Uno studio italiano (link in fonte) ha analizzato gli effetti del lockdown in Italia dal punto di vista delle emissioni di CO2.
Le misure restrittive in Italia avrebbero portato ad una riduzione delle emissioni di CO2 nel periodo marzo-aprile 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari al 35%.
In termini numerici si parla di oltre 20 milioni di tonnellate di CO2 in meno.
Se nel mese di marzo l’analisi era influenzata dalla prima metà del mese senza lockdown, le stime di aprile sono certamente più “pure” da questo punto di vista.
Le stime delle prime settimane di aprile mostrano una riduzione delle emissioni del 23% per l’energia elettrica, del 26% per il gas e del 50% per i prodotti petroliferi (70% guardando solo al comparto trasporti).
Comparto | Emissioni aprile* |
---|---|
Energia elettrica | -23% |
Gas | -26% |
Prodotti petroliferi | -50% |
Lockdown, il crollo dei consumi spiega anche il crollo della CO2
Consumi energetici | Marzo 2020* |
---|---|
Energia elettrica | -10,2% |
Gas naturale | -4,7% |
Petroliferi | -33,5% |
Tot. variazione consumi energetici | -15,9% |
Le recenti stime di Confcommercio mostrano l’impatto delle misure restrittive sui consumi in Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, calcolato in un -31,7%.
Mese | Variazione Pil |
---|---|
Gennaio 2020 | -0,1% |
Febbraio 2020 | -3,1% |
Marzo 2020 | -7,4% |
Aprile 2020* | -13,0% |
Non c’è da festeggiare, anzi
Sebbene questi dati siano incoraggianti, secondo lo studio non c’è da festeggiare.
Infatti storicamente il periodo successivo ad una crisi è caratterizzato da una ripresa delle emissioni anche superiori a quelle pre-crisi.
Secondo le prime stime, il 2021 sarà caratterizzato da una crescita delle emissioni di gas serra mai visto dal dopoguerra fino ad oggi.
Paese | Pil 2020 | Pil 2021 |
---|---|---|
Italia | -11,60% | +7,90% |
Francia | -7,40% | +6,40% |
Germania | -8,90% | +8,50% |
Spagna | -9,70% | +8,50% |
UE | -9,00% | +7,80% |
La riduzione attuale è vicina a quella che dovremmo rispettare!
La riduzione delle emissioni di CO2 ottenuta in tempi di restrizioni massime (tutto chiuso tranne poche aziende considerate essenziali) è molto vicina a quella che dovremmo seguire.
Perché? Per centrare gli obiettivi di Parigi ovviamente, con un solo decennio di tempo.
Questo dovrebbe rendere l’idea della dimensione degli sforzi a livello di politica e singoli che dovremmo fare per poter raggiungere gli obiettivi entro i prossimi dieci anni.
Fonte: studio Italy For Climate
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