Quando parliamo di Nuova Zelanda ci immaginiamo sempre delle terre sterminate e natura incontaminata. Ma la Nuova Zelanda non è solo questo. Ne è un esempio Wellington, un’azienda che da tempo ha avviato un piano economico per far sì che arrivino sempre più start-up e aziende legate al settore tecnologico.
Wellington è oggi una delle città che racchiude un alto tasso di start-up nel settore hi-tech, insomma una sorta di Silicon Valley situata in pieno Oceano e dall’altra parte del mondo. Per far sì che queste aziende diventino grandi e importanti anche nel resto del mondo serve però una forza lavorativa che in Nuova Zelanda, anche a causa dei pochi abitanti, non si trova. In particolare servono dei collaboratori molto qualificati, specie nel settore informatico, dove i più richiesti sono specialmente gli sviluppatori.
Così il dipartimento per lo Sviluppo Economico della città, insieme all’agenzia di recruiting internazionale Workhere New Zealand, hanno deciso di fare un piano per attirare nuovi talenti in città provenienti da tutto il mondo.
Un grosso problema di arrivare in Nuova Zelanda, terra in mezzo all’Oceano, è proprio la distanza dagli altri continenti, che causa delle tariffe spesso troppo elevate per i viaggi aerei e l’impossibilità di raggiungerla in altri modi. Così la città ha deciso di offrire un intero soggiorno a 100 candidati che soddisfano i requisiti richiesti dalle varie aziende in circa di personale qualificato.
Non verrà pagato solo l’alloggio ma anche le spese di viaggio sostenute per arrivare sin lì.
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Wellington ospita una delle più vivaci scene di sviluppo tecnologico del Sud Pacifico ed è ricca di nuove compagnie e di idee. Ma ci servono persone in grado di farci crescere. Per questo vogliamo portare qui cento tra le persone più qualificate del pianeta e offrire loro un lavoro.
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Per partecipare basta recarsi sul sito ufficiale (wellingtonnz.com) e completare i campi richiesti. Non resta che provarci, buona fortuna!
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