L’estate scorsa, dopo aver deciso che le in ear non facessero per me, decisi di passare in modo schietto alle Apple AirPods, che però per Android non hanno molto senso a mio avviso. Così mi chiesi: ma ci sarà un altro produttore che ne produce di simili? Ebbene sì, si chiama MyKronoz e produce le ZeBuds.
MyKronoz è un marchio svizzero che, ovviamente, non produce in Svizzera ma lo fa in Cina, come ormai tutti, Apple compresa. Tuttavia sappiamo che Apple dirige i lavori dall’America, come MyKronoz lo fa dalla svizzera.
Dunque ero curioso di provare questo prodotto e così le ho chieste in prova per potervene parlare un po’ e raccontarvi come vanno in confronto con le Apple AirPods 2.
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Le MyKronoz ZeBuds, per alcuni le “AirPods per Android”, arrivano in tre varianti
MyKronoz ha presentato ben tre varianti delle ZeBuds:
- Lite
- Premium
- Pro
La differenza non sta solo nel prezzo, che parte dai 59€ delle Lite e arriva ai 99€ delle Pro, ma è insita anche nell’estetica e nelle caratteristiche tecniche.
Se tra la versione Lite e quella Premium le differenze sono meramente estetiche (qualche dettaglio di alluminio in più nel case e nelle cuffie), la versione Pro ha un case dalla forma arrotondata e supporta la ricarica wireless.
Plastica ma di qualità
Non è mia intenzione confrontare la plastica utilizzata da Apple con quella utilizzata da MyKronoz visto che stiamo parlando di un prodotto che costa meno di un terzo.
Tuttavia vorrei sottolineare come la custodia sia ben fatta e il meccanismo di apertura, che richiama quello di alcuni accendini, è piacevole e sembra ben solido.
Buona la costruzione anche degli auricolari, che sebbene più grossi di quelli di Apple mantengono una forma decisamente simile, con un dettaglio di alluminio alla base della stanghetta.
Decisamente ben fatto anche il sistema magnetico che le tiene in sede, sotto questo aspetto mi sono piaciute anche di più rispetto alle AirPods, perché le ho trovate più semplici da prendere e da riporre in sede.
Il case inoltre ha tre led che si accendono quando aperto e che ci mostrano la carica residua.
Ottima la presenza della USB di tipo C alla base del case, scelta al passo coi tempi.
L’ergonomia è meglio delle in ear ma non ai livelli delle AirPods
L’ergonomia è davvero buona e meglio delle cuffiette in ear, almeno per quanto mi riguarda. Tuttavia la parte che si inserisce nel padiglione auricolare è leggermente più grande di quella utilizzata da Apple.
Questo ha portato, almeno nel mio caso, ad un leggero affaticamento del padiglione auricolare dopo circa una mezz’ora di ascolto. Ovviamente questo dipende moltissimo dal vostro orecchio, ma tengo a sottolinearvi questa cosa visto che la maggior parte delle persone che conosco si trova bene con il form factor utilizzato da Apple.
Per il resto anche queste MyKronoz ZeBuds sono decisamente stabili all’interno dell’orecchio e non mi hanno dato mai alcun problema in tal senso.
Primo accoppiamento e qualità della connessione: possiamo definirle le AirPods per Android?
Il primo accoppiamento per me è stato impressionante. Una volta tirate fuori dalla custodia si sono subito accoppiate tra di loro in meno di un secondo. Merito del Bluetooth 5.0 ma non solo.
Entrando nelle Impostazioni del Bluetooth sul telefono vedrete subito “ZeBuds”, neanche in tempo di toccare il nome per procedere all’accoppiamento che sono già connesse.
Sia su Android che su iOS verrà mostrata la percentuale di batteria residua.
Ottimo anche il fatto che siano delle vere TWS. In poche parole non c’è una vera e propria cuffia master, visto che possiamo anche tenerne solo una all’orecchio per ascoltare musica e chiamare senza alcun problema, lasciando l’altra dentro la custodia.
