Forse un’occasione come questa Apple non l’ha mai avuta. Men che meno Linux
Quale sarà mai questa occasione per Apple e Linux? Con calma ci arriviamo, ma prima una premessa. Con l’uscita di Windows 8 Microsoft cambia stile. Sì, decisamente. Da uno stile prettamente professionale (che già stava svanendo con l’uscita di Vista, ma che poi si è recuperato con 7) si passa ad uno consumer, per tutti i giorni e per tutti i gusti come si suol dire. Insomma, diciamolo chiaro e tondo. Lavorare con Windows 8 è praticamente impossibile. Anche perché con tutti quei colori e forme squadrate non si riesce proprio a concentrarsi. Punto di vista mio, ovvio. Ma a leggere sui forum la pensano così in molti. Il licenziamento di Stefen Sinofsky (ex presidente della divisione Windows) fa pensare. Forse qualcosa non va, secondo i vertici Microsoft, nel nuovo Windows. D’altronde era ed è tutt’ora una grossa scommessa questa ottava versione dell’OS della casa di Redmond. Che le aziende non siano convinte del passare ad 8 è chiaro. Proprio in questi giorni è infatti attiva una promozione per sole aziende con sconti del 40%.
Io spero vivamente di sbagliarmi. Insomma, in pochi non amano Windows. Il sistema più usato e diffuso al mondo. Siamo nati con lui, abbiamo effettuato il nostro primo accesso ad Internet, i primi giochi, abbiamo scritto le prime pagine di un libro digitale, e così via. E sebbene penso che si continuerà per questa via ancora per diversi anni, sono quasi sicuro che non sarà così a livello aziendale. Molte imprese continuano ad utilizzare Windows XP e quasi tutte hanno installato come ultima versione Windows 8. Ecco dunque che arriviamo al tesi di questo post: l’occasione di Apple e delle distribuzioni Linux. Per quanto riguarda la casa di Cupertino, le notizie di mercato non sono incoraggianti (ha perso oltre il 22% della quota di mercato PC in Italia). Tuttavia credo che Apple debba concentrarsi sul settore professional, ossia ciò per cui è nata. Fotografi, musicisti, professori universitari, sono solo alcune delle categorie professionali che maggiormente usano OSX per lavoro. Ecco, un consiglio ad Apple: continua ad investire in questo settore, perché per quanto riguardo il mercato consumer è più che mai dalla parte di Microsoft (ora anche con tablet e smartphone). Dal fronte Linux invece passiamo ad un altro settore, sempre professionale ma più classico. Per esempio segreterie, ragionieri e tutte le persone che utilizzano giornalmente software Office potrebbero trovarsi perfettamente con una distribuzione Linux ora più che mai diffusa: Ubuntu. Gratis, semplice, veloce e anche bello. Software gratuiti come OpenOffice o LibreOffice hanno ormai poco da invidiare a Microsoft Office.
Solo il futuro dirà se i professionisti e le aziende continueranno a dirigersi verso Microsoft. Ma io una chicca per voi ce l’ho: ho saputo da un conoscente che lavora in regione Veneto che il consiglio regionale ha deciso di non pagare più la licenza per usare Microsoft Office. Da un mese circa viene utilizzato in molti uffici (per esempio dove lui lavora) esclusivamente il software open source Open Office. Chissà se tra poco non si deciderà di utilizzare software e OS open source in tutti gli ambienti statali (immaginate che risparmi).
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