Era da tanto che volevo acquistare un dispositivo smart per la casa, di quelli che comandi con lo smartphone. Insomma avete capito, volevo anche io dotarmi di uno di quelli aggeggi facenti parte della grande famiglia che in Italia chiamiamo “domotica”. Si tratta della lampada Xiaomi Mijia Smart LED Desk Lamp, un oggetto difficile da pronunciare ma semplicissimo da utilizzare.
Quando mi è arrivata a casa sono rimasto stupìto per il packaging eccellente di Xiaomi. La lampada è protetta perfettamente da del cartone davvero robusto, che resisterà senza problemi ai vari colpi ricevuti durante il trasporto dalla Cina o dall’Europa, a seconda di dove la comprerete.

Personalmente l’ho acquistata qui: GearBest.com, ad un prezzo davvero eccezionale, da magazzino europeo e con adattatore incluso. Ci ha messo meno di 4 giorni lavorativi ad arrivare (dalla Germania). Sottolineo che la lampada è stata pagata da me e non abbiamo ricevuto alcuna sponsorizzazione, né dal negozio sopra citato né da Xiaomi (magari fosse così!).
Puoi acquistare Xiaomi Mijia Smart Desk Lamp su GearBest, Bangood, AliExpress o Amazon.
Design & Materiali
La prima cosa che salta all’occhio è sicuramente la costruzione di questa lampada. Xiaomi (Mijia) ci ha messo davvero del suo questa volta per creare un prodotto così bello esteticamente. Non so se amo di più il suo stile minimalista con quel singolo pulsante/rotellina oppure quel cavetto rosso che collega la base con i led. Insomma non saprei davvero trovare un difetto a questa lampada di Xiaomi per quanto riguarda l’estetica.

Lo stesso vale per i materiali utilizzati. Il peso della lampada è davvero importante. Questo è un dettaglio non da poco, perché oltre a dare una sensazione di solidità maggiore, permette anche di alzare o abbassare la lampada senza dover tenere la base, che rimane sempre stabile e attaccata alla scrivania.
Ottimo anche, almeno fino ad ora, lo snodo superiore, non troppo morbido ma che non richiede nemmeno troppa forza. La cura dei dettagli non manca neppure sotto la base, con diversi gommini morbidi che permettono alla lampada di stare sempre ben ancorata alla scrivania.

Bello anche il cavetto di alimentazione, che essendo bianco non stona con la lampada, idem l’attacco per la presa elettrica che mostra anche il marchio Mijia in bella vista (i dettagli che mi piacciono). Per quanto riguarda quest’ultimo, ovviamente viene venduto con spina cinese, ma basta un adattatore per risolvere (sottolineo che GearBest me l’ha inviato gratuitamente).