In questo caso, se per caso tiriamo fuori anche l’altra e la mettiamo all’orecchio, la musica si interromperà per un secondo (anche meno), giusto il tempo per connetterle tra di loro e sincronizzare il flusso.
Mi hanno sorpreso moltissimo sotto questo punto di vista e mi sento di fare un plauso a MyKronoz perché sono tra le pochissime cuffie TWS che mi hanno dato una sensazione d’uso simile a quella ottenuta con le AirPods, ma su Android.
Una piccola nota anche per quanto riguarda la connessione: quando messe nell’orecchio sentiremo solo un bip decisamente discreto e non quei rumori e frasi presenti nelle cuffie cinesi. Anche qui si nota il tocco di classe di MyKronoz.
Purtroppo nell’utilizzo quotidiano come pendolare ho notato che a volte, appena le tiriamo fuori andranno sì a collegarsi immediatamente al telefono ma ci sarà un leggero ritardo tra cuffia sinistra e destra, che diventa molto fastidioso.
Per risolvere questo problema basterà semplicemente rimetterle un secondo nella custodia e poi riprenderle. Il tutto si sarà sistemato, ma non posso non sottolineare questo problemino che mi è capitato un paio di volte in due settimane.
Qualità audio in chiamata
Tutte queste cuffie in ear in commercio con il microfono così vicino all’orecchio ma così lontano alla bocca. Perché? Non saprei, ma non l’ho mai capito. Apple invece l’ha capito sin da subito e infatti sono le uniche cuffie bluetooth con le quali riesco a chiamare in modo ottimale.
Sembra averlo capito anche MyKronoz che in queste ZeBuds ha seguito ciò che ha fatto Apple con le AirPods: portare il microfono il più vicino possibile alla bocca con una “stanghetta” che è sempre stata presente anche nelle cuffie del passato.
E difatti con queste ZeBuds sono riuscito a chiamare senza problemi, visto che il mio interlocutore mi ha sempre sentito senza alcun problema.
L’unico neo è che la qualità non è eccezionale. La vostra voce non sarà limpida come con una chiamata normale ma sarà leggermente più metallica.
Inoltre saranno un problema gli eventuali rumori di fondo, che renderanno difficoltosa la chiamata. Sintomo che i microfoni non possono molto contro i rumori esterni è solitamente la mancanza della riduzione del rumore.
Non possiamo però lamentarci visto che queste cuffie sono vendute al prezzo di 59€ e svolgono questo compito decisamente meglio ti tante altre più blasonate.
Qualità audio generale: non ci siamo, purtroppo
E qui casca l’asino. Ahimè. Io lo sapevo che a questo prezzo qualche rinuncia ci doveva essere ma perché proprio questa? Perché?
Vabbè, ve lo dico in breve: la qualità audio è scarsa. Il suono non ha corposità, i bassi sono assenti, gli alti si prendono troppi spazi e i medi non li ho mai sentiti. Insomma, non ci siamo per niente.
Sia chiaro, sono altamente convinto che al 99% delle persone che ascoltano la musica in treno giusto per passare il tempo vadano più che bene. Non è che si senta male, è che non c’è proprio quel piacere di ascolto che deve esserci se vi piace ascoltare la musica.
La realtà è che con queste ZeBuds io non ci riesco, perché per me ascoltare la musica tramite queste cuffie equivale ad ascoltarla tramite l’altoparlante del proprio smartphone.
Ed è un peccato, perché è un prodotto davvero ben riuscito ma che pecca proprio in uno dei punti fondamentali. Anche se, lo ammetto, dato il prezzo e la facilità di gestione e di utilizzo arriverei a consigliarle alla maggior parte delle persone che conosco.
Va detto infatti che la stragrande maggioranza delle persone utilizza le cuffie date in dotazione con gli smartphone che bene o male hanno spesso una qualità simile a queste. La differenza è che con queste ZeBuds si ha una funzionalità wireless che cambia totalmente l’esperienza d’uso e una volta provate non si torna indietro.
