Non avevo mai recensito un tablet, sia perché ormai ne escono pochi sul mercato, sia perché spesso le aziende preferiscono mandare gli smartphone in prova visto che c’è più interesse per questi ultimi. Il mercato tablet vende sempre meno, questa è la dura realtà. Il motivo principale è che un tablet in genere dura molto di più di uno smartphone, sia perché non dev’essere per forza di moda e non serve avere l’ultimo modello, sia perché lo si usa molto meno e spesso solo a casa sul divano.
BQ ha però deciso di mandarmi in prova questo Aquaris M10, disponibile sia con Android che con Ubuntu. Prima che mi arrivasse non avevo ben capito quale avrei dovuto testare. Da un certo lato avrei voluto la versione Ubuntu, dato che ho provato il S.O. di Canonical solo al MWC del 2015, dall’altro però speravo mi arrivasse la versione Android, visto che la maggior parte delle persone ha interesse solo per questa.
Ebbene sì, la versione che ho in prova è quella con Android in versione 5.1 Lollipop.
Le versioni disponibili sono due: una FullHD e una in HD (quella in prova). Entrambe hanno 2GB di RAM e 16GB di memoria espandibile tramite microSD fino a 64 GB. La CPU è una MediaTek Quad Core MT8163B fino a 1,3 GHz nel caso della versione in prova (HD), mentre è una MT8163A fino a 1,5 GHz nel caso della versione in FullHD. Anche la GPU ha una frequenza variabile: MediaTek Mali-T720 MP2 fino a 520 MHz per la versione in HD, Mali-T720 MP2 fino a 600 MHz per la versione FullHD. Cambiano inoltre le due fotocamere.
ESTETICA & MATERIALI
246 x 171 x 8,2 mm per 470 grammi di peso, che si fanno sentire tutti se tenuto in mano per qualche minuto ma che sono comunque pochi considerando che stiamo parlando di un 10″.
Nella parte frontale ci sono la fotocamera e il sensore di luminosità, che funziona bene, tanto che non ho mai avuto la necessità di andare a modificare la luminosità manualmente. Sempre davanti abbiamo le due casse frontali oltre al pulsante centrale di tipo soft touch che può essere regolato a piacere per assegnare una funzione a seconda del tocco (singolo, prolungato o doppio).
A destra è presente il pulsante di accensione e il bilanciere del volume, mentre a sinistra troviamo il jack audio da 3.5 mm, la porta microUSB e la microHDMI (sì, avete capito bene!).
Nella parte superiore ci sono invece il microfono e lo slot per la microSD.
Dietro c’è il logo BQ che da’ un senso al design pulito di questo tablet e la fotocamera posteriore.
Il design di questo BQ Aquaris M10 è davvero bello, grazie anche a quelle due casse frontali e alla pulizia in generale che caratterizza il design BQ.
I materiali sono interamente plastici ma di qualità. Gli scricchiolii, nonostante il peso importante, sono pressoché assenti e tenerlo in mano è davvero un piacere. Inoltre c’è da dire che questi materiali ne consentono un utilizzo più in tranquillità anche se messo nello zaino, senza stare troppo a preoccuparsi per eventuali graffi. Il dispositivo infatti, nonostante fosse stato utilizzato da altri prima di me, e anche io ne abbia fatto largo uso in questo giorni, non presenta il minimo graffio. Senza contare che le plastiche, nonostante siano bianche, non trattengono affatto lo sporco.
Mi ha sorpreso infine la presenza della vibrazione. Sarà che ero rimasto al Nexus 7 2012, ma l’ho apprezzata parecchio, anche se non è delle migliori (personalmente apprezzo la vibrazione di tipo “toc toc” e non “bzz” come questa, efficace ma meno piacevole).
DISPLAY
Appena ho acceso questo Aquaris M10 mi sono reso conto subito di una cosa: un display in HD 1280 x 800 nel 2016 non è accettabile. 160 ppi in un’epoca in cui gli smartphone hanno superato i 300 da un bel po’ non possiamo accettarli, perché anche sforzandoci i nostri occhi grideranno pietà.