Prima installazione
Xiaomi Mijia Smart LED Desk Lamp è una lampada, come dice il nome stesso, smart. Dunque dopo aver collegato la lampada all’alimentazione elettrica, andremo ad accenderla premendo il pulsante sulla base. Ruotando questo pulsante verso sinistra o verso destra potremo andare a regolare la luminosità dei led con una precisione incredibile grazie a dei micro-scatti della rotella. Se infine premiamo il pulsante e nel mentre lo ruotiamo potremo cambiare tra luce calda e luce fredda, con il range 2700-6500K.
Il pulsante alla base ha anche una quarta funzione a dire il vero. Facendo un doppio-click su di esso infatti attiveremo la modalità pomodoro (default) oppure quella scelta da noi tramite l’applicazione ufficiale.
Una volta accesa la lampada si attiverà anche la sua rete Wi-Fi. Questo perché ovviamente la lampada Xiaomi è smart e ci consente di controllarla da remoto grazie all’applicazione installata sul nostro smartphone. A dire il vero potremo scegliere quale app utilizzare (sono entrambe ufficiali, scegliete quella che preferite) per comandarla tra Mi Home di Xiaomi (iOS – Android) e Yeelight (iOS –Android). Personalmente utilizzo la prima perché è compatibile anche con gli altri device Xiaomi dedicati alla smart home, anche se a dire il vero l’app Yeelight mi sembra un pelo migliore nella gestione dei dispositivi dedicati all’illuminazione di Xiaomi.
Una volta scaricata l’applicazione (una delle due), andremo ad aprirla e a scegliere l’area (a seconda dei dispositivi che utilizzate, Europe o Mainland China solitamente vanno bene). Poi selezioniamo tra l’elenco dei dispositivi la nostra lampada smart, inseriamo la password del nostro WiFi di casa, ci connettiamo al WiFi della lampada, torniamo nell’applicazione e finiamo la sincronizzazione. Il tutto dura pochi secondi, un minuto al massimo, ed è davvero semplicissimo (sottolineo però che ho dovuto abortire la prima sincronizzazione e farla ripartire perché non era andata a buon fine).
Da sottolineare l’ottima qualità di connessione. Il router Wi-Fi è dalla parte opposta della casa, tanto che i PC in camera li connetto via ethernet per avere una connessione stabile. Eppure la lampada, anche in seguito ad averla staccata e riattaccata alla corrente, ci mette pochi istanti a tornare online e pronta per essere comandata tramite app. Mi ha davvero sorpreso sotto questo punto di vista.
L’applicazione per la gestione della lampada
Ti consiglio di leggere anche: Come creare un sistema domotico con Home Assistant (Philips Hue e Xiaomi Mijia e Yeelight) e Come creare gruppi con Home Assistant
A questo punto potremo controllare la nostra lampada Xiaomi tramite il nostro smartphone. Potremo fare le stesse cose che facciamo con il bottone sulla basetta (accendere o spegnere la lampada, cambiare la luminosità e la temperatura del colore). In più potremo cambiare in modo veloce la modalità (custom, lettura, PC o altre presenti nell’app oltre a quelle create da noi).
E’ possibile attivare la modalità Pomodoro personalizzandone anche la durata dell’attività e della pausa.
[su_quote cite=”Wikipedia” url=”https://en.wikipedia.org/wiki/Pomodoro_Technique”]
La tecnica del Pomodoro è un metodo di gestione del tempo sviluppato da Francesco Cirillo alla fine degli anni ’80. La tecnica utilizza un timer per suddividere il lavoro in intervalli, tradizionalmente lunghi 25 minuti, separati da brevi pause. Questi intervalli sono chiamati pomodori […] e prendono il loro nome dal timer da cucina a forma di pomodoro che Cirillo usava da studente universitario.
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Ottima anche la possibilità di impostare un timer di spegnimento, attivare la modalità bambino (temperatura luce da 2700K a 4000K massimo), salvare lo stato attuale della lampada come default, scegliere che modalità attivare con il doppio-click del tasto sulla base, rinominare la lampada, condividerla con altre persone, aggiornarla con l’ultimo firmware disponibile, inserire una password o TouchID per controllarla e infine inserire un collegamento veloce nella home del telefono.
Come va e per chi è adatta
Grazie al range 2700-6500K riesco a personalizzare la temperatura della luce in maniera davvero precisissima,
specie grazie alla precisione della rotellina alla base della lampada.
La modalità PC è la mia preferita, con una temperatura molto calda che non affatica mai gli occhi nemmeno dopo prolungate sessioni al computer.
Interessantissima inoltre la modalità pomodoro che finora avevo provato solo con un’applicazione sul mio telefono ma senza successo. Vedremo se grazie a questo sistema automatizzato riuscirà a funzionare anche con me.
Ottima infine la possibilità di scegliere il grado di luminosità.
Personalmente la utilizzo anche piegata in modo da simulare l’effetto lampada da comodino.
Puoi acquistare Xiaomi Mijia Smart Desk Lamp su GearBest, Bangood, AliExpress o Amazon.
Cosa non va?
A dire il vero faccio davvero fatica a trovare dei contro per questo prodotto. L’ho pagato nemmeno 25€ spedizione inclusa con un adattatore europeo e a questo prezzo (ma anche a 10€ in più), perdonatemi, ma è impossibile trovarle dei difetti. Già senza la parte smart sarebbe una fantastica lampada da tavolo, se aggiungiamo quel particolare allora siamo davvero al top.
Però visto che qualcosa da migliorare c’è sempre, se non stiamo a guardare il prezzo allora potremo voler vedere l’aggiunta del supporto ad Apple HomeKit (assente purtroppo, come per tutti i prodotti di Xiaomi) e un’altezza leggermente più alta.
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