Je Suis Charlie è probabilmente l’hashtag più utilizzato della settimana…il mio punto di vista
Sia chiaro, questo è il primo vero articolo, che farà parte di una lunga serie, della sezione INSIDE. Leggerete quindi le mie opinioni riguardo un tema in particolare.
Avrei preferito partire con un tema totalmente differente, ma purtroppo non ne sono stato capace. Non parlarne qui non mi sembrava la cosa giusta da fare. In questo articolo non ho intenzione di riportare notizie e cose varie, che potete trovare in mille altre fonti nel web. Esprimerò invece un pensiero che mi sta particolarmente a cuore, specie in questi giorni: la libertà di pensiero.
Prima di tutto vorrei fare un appunto, molto importante: libertà di pensiero e libertà di satira non vanno sempre a braccetto. E’ chiaro che specie negli ultimi tempi in Italia quest’ultima è mancata. Ogni qual volta si faccia un po’ di satira, specie in televisione, si sente la classica “leccata”, del tipo: “salutiamo Silvio!”, dopo averci fatto un po’ di sana “satira”. No, non è questo lo spirito. Fare satira è ben altra cosa.
Non condivido ciò che dici ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo. (Voltaire)
Ma veniamo alla tesi dell’articolo: siamo davvero tutti Charlie Hebdo?
L’altro giorno, dopo l’attentato, una buona percentuale di popolazione del web ha deciso di pubblicare sulla propria bacheca il messaggio #JeSuisCharlie. “Io sono Charlie”, in pratica “io difendo la libertà di satira” il che presuppone che “io sono dalla parte della satira, in ogni sua forma e sostanza”. Peccato che qualche giorno dopo diverse persone si sono ricredute, quando hanno scoperto la vignetta dello stesso Charlie Hebdo sul tema cristiano (il famoso trenino, fantastico, ndr).
Senza contare poi l’atto finale: Scherzi a Parte, Canale 5, due giorni fa. Scherzo di Frank Matano a Paolo Brosio, immagino che voi tutti ne abbiate sentito parlare, non sto quindi qui a spiegarvi com’è andata.
Vi dico solo che un esercito di “arrampicatori sociali” (mi piace chiamarli così, quelli che sfruttano ogni occasione per racimolare qualche like in rete, a costo di andare contro le proprie idee; sempre che ne abbiano, sia chiaro) ha commentato il fatto dicendo che lo scherzo è “oltraggioso”, va “contro ogni morale”.
A questo punto vi chiedo….Nous Sommes Tout Charlie?
Forse sì, dipende da che parte stia questo Charlie..
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