E invece vi assicuro che ci sono lati positivi, ma tutto dipenderà dall’uso che ne dovrete fare. Prima di tutto esiste la versione in FullHD, ma…c’è un ma. Okay, in questa versione che ho in prova i pixel si distinguono chiaramente, le icone sono seghettate e la lettura non è agevolata.
Però bisogna considerare che questa risoluzione non affatica la CPU e la GPU, che infatti si mostrano sempre reattive. Inoltre la batteria ne godrà moltissimo.
Insomma se per voi il tablet significa navigazione web da divano, qualche filmato su YouTube, veloce modifica dei documenti, qualche giochino e social, allora questa è la versione che fa per voi. Se invece volete apprezzare Netflix in FullHD, video in alta definizione, foto, lettura prolungata di pagine web e documenti, allora io mi orienterei di più sulla versione FullHD.
C’è da dire anche che il formato di questo display è 16:10, una scelta a mio avviso saggia, visto che non limita la lettura come un 16:9 ma non esclude al tempo stesso l’utilizzo multimediale, come farebbe un 4:3.
Se devo fare una piccola critica la faccio riguardo l’oleofobicità del display, che mi aspettavo maggiore su un 10″ touch screen, ma che comunque non è così scandalosa come su altri tablet.
Infine posso dire con tranquillità che questo display in HD non è assolutamente male per quanto riguarda la luminosità e anche i colori sono nella norma. Buoni anche gli angoli di visuale. Così e così sotto la luce diretta del sole, dove anche con luminosità massima dovremo sforzarci per leggere bene.
CONNETTIVITA’
A parte l’NFC che non vedo utile su un 10″, c’è tutto. Il WiFI 802.11 b/g/n (5 GHz), il Bluetooth 4.0 e soprattutto il GPS, utilissimo nel caso volessimo usarlo come navigatore in auto, vista anche l’ampia autonomia!
La porta microUSB è OTG ma soprattutto è presente anche una microHDMI, molto difficile da trovare in questi dispositivi ma intelligentemente inserita da BQ su questo Aquaris M10.
La ricezione del WiFi è eccellente per tutte e due le bande, decisamente meglio di tutti gli smartphone che ho in casa.
Non ho testato a fondo il GPS, ma non ha avuto problemi a prendere in pochi istanti anche dentro le mura di casa.
Purtroppo non c’è una versione 3G/4G.
Unico neo l’audio via bluetooth, ve ne parlo più in basso nella parte dedicata all’audio. Buona invece in generale la parte bluetooth, visto che ho utilizzato e comandato il drone con piacere.
SOFTWARE
Niente da aggiungere visto che le uniche app installate dal produttore sono tre: Fotocamera, File Manager e BQ Plus (per la garanzia Kasko). Insomma un plauso a questo produttore che ci ha abituati a mantenere puliti i propri device senza installare app inutili (bloatware) che non fanno altro che appesantire il tablet, utilizzando solo le app di Google.
Aggiungo solo che sarebbe bello vedere questo tablet aggiornato a Marhsmallow e magari vedere implementato per bene il multi windows. Solo allora comincerebbe ad avere senso utilizzare un 10″ come questo anche per la produttività. Per ora infatti lo vedo solo come sostituto dello smartphone, da utilizzare mentre quest’ultimo è in carica oppure mentre stiamo sul divano e vogliamo un display maggiore.
Il tablet comunque si muove bene ed è abbastanza fluido, il processore MediaTek non si fa problemi a caricare anche i file pdf un pelo più pesanti, grazie anche al display che ha una risoluzione così bassa. Si riesce anche ad eseguire qualche gioco leggero. Real Racing 3 è fluido e si carica velocemente ma la grafica ovviamente non è delle migliori a causa dello schermo poco definito. Le texture sono tutte seghettate, ma in compenso abbiamo gli specchietti funzionanti e un gioco assolutamente apprezzabile, specie se si ha in casa un joypad compatibile con Android!
Mi ha sorpreso invece la navigazione con Chrome, che rimane fluido anche con decine di tab aperti. Ottima anche la gestione della RAM che difficilmente ricarica i tab e le app aperte. Un ottimo lavoro sotto questo punto di vista (molto importante) da parte di BQ. Questo rende ovviamente molto piacevole l’utilizzo giornaliero di questo BQ Aquaris M10, che non vi farà vedere lag o ricaricamenti vari.
