RyanAir, società irlandese di voli low cost, è stata sulle prime pagine di molti giornali durante le ultime settimane. Il motivo è semplice: la compagnia ha dovuto cancellare diversi voli per problematiche interne all’azienda di cui però non si è capito molto finora.
AGG. Aggiorno il post dicendovi che ho appena ricevuto la mail con la notifica di cancellazione di altri due voli che avrei dovuto effettuare a novembre. Nella email c’è anche scritto che non si ha diritto a compensazioni in denaro perché si è ricevuta la notizia di cancellazione con un tempo superiore ai 14 giorni. Non ho davvero più parole per questa “compagnia” che a mio modo di vedere è davvero messa male e si sta comportando in maniera pessima con i suoi clienti. A mai più (spero), cara RyanAir.
Sto scrivendo questo articolo, guarda caso, proprio su un volo RyanAir, precisamente il Porto – Bologna. Non so dirvi se è perché mi trovo su di un volo, se perché è sera o se il motivo per cui sto scrivendo questo post è perché l’incazzatura (perdonate il francesismo) degli ultimi giorni non è stata poca.
Negli ultimi 10 giorni ho preso 5 voli, tutti con la compagnia irlandese. Di questi 5 ben 4 sono partiti in ritardo.

Il ritardo dei tre voli è stato abbastanza elevato. Il primo, con destinazione Barcellona, è atterrato con 20 minuti di ritardo. Non molto, vero, ma neanche poco per chi ha coincidenze strette o appuntamenti.
Il secondo volo, Barcellona – Porto, è atterrato invece con ben 53 minuti di ritardo. Un’ora passata ad aspettare di partire, seduti in aereo con continui rinvii perché, a detta della crew, a causa degli scioperi in Francia sono saltati degli spazi per il decollo. Fatto sta che dopo oltre un’ora in aereo fermi in aeroporto, finalmente siamo partiti e, fortunatamente, abbiamo recuperato parecchio in volo, arrivando appunto con circa un’ora di ritardo.
Il terzo volo, Porto – Lisbona, è atterrato con 10 minuti in anticipo nonostante fossimo partiti in ritardo. Il volo è infatti durato solamente 35 minuti, non c’è stato neppure il tempo di togliersi le cinture e andare in bagno.

Una rondine non fa primavera, come si suol dire. Ed ecco infatti che il quarto volo, Lisbona – Porto, si rivela un vero e proprio incubo. Prima il gate viene posticipato, così come la partenza. Poi finalmente decidono di imbarcarci. Peccato però che ci abbiano tenuti fuori, all’aperto, in attesa di raggiungere il nostro aereo, che era già lì pronto. Un’ora, al vento, senza acqua né cibo né bagni, con le persone che dopo un po’, giustamente, hanno perso la pazienza. Solamente dopo un’ora (e 5 minuti prima dell’imbarco effettivo) una hostess è arrivata per avvisarci che si scusa per l’attesa e che da lì a poco ci avrebbero imbarcati. Il motivo di questa attesa? Il personale di bordo era nel volo in arrivo da Londra Stanstead, che era in ritardo.

Non so dirvi se questo è causato dal fatto che una grossa fetta del personale RyanAir abbia deciso di “fare le valigie” e cambiare azienda oppure se sia una semplice casualità. Non so dirvi se sono stato sfortunato io a beccare 3 voli su 5 in netto ritardo e con varie problematiche.
Posso dirvi però che questo volo, il quinto, sul quale mi trovo in questo momento, è stato talmente preciso da partire in anticipo, l’organizzazione è stata eccellente facendoci imbarcare 20 minuti prima della chiusura del gate e a tratti. Infine l’arrivo è previsto dai 30 ai 40 minuti in anticipo, ma questo ve lo racconterò una volta atterrato (ed effettivamente così è stato).
Peccato però che questo volo, originariamente, doveva essere domattina e in direzione Bergamo, non Bologna. Il perché di questo cambio è semplice: RyanAir ci ha informati, qualche giorno prima e con una semplice email, che il nostro volo è stato cancellato. Immaginatevi la nostra faccia alla lettura di quella email, che comunque aspettavo visto che la compagnia ne stava cancellando a gogo in quel periodo e su 5 dei nostri la probabilità era alta.
Email che, però, se non avessi letto le notizie riguardanti RyanAir, avrei probabilmente cestinato. Mi sarei infatti aspettato almeno un SMS se non una chiamata. Nulla di tutto ciò. Una email con scritto che il volo è stato cancellato e di organizzarsi per trovarne un altro oppure per chiedere il rimborso. In poche parole assistenza zero. Lo stesso vale per la chat attraverso la quale si può contattare la compagnia. Durante il giorno era ovviamente presa d’assalto, con attese interminabili prima di poter scrivere ad un operatore.
Ed infine una piccola nota simpatica: il pilota di questo volo ha annunciato che per il primo ufficiale questo è l’ultimo volo con la compagnia RyanAir. Andrà a pilotare i più grossi Boeing 767 ed effettuerà il primo volo transoceanico. Un caso? Normale upgrade? Può essere, però mi ha fatto sorridere, specie dopo aver letto l’articolo su ilSole24Ore relativo ad un pilota che ha deciso di andare a lavorare per una compagnia asiatica dove gli è stato offerto uno stipendio superiore di 5 volte (questo qui).
Questa però è solo la mia storia. Quella generale, che riguarda tutti noi, l’hanno già raccontata i giornali (La settimana nera di Ryanair tra voli cancellati, incidenti e Corte Ue) di tutto il mondo.
Nel frattempo potete dare una letta ai voli cancellati sino ad ora qui.
Tutte le foto presenti in questo articolo sono state scattate da Greta di Squerz.com.
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