L’attesa per i nuovi iPhone (che saranno presentati come di consueto da Apple nel quarto trimestre dell’anno) inizia a farsi sentire. Non mancano i numerosi rumor e più fonti sembrano confermare che un modello ‘premium’ introdurrà un display curvo dual-edge anche nei prodotti della casa di Cupertino.
I display curvi sembrano essere una delle feature più seguite e apprezzate degli ultimi anni nel panorama smartphone e hanno avuto largo impiego oltre che in questo campo anche sui monitor e sulle smart-tv. Ma questa curvatura porta realmente dei vantaggi?
La fonte più affidabile sulle indiscrezioni circa il nuovo display curvo per Apple ci arriva da The Wall Street Journal che, basandosi sulla testimonianza di fonti molto vicine al reparto tecnico dell’azienda, riporta come Apple per il suo decimo anniversario lancerà oltre ai successori dei due modelli, soluzione ormai ben consolidata, un terzo iPhone in edizione speciale con appunto un display dual-edge che sarà venduto ad un prezzo di circa 1000 dollari.
Un’altra fonte autorevole, il Korea Herald, annuncia come molto probabilmente Samsung dovrà fornire ad Apple i pannelli per i nuovi iPhone. Questo perchè Apple usa al momento sugli iPhone dei display LCD mentre produrre display curvi è conveniente solo utilizzando pannelli OLED, produzione nella quale Samsung è specializzata.
Infatti anche se oggi diversi produttori producono display curvi bisogna ricordare che il primo prodotto ad entrare in commercio a vantare questa caratteristica è stato il Galaxy Round, smartphone presentato da Samsung ormai nel 2013. Dopo numerosi esperimenti, più o meno riusciti, ecco che questa tecnologia arriva all’apice della sua gloria con il successo del display convesso dalla doppia curvatura del Samsung Galaxy S6 Edge nel 2015, successo che tante altre case produttrici hanno da allora cercato di emulare, seppur con diversi tipi di curvatura. Samsung aveva lanciato un vero e proprio trend.
Samsung ha lanciato la tecnologia OLED nel 2000 e da diversi anni promuove questa tecnologia elogiandone i vantaggi: neri più profondi, bianchi più puliti ma soprattutto nessun bisogno di retroilluminazione visto che i display sono in grado di emettere luce autonomamente mentre gli LCD hanno necessariamente bisogno di essere retroilluminati. Questo ha come diretta conseguenza la possibilità di creare display sempre più sottili; Da considerare anche il fatto che osservando i display OLED lateralmente non si notano delle virature di colore cosa che è invece evidente sui pannelli LCD, specialmente quelli più economici. La tecnologia OLED non è però priva di difetti, per esempio hanno bisogno di un isolamento perfetto dall’umidità e dall’ossigeno, in caso contrario i pixel si danneggiano e smettono di funzionare.
Ma cosa c’é di tanto speciale nei display curvi? Principalmente l’attrattiva è di natura estetica.
Nonostante gli sforzi dei produttori che cercano di implementare delle funzionalità che sfruttino la curvatura dei display, queste non hanno ancora raggiunto una reale utilità pratica. L’obiettivo di Samsung è quello di portare questa tecnologia ben oltre i display curvi con la creazione di veri e propri display flessibili, che possano veramente rivoluzionare la nostra concezione di smartphone.
Prima che ciò diventi possibile però ci son diversi ostacoli da superare, basti pensare infatti che sia il supporto del display che la griglia sulla quale vengono ospitati i transistor al momento sono rigidi e sembra essere molto difficile la produzione di massa di soluzioni differenti da questa. Non è escuso però che con lo sviluppo di nuove tecnologie forse questi ostacoli saranno aggirabili.Le conseguenze dell’adozione di display flessibili, nel caso questi diventino una realtà, saranno però ben diverse da quelle portate dai display curvi. Vi piacerebbe avere uno smartphone che può essere arrotolato a piacimento e infilato in un piccolo vano dell’auto per poi essere srotolato al momento del bisogno? Noi tutti non stiamo nella pelle!
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