FOTOCAMERA
In un tablet la fotocamera posteriore fa sempre sorridere, però va detto che in alcuni casi e con qualche app può tornare utile. Perché sinceramente vedervi fotografare con un 10″ in mano quando in tasca avete un comodo smartphone che fa foto migliori non è bellissimo.
Detto questo la fotocamera è presente ed in questa versione è da 5 megapixel, mentre nella versione FullHD è da 8 megapixel. Entrambe registrano video alla risoluzione di 1920×1080 (FullHD).
La fotocamera anteriore è invece la cosa più importante, dato che sarà quella che andremo ad utilizzare più spesso nelle videochiamate con Skype, Hangout e company. Fosse per me le avrei invertite, inserendo quella 5 MP davanti e quella da 2 MP dietro, ma ahimè i produttori sanno che la maggior parte delle persone prediligono la fotocamera posteriore anche in questi casi.
Purtroppo i soli 2 megapixel della fotocamera anteriore (che sono però 5 nella versione FullHD) si fanno sentire. I video sono decisamente sgranati e la luce non è il massimo. Tuttavia non è male per qualche videochiamata veloce, ma se dovete effettuarne per lavoro io virerei sul modello in FullHD.
AUDIO
Ottimo il reparto audio per quanta riguarda gli altoparlanti stereo inseriti sotto al display. Grazie a questa locazione avremo sempre un audio godibile, sia per guardare film e video su YouTube che per ascoltare un po’ di musica. Ovviamente non ci si possono aspettare miracoli da altoparlanti così piccoli, ma sono comunque superiori alla maggior parte di quelli inseriti nei prodotti concorrenti. L’unico appunto che mi viene da fare è che mi sarei aspettato dei bassi più presenti, mentre in realtà sono i grandi assenti.
L’audio in cuffia invece è discreto se collegato con jack da 3.5mm. Si riesce a pilotare la maggior parte delle cuffie ma la qualità è nella media.
Brutta esperienza invece per quanto riguarda l’audio via Bluetooth. Collegando le Parrot Zik 3 mi sono reso conto di come sia impossibile ascoltare musica via bluetooth, dato che avremo un costante ritardo tra audio e video, oltre a sporadici blocchi, sempre per quanto riguarda l’audio. Non so se questo aspetto riguarda solo le Parrot Zik 3, fatto sta che le stesse cuffie non presentano il minimo problema se utilizzate con qualsiasi altro dispositivo bluetooth.
BATTERIA
7280 mAh uniti ad una risoluzione pari a 1280 x 800, un processore e una gpu con un leggero downclock, uniti ad una buona ottimizzazione del software, portano questo BQ Aquaris X5 ad un’autonomia eccellente.
Con WiFi acceso e connesso 24 ore su 24, navigazione web che ha occupato il 90% del tempo, qualche video su YouTube, connessione con cuffie bluetooth (con difficoltà) e ascolto di brani, pilotaggio drone via bluetooth, social vari e utilizzo sporadico di altre app secondarie, ho raggiunto i 3 giorni e mezzo di autonomia e 8 ore di schermo acceso. Direi niente male, considerando che è rimasto acceso tutte le notti restando sempre connesso e sincronizzando tutte le app e relative notifiche.
La schermata qui sotto parla da sé (risparmio energetico attivato solo qualche minuto prima di effettuare gli screenshot):
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CONCLUSIONI
Questo BQ Aquaris X5 è un tablet che consiglieri a chi ha bisogno di un’autonomia massima a discapito della qualità e definizione del display. Se siete sempre in viaggio e dei pixel non ve ne frega niente ma preferite che il vostro tablet resti nello zaino per due o tre giorni (ma anche oltre se lo usate poco) senza caricarlo, allora la versione in HD è quella che fa per voi.
Se invece preferite utilizzare il tablet a casa e in divano, godervi i vostri filmati in alta qualità così come le foto, oppure Netflix in FullHD, allora io virerei sulla versione FullHD, specie se avete intenzione di leggere molto su questo display. Tenete conto però che ci sarà qualche lag in più (anche se non ne sono certo non avendolo provato) ma soprattutto la batteria durerà meno. In compenso avete una cpu e una gpu che lavorano a frequenze più alte e due fotocamere decisamente migliori.
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