto di ascolto musica (e video) e chiamate. Abbastanza per completare una giornata piena di ascolto musica e chiamate.

L’autonomia dichiarata da Padmate Tech è pari a 3,5 ore in ascolto di musica e di 5 ore in chiamata, oltre ovviamente alla carica data dalla custodia. Quindi direi che i dati dichiarati vengono rispettati.

Se riuscite ad ascoltare per oltre 3 ore consecutive con delle cuffie in-ear (ma anche con qualsiasi altra cuffia che non sia over-ear) mi inchino.

Rimane comunque un punto negativo il fatto che le cuffie consumino energia anche se riposte nella custodia. Difficilmente riuscirete a fare più di 5 giorni anche senza utilizzarle!

Considerate che la concorrenza (Apple AirPods, ma anche le Zolo), una volta riposte nella custodia, garantiscono oltre due settimane di carica in standby, alcune anche di più visto che una volta riposte quasi non si scaricano. Tutt’altra cosa dei 5 giorni massimo di queste PaMu Scroll.

Male quindi sotto questo punto di vista. Un 25% di draining per giorno è un dato troppo alto, che difficilmente riesco a spiegarmi. Probabilmente l’azienda ha voluto risparmiare su questo aspetto per contenere i costi.

Va detto, comunque, che Padmate Tech non ha mai nascosto questi valori. Nella loro pagina su Indiegogo dichiarano infatti:

  • 3,5 ore di musica
  • 5 ore in chiamata
  • fino a 100 ore in stand-by (quindi poco più di 4 giorni se riposte nella custodia, anche se non utilizzate)

Una sufficienza tirata quindi è dovuta per quanto riguarda l’autonomia, che sta dietro parecchio alla concorrenza visto il consumo eccessivo anche in stand-by, sebbene l’azienda dichiara in modo trasparente questi dati.

Anche considerando l’autonomia delle cuffie in ascolto audio più che buona, l’insufficienza sull’autonomia generale causata dal draining in stand-by non mi ha permesso di dare a queste PaMu Scroll una valutazione superiore al 6,0 per quanto riguarda questo aspetto.

Tempi di ricarica

Secondo Padmate Tech, le PaMu Scroll hanno un tempo di ricarica pari a due ore. Lo stesso vale per la custodia, che permette a sua volta di ricaricarle fino a due volte.

Non so dirvi se questi tempi siano rispettati, ho notato infatti che la ricarica è più veloce di quanto indicato, ma non ho mai scaricato completamente le PaMu Scroll durante il mio utilizzo.

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Conclusioni

Allora, alla fine, secondo voi quanto possono valere davvero queste PaMu Scroll? Sono giusti i $39 o sono regalate a quel prezzo?

Prima che mi arrivassero, lo ammetto, mi aspettavo nient’altro che delle normali cuffie base di gamma. Il prezzo su Indiegogo pari a $39 è invece un’occasione unica, perché davvero non trovate nulla a questa cifra di paragonabile.

Purtroppo non ho mai provato né le IconX di Samsung né le Apple AirPods, ma so che sono (quasi) il riferimento nel settore. Tuttavia la qualità di queste PaMu Scroll è eccellente, la custodia è comodissima, il pairing è rapidissimo e i microfoni sono davvero sorprendenti.

Il prezzo di $150, richiesto al termine della campagna su Indiegogo, è un po’ troppo pretenzioso per un marchio ad oggi sconosciuto, che supererebbe lo street price delle AirPods di Apple (che sono il top a livello di integrazione per dispositivi Apple) e si avvicinerebbe pericolosamente alle Icon X di Samsung (che hanno dalla loro una tecnologia evoluta per la riduzione del rumore attivo oltre alle funzioni fitness).

A mio avviso queste PaMu Scroll starebbero benissimo sul mercato con un prezzo intorno ai 100 Euro, su questo non c’è dubbio e sono convinto che il loro valore sia assolutamente questo. Attenzione però all’autonomia: quella è accettabile solo su un prodotto venduto, appunto, a 40 Euro.

Se avete la possibilità di acquistarle su Indiegogo, sapendo che non è un vero acquisto ma un finanziamento all’azienda con la speranza che le invii prima o poi, non fatevele scappare.

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PaMu Scroll

$150
8.4

ESTETICA E MATERIALI

9.0/10

COMFORT

9.1/10

QUALITÀ AUDIO

9.1/10

CONNESSIONE

8.9/10

AUTONOMIA

6.0/10

Pros

  • Belle e ben costruite
  • Pairing immediato
  • Ottima qualità audio
  • Bluetooth 5.0 e aptX
  • Microfoni ottimi in condizioni con bassa rumorosità esterna

Cons

  • In ambienti rumorosi non sarà semplice farci sentire a causa dei microfoni distanti dalla bocca
  • Qualche rumore di fondo in chiamata
  • Autonomia delle cuffie buona ma gestione energetica non sufficiente (si scaricano anche senza usarle, anche se lasciate dentro la custodia)

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