I dibattiti televisivi americani tengono incollati milioni di telespettatori al tv. E in Italia?
Avete mai seguito i dibattiti politici tra candidati democratici e repubblicani nelle tv statunitensi? Sono spettacolari, per un semplice motivo: vi rendete conto subito che persone state per votare. Sì, perché il confronto è diretto e non come spesso avviene da noi. In Italia infatti il massimo del confronto, se così si può chiamarlo, è Bruno Vespa e il “suo” Porta a Porta.
Una novità è stato il dibattito tra i candidati alle primarie del PD andato in onda ieri sera su Sky. Forse la scelta della piattaforma televisiva non è il massimo per la popolarità, ma va detto che è una delle poche non “di parte”. Certo è che un bel dibattito magari tra candidati Pd-Pdl e perché no anche M5S su La7 non guasterebbe di certo.
Beppe Grillo ha fatto discutere molto negli ultimi mesi sulla sua scelta di non voler andare ad “infangarsi nei media”. In effetti un po’ a ragione, perché una volta entrati in quel mondo è difficile uscirne ed anche la tua “immagine” cambia. Tuttavia un semplice confronto con gli altri candidati su tv, come detto, non di parte, sarebbe un ottima scelta per far capire le sue idee a tutti i cittadini. Perché l’abbiamo capito che le sue idee sono buone, ma siamo sicuri che sono anche applicabili concretamente?
Insomma, il confronto ci vuole sempre, perché da esso si vede che è la persone “capace” di prendersi il paese “sulle spalle” e riportarlo nella dritta via. Tuttavia questa è solo una mia considerazione. Voi di che parere siete?
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