Distribuzioni, kernel, mobile os…Linux è dappertutto e si diffonde sempre di più, ma in modo silenzioso
Se pensiamo a Linux, in un primo momento a molti di noi viene in mente un sistema operativo desktop di nicchia e si pensa sempre ad Ubuntu. Altri ancora sanno appena che cosa sia. Se invece ci pensiamo attentamente oppure perdiamo due minuti su google, troveremo una miriade di applicazioni per il “super pinguino”. Se lasciamo da parte le decine e decine di sistemi desktop (Ubuntu, Kubuntu, Fedora, Mint, ecc sono solo i più famosi) Linux lo troviamo in due settori in cui domina nel vero senso del termine. I server su cui appoggiamo i nostri blog e siti web sono quasi sempre basati su sistemi Linux. I kernel, neanche a parlarne. Se poi ci mettiamo in mezzo i sistemi operativi, allora si capisce che Linux è davvero dappertutto. Android, SO mobile che avrete quasi sicuramente in casa montato su qualche smartphone, è infatti basato su Linux.
L’infografica qui sotto è stata sviluppata da Pingdom, azienda che offre servizi (anche gratuiti) di monitoraggio web. Secondo la grafica le distribuzioni Linux più utilizzate al mondo sono rispettivamente Mint, Mageia e Ubuntu. Inoltre i paesi più interessati a Linux sono un pò a sorpresa: Germania e Repubblica Ceca per l’UE. Russia, India, Cina, Giappone e Taiwan nell’Asia. Lesotho e Madagascar in Africa e Cuba nelle americhe. Queste ultime si sono dimostrate del tutto indifferenti a Linux, specie l’America del Nord. A dire il vero però quest’analisi è un pò ambigua. Questi paesi che figurano nella Top 10 sono stati definiti “interessati a Linux” secondo un criterio discutibile, ossia a seconda degli stati che hanno avuto più ricerche web per la parola “Linux”.
Discorso a parte per i supercomputer tra cui quasi tutti server: il 92,4% di questi che figurano nella Top 500 montano Linux.
Lo stesso vale anche per il settore mobile (smartphone): Android è montato sul 75% dei smartphone venduti, ossia 136 milioni di unità con una crescita di 91,5% all’anno! Niente da aggiungere a questi numeri da cardiopalma.
Vi lasciamo ora all’infografica che abbiamo appena riassunto, che va decisamente più in dettaglio.
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