Marijuana si, marijuana no. Si sa, è un argomento tabù, ma negli ultimi anni sta tornando in auge l’idea di legalizzarla. Così infatti stanno facendo vari stati in America: la cannabis è legale in Colorado, Washington, Oregon e Alaska. Se poi contiamo anche gli stati dove è legale a livello farmaceutico raggiungiamo quota 23.
Ad oggi il mercato della cannabis è calcolato in 40-50 miliardi di dollari. Tenendo presente che sono tutte stime (la parte grossa la fa il mercato nero) potrebbe essere ancora maggiore, come in molti sostengono. Se si arrivasse poi ad una legalizzazione, non dico mondiale, ma americana ed europea, potete immaginare le cifre a cui si potrebbe aggirare.
I più attenti non si fanno di certo scappare occasioni come queste. Quando i tassi di crescita sono previsti al rialzo e l’espansione può essere, ad oggi, a livelli astronomici (pensate appunto ad una legalizzazione europea cosa comporterebbe), i più grossi finanziatori non rimangono di certo a guardare. Così infatti ha fatto Founders Fund, la prima società di venture capital a investire in un’azienda il cui core business è appunto la cannabis.
[su_pullquote]Privateer Holdings: chi è?[/su_pullquote]
Società fondata nel 2011 a Seattle. Finora finanziata esclusivamente da privati. Investimenti: 82mln di dollari (obiettivo) grazie all’investimento di Founders Fund.
[su_pullquote align=”right”]Founders Fund: chi è?[/su_pullquote]
Società di venture capital, fondata nel luglio del 2005 da Peter Thiel (founder and former CEO and chairman of PayPal) e Ken Howery (founder and former CFO of PayPal). Famosa per i suoi investimenti in campo digitale, specie a seguito dell’ingresso nel management di Sean Parker. Nel suo portfolio troviamo infatti società oggi consolidate: Airbnb, Spotify, Facebook e SpaceX. Nel 2014 ha ricevuto oltre 1 miliardo di dollari, portando il capitale complessivo in gestione dalla società a 2 miliardi di dollari.
Founders Fund ha dichiarato così la scelta di investire in Privateer Holdings:
[su_quote cite=”Founders Fund”]Quando l’abbiamo fatto [l’aver sostenuto Airbnb, ndr], qualche anno fa – ha detto Geoff Lewis, partner del fondo – il quadro normativo non era ancora chiaro e Airbnb era illegale in diversi Stati.[/su_quote]
D’altronde come non capirli: i numeri del mercato della cannabis parlano chiaro. 2,6 miliardi è il valore del mercato legale nel 2014. Il tasso di crescita previsto nei prossimi anni è spaventoso, tanto da stimare il mercato della cannabis del 2018 a 10,2 miliardi.
A mio avviso, sempre che la legalizzazione avvenga, il valore di mercato è addirittura sottostimato. La cannabis infatti non è fatta solo di “fumo”; c’è anche l’arrosto! Perdonate la battuta, però qui parliamo di una pianta con la quale si può davvero fare di tutto: il solo campo medico potrebbe valere miliardi. Poi ci sono i campi “industriali”: da quello edile (costruzione dei pannelli isolanti e fonoassorbenti, intonaci, ecc) a quello commerciale (molti fioristi hanno cominciato a vendere la pianta in varie composizioni).
A tutti gli interessati all’argomento consiglio vivamente di approfondirlo con il materiale che potete trovare online. E’ chiaro che un’ipotetica IPO futura farebbe venire l’aquilina in bocca a moltissimi.
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