La vita a volte è proprio strana e Maxine Caulfield può ben dirlo. È lei la protagonista di Life is Strange questa affascinante avventura grafica; è una ragazza di 18 anni iscritta alla Blackwell Academy, ad Arcadia Bay, la sua cittadina natale, e grazie a questa scuola può sviluppare e studiare la sua passione: la fotografia. Proprio durante una di queste lezioni la sua vita cambia: fa un sogno terribile che sembra quasi reale, ma una volta risvegliatasi pensa essere solo un brutto incubo. La realtà emerge quando, mentre è in bagno, assiste ad un omicidio e scopre di poter riportare indietro il tempo in modo da salvare quella vittima, che scoprirà poi essere la sua vecchia migliore amica Chloe Price, completamente diversa – all’apparenza – da come la ricordava la nostra Max. La nostra protagonista si riavvicinerà a Chloe e scoprirà che sotto i tatuaggi, i capelli blu e il suo carattere scontroso e ribelle, c’è una ragazza fragile, che soffre per la tragica e fortuita morte del padre e la scomparsa di Rachel, sua grande amica.
L’avventura delle due ragazze si dipana per cinque capitoli scritti con grande maestria. La storia ci porterà a compiere scelte sempre più difficili, ci porterà a confrontarci con la nostra vita reale, a chiederci “se succedesse a me, cosa farei?”. Per circa 15 ore di gioco rideremo, piangeremo e proveremo emozioni come dolore, rabbia, amore e paura con queste due ragazze, costruiremo rapporti con altri personaggi e realizzeremo come e quanto le nostre decisioni possono influenzare la vita delle persone.
Durante la storia potremo scattare foto a particolari soggetti così da sbloccare achievement e riguardarle poi attraverso il menu che ci permette di accedere anche al diario di Max e al suo cellulare, fondamentale per proseguire nella storia.
Questo capolavoro a puntate realizzato da Dontnod Entertainment e pubblicato dalla Square Enix nel 2015, ha conquistato il pubblico fin da subito con i suoi toni nostalgici, la riproduzione fedele dei paesaggi, ispirati ad una cittadina costiera dell’Oregon e le texture dipinte a mano per dare un’impronta impressionistica, un fantastico doppiaggio e musiche coinvolgenti. Hanno dato apporto alla colonna sonora: José González, Mogwai, Breton, Amanda Palmer, Brian Viglione, Bright Eyes, Message to Bears, Local Natives, Syd Matters, Sparklehorse, Angus & Julia Stone, alt-J e Mud Flow.
Il titolo si presta molto bene ad essere giocato con un controller, ma la giocata è molto fluida anche con mouse e tastiera; per quanto riguarda il controller, andremo a muovere Maxine e il suo sguardo tramite le levette, per riavvolgere il tempo basterà premere il grilletto e per interagire con gli oggetti o prendere decisioni basterà premere il corrispondente tasto Y, B, A o X. Se non andremo ad utilizzare il controller ci serviremo dei tasti WASD per direzionare il personaggio e il mouse per spostare lo sguardo; per l’interazione con oggetti/persone e la presa di decisioni andremo a premere il tasto sinistro del mouse e a spostare il cursore verso l’azione che ci interessa che comparirà a schermo, mentre per riavvolgere il tempo basterà premere quello destro. Insomma i tasti sono molto semplici e all’inizio del gioco vengono illustrati molto bene.
Questo gioco può essere visto benissimo come una trasposizione della realtà, sottolinea come la vita non sia sempre rose e fiori, ma che ci sono momenti difficili, che bisogna prendere decisioni scomode che vorremmo evitare, ma soprattutto ci ricorda quanto siano importanti le nostre decisioni e quanto il futuro di tutti possa cambiare a seconda di cosa scegliamo.
Un occhio di riguardo va alla capacità di rappresentare la vita e i drammi di un gruppo di adolescenti, senza mai scendere nel banale e riuscendo ad armonizzare la realtà di tutti i giorni come il bullismo e l’amore con l’irrealtà del superpotere di riavvolgere il presente.
Titolo appassionante, semplice nella sua giocabilità ma a tratti difficile per la sua toccante trama e per le conseguenze delle nostre scelte, ci fa riflettere sulla nostra vita e non solo su quella di Max, la quale nonostante i superpoteri, rimane un’adolescente e come tale, nonostante l’ostinatezza, non può che essere travolta dal corso degli eventi.
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