All’inizio di marzo, Toge Production ha pubblicato un gioco che mi ha incuriosita moltissimo: My Lovely Daughter. Come potrete immaginare si tratta di un indie ed ha caratteristiche di simulazione.
In My Lovely Daughter si racconta la storia di un padre, uno scienziato alchimista a cui è morta la figlia, così egli cercherà di fare qualsiasi cosa pur di riportarla in vita, persino ricorrere a quella che può essere definita “magia nera”. All’inizio della storia, il nostro protagonista non ricorda nulla del suo passato. Ci ritroveremo nella stanza della figlia e la memoria piano piano comincia a tornare. Di fondamentale aiuto sarà una sorta di grimorio/diario, in cui oltre a contenere validi aiuti per l’esecuzione delle magie, avrà anche una sezione dedicata alla storia, le cui pagine andranno a riempirsi mano a mano che proseguiremo nel gioco.
Dal momento che il nostro scopo è quello di far tornare in vita nostra figlia, sarà nostro compito fare tutto ciò che è necessario per poter raggiungere l’esito atteso. Ciò che andremo principalmente a fare sarà creare degli “homunculi”, ovvero delle “figlie”. Questi homunculi vengono creati tramite l’associazione di tre elementi (uguali o diversi) a scelta tra materiali come legno, ferro, acqua carne ed altri ancora. A seconda delle combinazioni di materiali, le figlie avranno caratteristiche e forme diverse. Potranno avere forma di androide, sirena, umanoide fatto di ferro; sempre a seconda del materiale apparterranno ad una categoria tra “felice”, “arrabbiato”, “triste”, “spaventato”. Quest’ultime caratteristiche saranno fondamentali per quanto riguarda due ambiti in particolare: l’impiego ed il sacrificio.
Con impiego intendiamo un vero e proprio lavoro: quando decideremo, andremo in città con le nostre figlie, che potremo impiegare in lavori a loro il più affini possibili, così da guadagnare e poter avere soldi per comprare altri materiali per creare homunculi (o altri oggetti). Un’altra forma di guadagno è rappresentata dai contratti di lavoro che andremo a stringere con gli abitanti del villaggio, i quali ci daranno anche un termine di scadenza. Andare in città significa stare lontani da casa per un tempo prefissato di due settimane. Durante questo tempo possiamo far lavorare le nostre figlie, stringere contratti di lavoro o comprare oggetti. Il tempo è possibile farlo scorrere più velocemente secondo due modalità, oppure possiamo tornare a casa in anticipo semplicemente cliccando su di essa.
Il sacrificio delle figlie è, invece, la parte fondamentale del gioco. Ogni figlia sacrificata va a trasferire la sua caratteristica come affinità nell’anima della nostra vera defunta figlia. Dovremo quindi decidere bene quale homunculi sacrificare e quando sacrificarli, in modo da ottenere il giusto livello di affinità per ogni caratteristica. Ogni sacrificio ci farà anche riavere parte dei materiali che abbiamo usato; questi materiali potranno anche migliorare a seconda della combinazione e dal livello a cui gli homunculi erano arrivati (ci sono 3 livelli di qualità dei materiali: low, medium, high).
L’anima della figlia defunta si trova all’interno di una sorta di stufa e può essere reinfusa solo una volta ogni quattro settimane, quando c’è la luna piena. Questo processo porterà all’annullamento di tutti i valori di affinità. Oltre all’anima della figlia bisogna prestare attenzione anche al corpo: con il tempo si deteriora, quindi dobbiamo prendercene cura, spalmando un unguento che sarà possibile trovare al negozio in città. Anche gli homunculi chiedono attenzioni, altrimenti potrebbero scappare.
Graficamente l’ho trovato decisamente suggestivo. Non sono presenti colori, ma solo dei disegni, che quasi possono sembrare degli schizzi, su uno sfondo che ricorda della vecchia carta ingiallita dal tempo. L’unico colore presente sarà il rosso del sangue dei sacrifici. Anche il comparto sonoro non è per niente male, con una traccia in sottofondo che accompagna senza disturbare. Non sono presenti doppiaggi, ma troveremo delle inquietanti risate infantili e agghiaccianti urla nei momenti dei sacrifici.
My Lovely daughter è un gioco molto particolare, che ti obbliga a prendere discutibili decisioni, ma personalmente devo dire che merita. Tende a diventare un po’ ripetitivo, poiché le azioni per portare ad alimentare l’anima della figlia rimangono sempre le stesse. My Lovely Daughter ha una durata media di circa 8 ore.
Attenzione: non è disponibile la lingua italiana!
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