Autonomia davvero ottima
4 ore di ascolto continuo con le cuffie più 16 ore totali grazie al case, che in 20 minuti di ricarica ci regala, tra l’altro, un’ora di ascolto in più.
Mi è piaciuta moltissimo in generale la gestione dell’autonomia, visto che se riposte in un cassetto e non utilizzate queste ZeBuds non si scaricano come invece facevano altre cuffie ben più blasonate provate da me qualche tempo fa.
Attenuazione del rumore di fondo, sì o no?
MyKronoz mi perdonerà ma secondo me questa tanto decantata attenuazione del rumore di fondo in queste ZeBuds non esiste. E se ci pensate bene non può esistere in un paio di cuffie che non è in ear e quindi lascia scoperto l’orecchio.
Va detto che non sono riuscito a provare l’applicazione che dovrebbe permettere di gestirle, perché semplicemente non è presente negli Store (l’app MyKronoz attualmente presente non rileva le cuffie).
Tap Tap: buona la prima per i controlli via gesture
Mi sono piaciuti i controlli inseriti da MyKronoz per cambiare traccia, mettere in pausa o chiamare l’assistenza vocale.
- Doppio tap sulla cuffia sinistra per mettere in Play o in Pausa
- Lo stesso sulla cuffia destra ma per passare alla prossima canzone
- Con un triplo tap su una delle due cuffie possiamo richiamare l’assistente vocale (funziona molto bene con Google Assistant)
- In caso di chiamata, basta un doppio tap su una delle due cuffie per rispondere, la stessa cosa per terminare una chiamata
- Tenendo premuto per tre secondi su una delle due cuffie possiamo invece rifiutare la chiamata
Purtroppo manca la possibilità di alzare e abbassare il volume, così come nelle AirPods di Apple.
Conclusioni: possiamo definirle le AirPods per Android?
Sebbene non sia giusto e corretto confrontare queste MyKronoz ZeBuds con le Apple AirPods, non posso che ripetere qui nelle conclusioni come mi siano piaciute e come mi abbiano sorpreso proprio là dove le cuffie di Apple hanno sempre dominato, ma questa volta su Android.
Parlo di quella che è l’esperienza d’uso, ossia la facilità di connessione e il fatto che funzionino bene al primo colpo, senza alcun problema di sorta (a parte quando la sync tra cuffia destra e sinistra va a farsi benedire, ma abbiamo visto come sia risolvibile in un secondo). Questa è una cosa che non posso che sottolineare e qui va un grosso plauso a MyKronoz.
Però non posso neanche fare a meno di far notare come a livello qualitativo, per quanto riguarda l’audio, non sono solo inferiori alle AirPods ma anche a tante altre cuffie dal costo minore dotate di cavo, come le EarPods di Apple.
E’ chiaro che MyKronoz da qualche parte doveva tagliare, ma perché farlo proprio in quella che dovrebbe essere la caratteristica più importante?
Peccato perché per il resto mi sono davvero piaciute moltissimo, confermando il fatto di essere tra le poche cuffie wireless a funzionare bene persino in chiamata… la nomea di “AirPods per Android” ci stava quasi tutta.
Un prodotto che consiglio a tutti coloro che non sono alla ricerca della qualità audio, ma che cercano semplicemente delle cuffie wireless che funzionino bene e con le quali sia possibile chiamare decentemente.
MyKronoz ZeBuds
59€Pros
- Pairing istantaneo
- Discreta qualità in chiamata
- Buona costruzione generale
- Autonomia ottima
- Bene le gesture ma manca la possibilità di alzare il volume
Cons
- Qualità audio scarsa
- Attenuazione dei rumori "irreale"
- L'applicazione non esiste o non funziona
- Comfort inferiore alle (mie) aspettative
- Può capitare che la cuffia destra e sinistra non siano in sync
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