I 20 plugin indispensabili per WordPress

best wp plugin e1448980935422

Dopo oltre 3 anni di WordPress e ricerche fino a tarda notte sui plugin, scaricarli, provarli, testarli, arrabbiarmi perchè mi incasinavano la vita e basta, ecco quelli che sono essenziali, per me. Non ha senso installare plugin che non utilizzate mai o quasi, vi appesantiscono il sito e vi incasinano il database di WordPress, fidatevi.

I plugin seguenti sono quelli che attualmente utilizzo e dei quali sono particolarmente soddisfatto.

#1 Cloudflare. Come si può star senza Cloudflare al giorno d’oggi? Grazie a questo plugin potete connettere più facilmente il vostro sito a questo celebre servizio CDN. Il vostro sito sarà più veloce anche se i visitatori provengono dall’altra parte del mondo, sarà sempre live (anche durante il downtime del server) e soprattutto più veloce nell’aprire le pagine (specie se impostate correttamente la regole per la “Page Cache”, su Google ne trovate, specie in inglese). Per saperne di più potete leggere la nostra guida.

#2 Compress JPEG & PNG images. Ha già detto tutto il nome. Voi caricate un’immagine tramite la libreria di WordPress e lui penserà al resto. Un consiglio: cercate comunque di comprimere l’immagine con un software del vostro PC e riducete le dimensioni se troppo grandi ed inutili per il layout del vostro sito web. Il server vi ringrazierà.

#3 Contact Form 7. Installato su più di un milione di siti WordPress, è il plugin per creare un modulo contatti per eccellenza. Semplice facile e flessibile. Gli autori ne parlano come “Just another contact form plugin. Simple but flexible.” Io direi che è molto più che “giusto un altro plugin per creare moduli di contatto”. Ottima l’integrazione con reCAPTCHA di Google, per ovviare ai messaggi spam. Fantastica la possibilità di personalizzare stile e non solo, vedi sotto.

#4 Contact Form 7 Style. Se il vostro tema non supporta Contact Form 7 e il layout del modulo contatti è alquanto antiquato, allora questo plugin vi risolverà questo problema. Avrete vari stili tra cui scegliere, ma soprattutto potrete crearne di vostri in modo rapido e semplice.

#5 Advanced Ads. Sono sempre stato contrario ad avere molti plugin installati, specie quando sono inutili. La gestione dei banner la si può fare semplicemente tramite codice, inserendo nel tema il codice di AdSense o altri. Peccato che da quando i dispositivi mobili si sono diffusi così tanto e i siti in responsive anche, è difficile unire banner e leggibilità. Alcuni dovrebbero esserci solo sulla versione desktop, altro solo sulla versione mobile per smartphone e tablet. Difficile da fare per chi non è abile con i linguaggi html e css, ma fortunatamente c’è un plugin che ci viene in aiuto. Con Advanced Ads potete decidere dove posizionare il banner, dove mostrarlo, a chi, ecc. Le opzioni sono davvero infinite ma non è difficile da usare e dopo qualche minuto ci si rende conto di quanto facilita la vita. E i vostri lettori vi ringrazieranno.

#6 Google Analytics by Yoast. Anche di questo si potrebbe fare a meno, però ho deciso di inserirlo quando mi sono reso conto quant’è frustrante dimenticarsi di reinserire il codice quando si fanno modifiche al tema oppure lo si cambia completamente. In questo modo non perderete mai un click. Inoltre avrete il report direttamente nella vostra bacheca e altre impostazioni avanzate (possibilità di non tracciare gli admin, editori, ecc).

#7 MailChimp per WordPress. Plugin del popolare servizio per l’invio automatico di newsletter. Ho inserito questo perché a mio avviso è il più completo e più facile da usare. Inoltre, a meno che non abbiate un grosso bacino d’utenti, è anche gratuito.

#8 Cookie Notice by dFactory. La legge europea riguardante i cookie impone di avvisare gli utenti sul relativo utilizzo da parte del sito. Con questo plugin in un attimo siete a posto. Dovete però stare attenti a cosa dice la legge dello stato al quale si rivolge il vostro sito, perché nonostante sia europea ogni singolo stato l’ha applicata in modo diverso.

#9 P3 (Plugin Performance Profiler). Questo plugin ha un ruolo semplice ma importante: analizza l’impatto degli altri plugin (e anche di se stesso) sulle performance del vostro sito web. Così potete rendervi conto di quali impattano troppo. In questo modo potete eliminarli se non necessari oppure sostituirli con altri equivalenti ma di “maggiore qualità”.

