iPhone 6S nel 2020: è (ancora) il mio telefono quotidiano

iPhone 6s 2020

Nel settembre 2015 Apple presentava iPhone 6S, uno smartphone che esteticamente era identico ad iPhone 6 ma che in realtà cambiava tutto. Come si comporterà iPhone 6S nel 2020, quasi cinque anni dopo?

Il SoC Apple A9 ha un nuovo amico fidato, si tratta del coprocessore M9, che permette di richiamare Siri con “Ehi Siri” in qualsiasi istante, anche da schermo spento e quando iPhone non è attaccato alla rete elettrica. Inoltre la RAM fa un bel salto e arriva a 2GB, permettendo una gestione totalmente diversa delle app in background rispetto ai modello precedenti.

Se il display non vedeva alcuna novità di sorta, sotto di esso c’era una feature che secondo alcuni sarebbe dovuta essere rivoluzionaria: il 3D Touch. Quattro anni dopo Apple lo abbandona sul modello “base” (XR) e cinque anni dopo, con gli iPhone 11, lo abbandona del tutto.

Uno dei principali problemi del 3D Touch era lo spazio richiesto sotto il display. Troppo per una funzionalità che in pochi utilizzavano, anzi molti clienti Apple non sapevano neppure dell’esistenza.

La batteria è sempre stata il tallone d’Achille

iPhone 6S aveva infatti un problema molto grosso, probabilmente è stato l’iPhone che più ne soffriva di tutti. Parlo di autonomia, una delle cose più importante per uno smartphone. La batteria da soli 1715 mAh era ed è un problema insormontabile, visto che con una capacità così bassa era pressoché impossibile arrivare a fine giornata anche nel 2015.

Tutto ciò portava a fare più ricariche durante le 24 ore, con i cicli che aumentavano a dismisura mese dopo mese, portando la batteria a fine vita nel giro di pochi mesi.

Nel corso del 2017 Apple è stata obbligata a riconoscere questo problema, che aveva portato l’azienda a trovare una “soluzione” iniziale, ossia rallentare le prestazioni del dispositivo. Infatti rallentando la potenza, il consumo era minore e quindi iPhone durava più a lungo ma soprattutto non si spegneva all’improvviso a percentuali più alte dell’1%.

Apple fece tutto ciò in gran segreto e le class action, specie negli Stati Uniti, non si fecero attendere troppo. Anche in Europa le cose non andarono meglio.

Ne avevamo parlato nel dettaglio anche noi riportando la nostra esperienza con l’assistenza Apple che all’inizio non si era certo rivelata impeccabile. Il resto è storia, con l’azienda di Cupertino che ha fatto un passo indietro, regalando a tutti un cambio batteria gratuito.

iPhone 6s 2020
La batteria di iPhone 6S

Cosa ho cambiato nel mio iPhone 6S dal 2016 ad oggi

Ve li elenco senza dilungarmi troppo:

  • due batterie in garanzia pagate entrambe da Apple
  • un display per un pixel bruciato, in garanzia sempre pagato da Apple
  • una batteria aftermarket (non originale) pagata da me e sostituita da me

Cosa andrebbe cambiato di nuovo: il display! Sì, l’ho già cambiato ma ha nuovamente un pixel e una macchia in alto a sinistra. Voi penserete che sia sfortunato io ma in realtà se cercate online troverete un sacco di clienti che si lamentano di quella macchia in alto a sinistra. La si nota solo con i colori notturni tendenti al giallo, ma tant’è.

iPhone 6S nel 2020: è possibile e vi spiego come (batteria con capacità aggiuntiva)

Arriviamo al punto cruciale di questo articolo: come funziona iPhone 6S nel quotidiano nel 2020, dopo quasi cinque anni dalla sua uscita?

Partiamo prima da una precisazione doverosa. Ho acquistato iPhone 6S un anno dopo l’uscita ufficiale, prendendo il “nuovo” modello del 2016 con 32GB di memoria interna.

Questo è un punto cruciale perché se avessi acquistato la versione base da 16GB del 2015 avrei avuto qualche difficoltà in più ad arrivare sino ad oggi senza alcun problema.

Con 32GB di memoria interna invece non ho avuto mai problemi. Riesco a tenere tranquillamente le app che mi servono con tanto di mappe offline, registrazioni delle lezioni, musica e podcast in locale e anche le foto e video (in 4K) dei viaggi per circa due settimane (dopo le scarico sul PC).

