Pokémon Go è su tutti i giornali, da quelli dedicati ai videogiochi a quelli che parlano di economia e finanza. IlSole24Ore lo ha definito addirittura “un successo planetario” spiegandone i vari motivi. Gli analisti si sono sbizzarriti nel fare previsioni incredibili sul suo futuro e sul fatto che questo gioco è solo al punta dell’iceberg di una nuova Nintendo, quella che rimane sempre costante e sui suoi passi ma senza dimenticare l’evoluzione della tecnologia.
In effetti Pokémon Go è proprio questo: bastato sul celebre cartone animato e poi sui videogames prodotti proprio per le console portatili di casa Nintendo, trasportato dall’evoluzione della tecnologia seguendo lo sviluppo della realtà aumentata. E poi diciamocelo, tutti noi da piccoli (almeno chi seguiva il cartone animato all’epoca) sognavamo di diventare allenatori di Pokémon e di andare in giro per il mondo a catturarli.
Però qui non vi voglio parlare di quanto sia bello e divertente questo gioco, anche perché io non sono mai stato un grande gamer e mi stanco molto presto. Vi vorrei invece parlare di cosa potrebbe significare questo successo, forse inaspettato, di Pokémon Go per la stessa Nintendo.
Solo pochi giorni fa, sulla cresta dell’onda, la società giapponese ha annunciato un revival del celebre NES, basato sullo stesso design ma senza cassettine: i videogiochi questa volta sono integrati nella memoria interna. Costo? Circa 60 euro. Guadagno? Elevato, sia perché i giochi sono quelli di un tempo, sia perché l’hardware è quello che è. L’annuncio è stato fatto proprio mentre Pokémon Go era alla ribalta della scena, in modo da cavalcare l’onda. Non si conoscono ancora i dati di vendita (è in fase di pre-ordine) ma siamo più che certi che saranno elevati.
Considerate inoltre che rispetto a fine giugno il titolo in Borsa (Nintendo Ltd) ha raddoppiato il suo valore:
La società nipponica inoltre si sta apprestando a presentare, secondo i rumors, una console di futura generazione, chiamata NX, che “prometterà grandi cose” secondo la stessa Nintendo. Ancora non si sa se si tratta di una console sullo stile della Wii (basata quindi su giochi “retrò”) o si accoderà a Microsoft e Sony seguendo la scia delle next-gen. Tuttavia siamo certi che Pokémon Go sarà una spinta anche a questa console, grazie a possibili integrazioni che Nintendo non si farà mancare.
Pokémon Go inoltre frutterà molto alla società giapponese anche nel futuro. Essendo basato su Ingress, videogioco della stessa Niantic (sviluppatrice di Pokémon Go), erediterà molte cose da esso, tra cui alcuni main sponsor. Già si fanno i nomi di McDonald’s e altre grosse aziende che potrebbero cominciare a inserire nel gioco alcuni annunci in realtà virtuale, che si integreranno nel gioco stesso non recando fastidio all’utente finale, ma anzi divenendone parte.
Insomma le propositive per Nintendo si sono fatte di colpo più rosee rispetto a qualche settimana fa. Il mondo dei videogame sta decisamente cambiando, specie se si pensa che una sola app è stata capace di raddoppiare il valore in Borsa in pochi giorni di un colosso come Nintendo, che fino ad ora si basava sulla vendita delle proprie console.
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