#10 Pingdom Real User Monitoring. Fa quello che fa Google Analytics by Yoast ma per Pingdom, il servizio che monitora il vostro sito costantemente e vi avverte se è down e per quanto lo è stato. Questo plugin aggiunge una riga di codice al tag HEAD del vostro sito, in modo da monitorarlo costantemente.

#11 Shortcodes Ultimate. Se non avete un tema premium o quello che avete non ha abbastanza shortcode, questo è il plugin che da per voi: icone bootstrap, bottoni, gallerie immagini, slider, liste, tab, colonne, avvisi, e chi più ne ha ne metta. Non manca davvero niente.

#12 TinyMCE Advanced. Aggiunge quelle funzioni, che a mio avviso dovrebbero essere incluse di default, alla barra degli strumenti in scrittura di WordPress.

#13 W3 Total Cache. Vi spiego tutto qui nella guida completa a W3TC.

#14 WP Smush. Fa un po’ quello che fa Compress JPEG & PNG images, ma in modo diverso. Io li uso entrambi, a seconda delle necessità. Per alcuni versi è meglio il primo, per altri il secondo. Sono ottimi entrambi, vi invito a provare anche questo e verificare quello che fa per voi.

#15 WP-Optimize. Ottimizza il database. Semplice, rapido e indolore. Non cliccate su voci che non conoscete, lasciate tutto di default e lui farà il suo dovere. Da installare, attivare e utilizzare almeno una volta l’anno, sempre secondo i miei canoni. Poi potete disattivarlo e cancellarlo. Dopo un anno lo riscaricate e procedete nella pulizia e avanti così. In questo modo non peserà sul vostro sito, d’altronde non avrebbe senso tenerlo lì installato.

#16 Yoast SEO. Credo che lo abbiate tutti o quasi installato, però non potevo non inserirlo. Se volete che Google indicizzi il vostro sito senza diventare matti, installatelo.

#17 Wordfence Security. Oltre un milione di installazione nonostante sia presente da poco tempo sui server WordPress. Il motivo è semplice: fa quel che dice e anche bene. Il vostro sito sarà più sicuro, vi arriveranno allerte via mail se qualcuno tenterà di accedervi e altre ancora che potete decidere voi. Le impostazioni sono davvero molte. Potete anche utilizzarlo per velocizzare il vostro sito, grazie ad un sistema di cache interno. Molto più semplice di W3TC, io stesso lo utilizzo sul sito di un cliente e vi assicuro che fa il suo dovere. Se volete saperne di più potete leggere la nostra guida e recensione su Wordfence.

#18 Maintenance Mode. Il nome dice tutto. Se necessitate di mettere in manutenzione il vostro sito, questo può esservi di aiuto. In questo modo i visitatori non vedranno le modifiche che state effettuando. Attenzione perchè a Google non piace avere siti non accessibili, quindi fatelo per meno tempo possibile, o meglio per quanto vi serve, poi disabilitatelo.

#19 Statebuilt Facebook Page Like Popup. Crea un pop up a fondo pagina, in modo da non disturbare troppo il lettore ma al tempo stesso invogliare a cliccare “mi piace” sulla vostra pagina Facebook.

#20 Scroll Triggered Boxes. E’ un pop up simile al precedente, però ci potete inserire quello che volete. Inoltre potete decidere quando farlo comparire, quando scomparire, impostare i cookie per non farlo riapparire ai visitatori che l’hanno chiuso in precedenza, e altre interessanti impostazioni.

[su_label type=”warning”]CONSIGLIO[/su_label]Non lasciate attivi i plugin che non vi servono più (vedi P3 (Plugin Performance Profiler), Maintenance Mode e WP-Optimize). Disattivateli ed eliminateli. Più plugin avete più il sito è lento.

[su_note note_color=”#ffffff” radius=”5″]

Vi consiglio anche:

1. Wordfence: come proteggere WordPress e velocizzarlo in un colpo solo

2. Heartbeat: come velocizzare il caricamento delle pagine WordPress (compresa la sezione admin)

3. Come velocizzare il blog WordPress con W3 Total Cache: le migliori impostazioni (Cloudflare tips)

4. “Sito in Manutenzione, riprovare più tardi”: ecco come rimuovere questo fastidioso avviso

[/su_note]

Pubblicato in

Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.