Dunque dal punto di vista della memoria interna non sento assolutamente l’esigenza di cambiare, almeno per il mio utilizzo. Anche perché ho più memoria libera ora che nel 2016, quando utilizzavo meno il cloud per foto e musica.

Per quanto riguarda il SoC parliamo di un Apple A9 che tiene tranquillamente testa a molti processori moderni, d’altronde lo si nota anche utilizzando iOS 13, ben 4 versioni dopo iOS 9 con il quale usciva iPhone 6S. iOS 13 gira divinamente e senza problemi di sorta e questo dimostra anche quanto Apple abbia sempre avuto processori all’avanguardia. A mio avviso iPhone 6S potrebbe ricevere tranquillamente iOS 14 senza problemi, ma questo dipenderà dalla volontà di Apple.. perché il supporto in quel caso arriverebbe a settembre 2021 con l’ultimo aggiornamento di iOS 14. Che non sarebbe neppure eclatante, visto che iPhone 5S ha avuto un supporto simile!

D’altronde anche la RAM da 2GB è ancora oggi accettabile nel mondo iOS. Pensate infatti che iPad 2018 ha lo stesso quantitativo di RAM di questo iPhone 6S di tre anni prima. Anzi, iPad ha pure iPadOS e infatti lì qualche rallentamento lo si nota, cosa che non avviene su 6S.

La fotocamera è a mio avviso uno dei componenti che più ha subìto il passare degli anni. Nel 2015 non era certamente il meglio anche se diceva la sua. Nel 2020 ovviamente fa fatica, la qualità inferiore la si nota non solo nei dettagli ma anche nell’impossibilità di scattare con poca luce, nel rumore e nei dettagli impastati delle panoramiche.

iPhone 6s 2020
In condizioni ottimali la fotocamera posteriore dice ancora la sua
iPhone 6s 2020
La fotocamera frontale non è il massimo per gli amanti dei selfie, ma non è neanche così malvagia
iPhone 6s 2020
Le macro sono ancora più che accettabili per gli standard moderni
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Notturna a Venezia

E’ comunque un confronto rispetto ai telefoni top gamma usciti negli anni successivi e le fotocamere sono l’aspetto che più si è evoluto negli smartphone, visto che nel 2015 avevamo già processori e memorie velocissimi che non temono certo il confronto con quelli odierni per un utilizzo generico, anzi.

C’è poi quella batteria che non è cambiata di un filo. Non è che iOS 13 sia più energivoro, anzi forse è pure più parsimonioso rispetto al passato, d’altronde abbiamo un’ottima gestione della batteria nelle impostazioni di iPhone. Peccato che 1700 mAh erano ridicoli nel 2015 come lo sono nel 2020.

E allora come faccio ad utilizzare un iPhone 6S nel 2020? Semplice, cambiando batteria! Ma non con una originale, no, perché allora cosa avete capito scusa? Se cambiate la batteria con una da 1700 mAh anche ufficiale Apple, dopo 6 mesi o meno sarete punto e a capo!

Così ho deciso di fare da me. Ho comprato una batteria con capacità maggiorata dalla Cina. Costa quasi 20€ comprandola dalla Cina e quindi mi direte, che senso ha? Il senso è che è di ottima qualità ed ha una capacità di 2225 mAh, 500 in più rispetto all’originale, e si sente moltissimo, fidatevi.

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Il kit batteria Nohon per iPhone 6S

Se non vi fidate, cercate test e pareri su Google o YouTube, l’azienda che le costruisce si chiama Nohon ed hanno una qualità a mio avviso migliore dell’originale. D’altronde si fanno pagare molto, visto che se acquistate dall’Europa il costo si avvicina ai 30€. Per montarla dovrete avere un po’ di manualità ma è fattibile. C’è anche il kit incluso. La trovate su Amazon Francia oppure su Amazon Italia (se nel frattempo è tornata disponibile).

Conclusioni: iPhone 6S nel 2020 è ancora valido?

La risposta è dipende. Già, perché se avete bisogno di più memoria, un display più grande, più autonomia e una fotocamera al passo coi tempi allora no. Ma se per caso ce l’avete in casa e l’unica cosa che stona secondo voi è l’autonomia, beh vi assicuro che è possibile risolvere facilmente.

Uno smartphone che è invecchiato molto bene quindi e che sono sicuro sarà in grado di dire la sua ancora per un bel po’ di tempo, specie se mamma Apple deciderà di regalargli un altro anno di supporto ufficiale.

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