Alle 19 di oggi la NASA ha tenuto uno live streaming dedicato alla ricerca di esopianeti (pianeti all’esterno del sistema solare) e le novità sono arrivate tutte insieme in un colpo solo. Durante la conferenza stampa in diretta mondiale la NASA, assieme all’ESO (Osservatorio Europeo Australe), ha annunciato un nuovo sistema planetario con sette pianeti che orbitano intorno alla stella TRAPPIST-1. In realtà i pianeti potrebbero anche essere di più, ma per ora sappiamo solo questo.
Inoltre tre di questi pianeti sarebbero simili alla Terra dato che si trovano in una zona abitabile che li renderebbe ideali per ospitare forme di vita. Si tratterebbe di una delle scoperte più importanti degli ultimi anni per quanto riguarda la ricerca spaziale.
Brice-Olivier Demory, professore al Center for Space and Habitability dell’Università di Berna (uno degli autori dello studio sui pianeti che orbitano attorno a TRAPPIST-1) ha commentato così la scoperta:
Nella ricerca di forme di vita, questo sistema ad oggi è probabilmente la nostra chance migliore
TRAPPIST-1, chiamata così in onore del telescopio che l’ha scoperta (acronimo di Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope), è una stella classificata come nana rossa. Dalle dimensioni simili a quelle di Giove, dista dalla Terra circa 40 anni luce.
Il telescopio scopritore di TRAPPIST-1, Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope, è stato costruito in Belgio ma è in funzione in uno degli osservatori più importanti ed avanzati al mondo: La Silla.
Thomas Zurbuchen, al vertice del Direttorato Missioni Scientifiche della Nasa al quartier generale di Washington che ha tenuto, insieme ad altri scienziati ed astronomi, la conferenza stampa di oggi, ha commentato in questo modo la scoperta:
Questa scoperta potrebbe costituire un pezzo significativo nel puzzle della ricerca di ambienti abitabili e di luoghi con condizioni favorevoli alla vita
Ben sei pianeti su sette sembrano avere una composizione rocciosa, delle dimensioni e delle temperature simili a quelle terrestri.
Questi sette pianeti hanno delle orbite ridotte rispetto a quella di Mercurio, che è il pianeta più vicino al sole. TRAPPIST-1 infatti ha una massa inferiore di 10 volte rispetto a quella solare e una temperatura inferiore della metà. In poche parole le sue caratteristiche renderebbero possibile, secondo la NASA, la presenza di acqua allo stato liquido su alcuni di questi pianeti , oltre a temperature tali da non poter escludere la presenza di vita.
[su_quote cite=”Thomas Zurbuchen, Direttorato Missioni Scientifiche NASA”]
Rispondere alla domanda ‘siamo soli?’ è una delle priorità della scienza. Scoprire così tanti pianeti con queste caratteristiche nella fascia di abitabilità è un rilevante passo avanti verso quell’obiettivo.
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Potete approfondire la questione sul sito della NASA e nel pdf dettagliato pubblicato da ESO.
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