Intel RealSense Depth Enabled Photography (DEP) è il futuro della fotografia

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Intel® RealSense™ Depth Enabled Photography (DEP) è un nuovo approccio di intendere la fotografia grazie all’uso delle telecamere digitali in tre dimensioni, acquisendo la profondità come parte dell’immagine, e la realtà aumentata.

In pratica il file di immagine che conosciamo ora è stato rivoluzionato con nuovi dati che verranno catturati grazie a questa tecnologia: ad ogni pixel verrà aggiunto il valore della profondità. Il file, che racchiude una serie di metadati innovativi, ha un formato del tutto nuovo: stiamo parlando dell’XDM (eXtensible Device Metadata).

L’XDM è la base della DEP. Le caratteristiche di questo nuovo formato di file, sviluppato da Intel ed altre società leader nel settore tecnologico, è la sua completa compatibilità con i visualizzatori di immagini esistenti (quindi niente paura, nessun problema di compatibilità). Infatti questo nuovo standard di archiviazioni di metadati (che ora è alla versione 1.0) è stato sviluppato per i contenitori di immagini comuni, come per esempio il JPEG. L’XDM ha però un’altra caratteristica che lo rende il futuro della fotografia digitale: il fatto di essere opensource.

In pratica vengono aggiunte nuove informazioni al contenitore, come appunto quella relativa alla profondità tridimensionale (3D). L’aggiunta di queste informazioni sulla profondità, per ogni singolo pixel, permette nuove esperienze e interattività con le fotografie acquisite.

Una caratteristiche ulteriore dei file che supportano XDM è la possibilità di contenere dati da più telecamere (basta che sia solo una a supportare la registrazione di informazioni di profondità).

Come anticipato precedentemente, l’XDM ha la capacità di immagazzinare vari metadati, tra i quali l’orientamento, la posizione della telecamera o le specifiche del sensore del produttore, oltre alla già citata profondità d’immagine.

Metadati XDM in un contenitore JPG
Metadati XDM in un contenitore JPG

La cosa più importante sarà chiaramente la diffusione di questo nuovo tipo di metadati, ma il fatto di essere opensource e di avere al suo fianco delle big dell’hi-tech come Intel e Google dovrebbe bastare. Inoltre Intel stessa ha dichiarato che “sta lavorando con altre società del settore tecnologico per supportare e standardizzare questo nuovo formato di file con l’obiettivo di creare un formato di file standard globale in modo che i file siano compatibili su tutta una serie di piattaforme, dagli smartphone ai computer desktop.”

Il passo in avanti, mi verrebbe da dire “nel futuro” nonostante questa tecnologia esista già, si ha con la realtà virtuale. Grazie a questi nuovi metadati e all’elaborazione 3D si aprirà una nuova epoca della fotografia digitale. Sarà infatti possibile modificare le nostre immagini correggendo alcuni dettagli o eliminandone altri, il tutto in modo semplice e rapido ma soprattutto più preciso.

Le fotocamere dotate di tecnologia RealSense sono sempre più presenti anche nei dispositivi mobili come smartphone e tablet, ne sono un esempio gli ultimi prodotti rilasciati da Microsoft.

Se volete saperne di più vi consiglio altamente di leggere l’articolo tecnico pubblicato da Sean Golden sul sito ufficiale di Intel cliccando l’immagine qui sotto:



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