Sono passati ormai più di cinque anni da quel 26 luglio 2012, data in cui ho pubblicato il primo diario di viaggio su questo sito. Ne son passati di viaggi nel frattempo, molto dei quali mai raccontati su questi lidi ma… chissà. Nel frattempo vorrei riprendere quelle buoni abitudini e portarmi avanti, partendo proprio dall’ultimo viaggio effettuato. Quello in Portogallo, partendo da Oporto.
Abbiamo visitato Porto e Lisbona ma non abbiamo di certo snobbato i dintorni, anzi. Un Paese, il Portogallo, che ci ha lasciati incantati per le sue bellezze ma ci ha anche fatto molto riflettere, per varie cose.
Una cosa è certa: c’è chi preferisce la “calda” Porto (non per il clima bensì per la gentilezza dei suoi abitanti), chi invece ama di più la “fredda” Lisbona (lo stesso vale anche per lei, sembra quasi che la questione sia inversamente proporzionale rispetto al clima delle due città), ma alla fine ognuno tornerà da questo Paese con un grande dispiacere, perché in un modo o nell’altro si finisce per amarlo.
Saranno quei colori, sarà quell’atmosfera, quel clima che tanto ho invidiato (dovete capire però che abito in Pianura Padana, nella culla dell’umidità e delle zanzare) o semplicemente i suoi abitanti, semplici ma sempre disponibili con tutti.
Durante questo viaggio ho avuto la possibilità (grazie alla gentile concessione di mia mamma, va detto) di provare il nuovo (per me) obiettivo Nikkor 50mm f/1.8. La macchina usata è sempre la stessa, ossia la mitica Nikon D90, compagna di tante avventure in giro per l’Europa.
A mio avviso con questo obiettivo si riesce a dare tutt’altro significato agli scatti. Ma questo sta a voi dirlo, ora vi lascio alle foto e al racconto di viaggio.
Vi ricordo che potete trovare tutti i nostri raconti di viaggio a questo indirizzo: stintup.com/viaggi
N.B. Essendo un diario fotografico NON tutte le foto sono state scattate con il 50mm, ma alcune anche con il 18-105, mentre altre con l’iPhone. Queste ovviamente sono in netta minoranza, ma sono state inserite per colmare buchi e lacune e completare quindi il diario con un filo logico.
N.B.2. Porto è il nome della città, Oporto è il nome della città in italiano. Sembra che questo sia stato causato dal fatto che gli abitanti chiamino la città “O Porto” che starebbe per “il Porto” ed erroneamente noi italiani abbiamo pensato si chiamasse così.
In questo viaggio (Oporto è la prima tappa) abbiamo visitato:
Oporto | Questo articolo |
Lisbona | Leggi l’articolo dedicato |
Castelo dos Mouros e Boca do Inferno | Leggi l’articolo dedicato |
Per questo viaggio, con prima tappa ad Oporto, abbiamo utilizzato Ryanair:
Treviso – Barcellona | Vedi il miglior prezzo attuale |
Barcellona – Oporto | Vedi il miglior prezzo attuale |
Oporto – Lisbona | Vedi il miglior prezzo attuale |
Lisbona – Oporto | Vedi il miglior prezzo attuale |
Oporto – Treviso | Vedi il miglior prezzo attuale |
E abbiamo soggiornato in queste strutture:
Oporto | Azevedo Apartment |
Lisbona | Vedi appartamenti a Lisbona (quello presso il quale siamo stati non è più disponibile) |
Porto (Oporto) in 50mm | Diario fotografico
Partiamo la sera tardi da Treviso direzione Barcellona, dove passeremo la prima notte. Colgo l’occasione per assicurare quei (pochi) matti che dormono in aeroporto come noi.
A Barcellona se arrivate tardi la sera e avete un aereo la mattina seguente, sappiate che si dorme e anche bene, almeno al Terminal 2.
Vi consiglio tuttavia di non uscire in modo da non dover rifare i controlli. Sia perché le procedure sono lunghe sia perché le poltrone comode e l’aerea “tranquilla” sono dopo i controlli.
La mattina prendiamo il secondo volo che ci porterà a Porto. Una volta arrivati a Porto c’è la comoda ed economica metro collegata direttamente al centro della città.
L’accoglienza è subito speciale. La proprietaria dell’appartamento ci offre acqua fresca in bottiglia, dell’ottimo vino Porto, un grappolo d’uva nera e due pastel de nata (o pastel de Belém, è uguale). Ci riempie poi di utili informazioni riguardo i posti da visitare, dove e cosa mangiare e non solo.
Se siete interessati, l’appartamento è questo qui (link).
La cosa che mi colpisce di più è quella riguardante la sicurezza. Ci assicura infatti che la città è molto sicura, che è possibile girarla anche di notte, orario in cui è meno affollata e più bella. Infine ci delizia con un consiglio da “locals” che non posso esimermi dal “passarlo” anche a voi lettori. Non focalizzatevi sui soliti monumenti o attrazioni turistiche. Piuttosto perdetevi in questa città meravigliosa, scopritene ogni angolo, camminate (tanto, visto che i mezzi per girare il centro non sono il massimo) e quando siete stanchi chiamate un taxi o ancor meglio Uber (molto economico) per andare al ristorante o tornare a casa.
Il posto dove ho mangiato il panino è questo qui:
Un consiglio: se siete a casa e non avete voglia du uscire a mangiare né di mettervi a cucinare, potete provare noMENU. E’ simile al nostro Just Eat.
C’è un posto che mi sento di consigliarvi all’interno del Mercado do Bolhão. Si chiama Cafetaria Pintainho ed è un caratteristico locale dove si serve pesce alla griglia o fritto. Prezzi economici e prodotti freschi meritano assolutamente una fermata. Attenzione però a non far tardi. Il Mercado do Bolhão infatti chiude dopo pranzo. Vi consiglio di arrivare qui per le 12 (locali ovviamente).
Un luogo diventato, specie di recente, iconico di Porto è sicuramente la Livraria Lello & Irmão. Costruita nel 1869 dall’architetto Francisco Xavier Esteves, il nome originario era Livraria Internacional de Ernesto Chardron. In seguito la libreria cambiò proprietario, passando ai fratelli Lello, e fu inaugurata il 13 gennaio 1906 con il nome attuale. Recentemente la libreria ha un flusso di visitatori pari a 5000 giornalieri. Il motivo non è solo la storicità e unicità di questa libreria. JK Rowling, autrice della saga di Harry Potter, era solita frequentare la libreria quando viveva e insegnava inglese nella cittadina portoghese, negli anni ’90. Si crede quindi che si sia ispirata alla Livraria Lello sia per le scale della famosa scuola di magia di Hogwarts sia per la libreria in Diagon Alley. Da un po’ di tempo, anche a causa dei numerosi visitatori, si paga un biglietto di ingresso pari a 4€, che può essere tuttavia convertito in sconto sul libro acquistato.
Mentre camminate per le stradine di Porto vi consiglio di fare un salto da Mercearia das Flores per assaggiare i Pastel de Nata.
Spero che questo viaggio o diario fotografico sia stato di vostro gradimento. Prossimamente, sempre su questi schermi, arriverà anche la seconda parte dedicata invece a Lisbona. Stay Tuned!
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