Il 22 febbraio è stato rilasciato Thesis, il primo capitolo di Orwell: Ignorance is Strenght. Se il titolo di questo gioco vi risulta familiare, probabilmente siete entrati in contatto con il primo titolo della saga di questo videogioco, ovvero Orwell: Keeping an Eye On You.
Per chi invece non conoscesse questo titolo, ve lo spiegheremo brevemente. Si tratta di un’avventura grafica sviluppata da Osmotic Studios e pubblicato da Surprise Attack Games, che riprende il tema orwelliano presentato nel suo più celebre romanzo 1984: spiare, tenere sotto controllo le persone, fino a privarle della loro libertà di pensiero.
Thesis è il primo capitolo di Orwell: Ignorance is Strenght. All’inizio, così come per il primo titolo della saga, ci verrà chiesto di creare un profilo; come novità è stato aggiunto un test attitudinale, che permetterà di personalizzare maggiormente la nostra esperienza di gioco.
La storia inizia con una chiamata tra due uomini: Oleg Bakay e Raban Vhart. C’è una discussione sul concetto della verità, Vhart ritiene che sia ormai morta, minaccia inoltre Bakay, dicendogli che anche lui morirà nel giro di breve tempo. Qui inizia il nostro compito, starà a noi cercare di capire che tipo di rapporto hanno queste persone, in cosa sono coinvolti, il significato delle minacce. Le vicende di questo capitolo appaiono completamente scollegate da quelle che avvengono nel primo titolo della saga, eppure avremo qualche elemento che tornerà a farci visita: alcune fonti dalle quali raccogliere le notizie sono le stesse ed in queste fonti troveremo anche le stesse identiche notizie, troveremo anche collegamenti agli stessi siti internet ed anche il coinvolgimento, più o meno diretto, di alcuni personaggi che abbiamo già sentito nominare.
Anche in questo caso, così come nel primo titolo, il nostro compito sarà quello di inserire le informazioni, o datachunk, che riusciamo a recuperare da diverse fonti quali siti internet, blog, hacking di telefoni e computer dei target, per poi inserirle in Orwell, così da tentare di prevenire attacchi terroristici o altri disastri di natura politica/sociale. In questo nuovo capitolo però ci viene data ancora più libertà di movimento: le informazioni che raccogliamo possiamo anche inserirle su un sito internet che le divulgherà a tutti coloro che hanno accesso ad Internet, ovvero a tutti i comuni cittadini.
Graficamente Orwell: Ignorance is Strenght si presenta in modo molto simile al primo capitolo. Colori tendenti all’azzurro/blu, grafica minimalista senza però tralasciare i dettagli, come la cura nel presentare i documenti, siti internet, desktop dei PC e così via.
Il gameplay è tutto basato sull’utilizzo del mouse, in questo modo navigheremo tra file, conversazioni chat, email, chiamate, siti internet, profili dei target. In alto a sinistra troveremo sempre l’occhio di Orwell attraverso il quale potremo accedere alla lista degli obiettivi, tempo meteorologico, frase del giorno ed impostazioni di gioco. Ho apprezzato l’aggiunta di alcune novità: l’hacking diventa un minimo più interattivo, non sarà più sufficiente trovare il numero di telefono per entrare nello smartphone del target, in alcuni casi sarà infatti bloccato da una password che sarà nostro compito trovare. Inoltre, altra novità, oltre alle funzionalità che già comparivano nel primo titolo, Reader, Listener, Insider, troveremo anche una quarta casella “Influencer”. Questa non è ancora attivabile nel primo capitolo, speriamo sia una nuova funzionalità interessante. Il concetto del tempo è una nuova features: memorizzare datachunk in Orwell ci costerà 10 minuti, ciò vuol dire che dovremo prestare maggior attenzione nella selezione di notizie, poiché se andremo a raccogliere troppe informazioni inutili, perderemo tempo, con il rischio di non riuscire a prevenire o con il rischio di permettere che avvengano tragici eventi.
Il comparto audio ha invece esaudito le mie preghiere! Oltre ad aver mantenuto le caratteristiche del primo capitolo, quindi un OST che ci accompagna in tutto il corso delle nostre indagini, trascinandoci nel giusto mood da investigatori, e i suoni, quali i “clic” quando si esce o entra da un sito o quando si preme un link e via dicendo, hanno inserito i doppiaggi nelle chiamate. Hanno fatto davvero un ottimo lavoro, le voci esprimono i sentimenti dei personaggi, li caratterizzano, rendendoli più umani e rendendo il gioco ancora più “reale”.
Thesis, questo primo capitolo, mi ha soddisfatta, ho apprezzato le novità introdotte e la presenza di colpi di scena. Ora non rimane che aspettare i prossimi due episodi: Antithesis sarà disponibile dall’8 marzo, mentre Synthesis sarà rilasciato il 22 marzo. Il prezzo del gioco si riferisce all’acquisto di tutti e tre i capitoli.
Attenzione: il gioco è interamente in lingua inglese e per apprezzarlo pienamente si richiede almeno una media conoscenza della lingua.
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