Deezer HiFi non è il solito servizio di streaming musicale, ma non è nemmeno l’unico. La sua peculiarità è infatti l’offerta di musica in alta fedeltà, così come il suo concorrente diretto, Tidal HiFi.
Quando parliamo di servizi di streaming musicale in alta fedeltà, intendiamo quella qualità audio ai massimi livelli, pari ad un CD. Il termine “digitale” per indicarli è FLAC, ossia un codec audio libero con compressione dati lossless cioè senza perdita di qualità.
I servizi streaming Premium classici (Apple Music, Spotify Premium, Amazon Music Unlimited o gli stessi Deezer Premium e Tidal Premium) arrivano invece alla massima qualità audio consentita dall’MP3 (320 kbps), ben lontana dai 16 bit / 44,1 kHz in qualità FLAC.
Come scrive la stessa Deezer: un po’ come se mettessi degli occhiali, ma per sentire.
Questi i servizi streaming che ho provato e recensito fino ad ora:
A chi è rivolto Deezer HiFi
Attenzione ad una cosa molto importante: la qualità massima è disponibile solo su desktop (Windows e macOS) o attraverso il vostro sistema audio casalingo se supportato da Deezer. Inoltre potrete usufruire della massima qualità anche con Google Cast e Assistente Google. Un esempio perfetto è Sonos PLAY:1 che abbiamo recensito qui.
Dunque ve lo dice la stessa Deezer: se ascoltate musica attraverso il vostro smartphone, se il vostro PC utilizza le casse integrate o non avete una scheda audio esterna di livello, o ancora se il vostro impianto casalingo non è all’altezza.. lasciate perdere, sarebbe denaro sprecato.
Se in casa avete un sistema audio di livello medio/alto, se al vostro PC avete collegato una scheda audio esterna come questa, alla quale collegate delle casse monitor decenti o comunque delle cuffie che rendono giustizia… beh allora questi 19,99€ al mese saranno ben spesi.
In caso contrario non sentirete la differenza tra la versione Premium e quella HiFi.. sentirete solo il vostro portafoglio più sgonfio!
C’è poi un limite da tenere conto: potete collegare al vostro account un massimo di tre dispositivi.
Applicazione
L’applicazione per desktop (Windows e macOS) è ancora in beta nel momento in cui scrivo (a meno che non utilizziate la vecchia versione). Tuttavia non ho riscontrato alcun problema nell’utilizzarla quotidianamente.
Certo, qualcosa che potrebbe essere aggiunto c’è. Come non citare la mancanza di un tempo scuro, impensabile nel 2018, così come delle impostazioni così minimal da consentire soltanto la scelta di avviare o meno l’applicazione all’accensione del computer.
Tuttavia non posso trovare altro di negativo. L’app è veloce e rapida, quando clicchiamo su Play l’audio parte senza alcuna esitazione, mai alcun blocco e un’infinità di brani musicali disponibile alla massima risoluzione disponibile (HiFi).
Ebbene sì, perché se i brani totali presenti nella libreria di Deezer sono oltre 53 milioni, quelli disponibili in qualità HiFi (1411 kbps) sono ben 36 milioni! Un numero davvero impressionante e che rende giustizia al prezzo richiesto (ben 19,99€ al mese).
Detto questo, l’interfaccia è pulita, essenziale ma pulita. Non c’è niente fuori posto, la qualità audio selezionabile è a portata di click in ogni schermata.
La schermata Home mostra i consigli che Deezer ha per voi, su Esplora ci sono vari canali per generi musicali e mood (stato d’animo) mentre Ascolta qui è una specie di raccoglitore di consigli quotidiani.
Infine ne La mia musica c’è ciò che vi aspettereste: la musica che salvate mettendo “il cuoricino”.
C’è poi una cosa che pochi altri servizi hanno, specialmente implementata così bene: il testo delle canzoni!
L’applicazione per iOS è la stessa della versione Premium. Niente FLAC, ma se ci pensate bene ha senso. Anche perché in realtà possiamo trasmettere audio in modalità Alta Fedeltà anche dal nostro smartphone a sorgenti esterne tramite la funzione Cast.
In poche parole: con l’app potete ascoltare sulle casse del vostro smartphone o tramite cuffie al massimo in Alta Qualità (320 kbps). Tuttavia potete ascoltare audio in Alta Fedeltà (FLAC) trasmettendolo però ad un impianto esterno tramite Cast.
L’app infine mostra quanto Deezer stia puntando sulla funzionalità Flow. Tanto da dedicarci un tab nella barra di navigazione.
Playlist e consigli automatici
Il primo problema è presto detto: mancano tutte quelle belle Playlist automatiche che siamo tutti (o quasi) abituati ad avere con Spotify. Il problema è sempre quello che ho riscontrato con Apple Music, Tidal e Amazon Music.
In poche parole: le playlist non son poche ma se ci aspettiamo i consigli automatici e le playlist del giorno o, ancora meglio, quella settimanale sempre aggiornata basata sulle nostre preferenze, beh.. rimarremo delusi.
Tuttavia c’è una funzione che potrebbe piacervi: si chiama FLOW. Ed è quella che potrebbe farvi innamorare talmente tanto (o odiare talmente tanto, dipende da voi) di Deezer da non volerlo più lasciare per nessuna ragione al mondo, che sia esso Premium o HiFi.
In poche parole: varie playlist, una generale che Deezer identifica come “la tua colonna sonora personalizzata” e altre minori ispirate agli artisti che più ti piacciono.
Il problema è proprio quello, sperare che lui capisca ciò che ci piace. Sia chiaro, lo fa, ma ci vuole tempo e molti di voi potrebbero demordere e tornare ad utilizzare il vecchio servizio di streaming che utilizzavano fino al giorno prima.
Insomma, come sempre, ci vuole tempo per abituarsi ma soprattutto per far abituare il nostro nuovo servizio di streaming musicale alle nostre abitudini. Ci vorrebbe una sorta di importazione per “importare” i nostri generi musicali e le nostre canzone preferite tra servizi diversi, ma a quel punto non converrebbe più a nessuno, specialmente al leader del mercato, ossia Spotify.
Spotify che, anche in questo caso, sempre a mio avviso, rimane comunque superiore.
Come funziona FLOW?
Funziona, nel senso che fa il suo dovere e vi fa scoprire qualche bella canzone che non conoscevate. E’ una sorta di playlist automatica aggiornata, che vi consiglia varie canzoni secondo le vostre preferenze.
In qualche occasione l’ho preferita rispetto alle classiche playlist create da Spotify (tipo Daily Mix), ma credo che questa parte sia troppo soggettiva.
La prova audio
Tuttavia rimane, per ovvie ragione, molto inferiore a Deezer HiFi se andiamo ad analizzare il mero ascolto audio.
Deezer HiFi offre infatti una qualità audio che solo Tidal HiFi offre e lo fa in modo eccellente. Non ho mai aspettato neppure un secondo perché la musica partisse, mostrando un software all’altezza e sempre reattivo.
Se in casa avessi un sistema audio di valore che meriterebbe la qualità FLAC pari a quella dei CD, non ci penserei un secondo ad abbonarmi a Deezer HiFi. Ottimo sarebbe avere un sistema composto da vari altoparlanti indipendenti smart WiFi come il Sonos PLAY:1 che abbiamo recensito qui.
Anche con il mio attuale sistema (con scheda audio Focusrite Scarlett 2i2 2nd gen, casse Mackie CR3 che ho recensito qui e cuffie Audio-Technica ATH-M50 che ho recensito qui) ho notato una differenza importante tra il servizio Premium e quello HiFi.
Tuttavia non mi sentirei di giustificare l’esborso nel mio caso, visto che in pochi mesi andrei a pagare più di streaming musicale che di componenti audio!
Conclusioni su Deezer HiFi
Insomma Francesco, consigli l’abbonamento a Deezer HiFi oppure ritieni che siano soldi buttati?
La mia risposta ufficiale è: dipende! Da cosa?
- Dal vostro budget e dalla vostra passione per la musica;
- Sistema audio utilizzato
- dal vostro orecchio
Sono cose che potete valutare soltanto voi ed è anche semplice farlo: basta andare sul sito di Deezer HiFi e attivare la prova gratuita di 30 giorni.
Detto questo, una cosa ve la posso dire: se ne sapete cogliere le differenze (ergo siete appassionati, il vostro sistema e orecchio è all’altezza, ecc ecc) vi assicuro che tra i 320 kbps degli altri servizi musicali e questo Deezer HiFi con FLAC c’è un mondo di differenza.
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