Con l’evento #madebygoogle di questo pomeriggio alle 18 il colosso Google ha presentato la sua nuova offerta della divisione smartphone e smart home, a diversi mesi dalla presentazione dei suoi principali competitors Android e quasi in contemporanea con il lancio dei nuovi iPhone. Come sempre il lancio dei nuovi terminali di casa Google suscita parecchio interesse visto che l’intento della casa del robottino verde è dettare gli standard per un perfetto utilizzo di Android, arrivato quest’anno alla sua iterazione 8.0 (Oreo).
L’acquisizione di HTC da parte di Google ha fatto da mesi parlare di un probabile proseguo di un connubio che ha già dato i suoi frutti con i Pixel del 2016 con i nuovi Pixel pronti a cavalcare l’onda del successo della generazione passata.
Google punta tutto sull’intelligenza artificiale e sul machine learning, soffermandosi in fase di presentazione sulla capacità evolutiva di servizi come Google Maps e Google Translate, in grado di adattarsi all’utilizzo degli utenti e di migliorare con lo stesso, l’aiuto che serve proprio quando serve.
I punti chiave di quest’esperienza di Al che Google ha studiato si basano su un’interfaccia della macchina basata sulla conversazione, sulla diffusione della tecnologia nell’ambiente, sulla pluriconnessione tra dispositivi e sull’apprendimento e adattamento automatico all’utente. Questo meccanismo di machine learning (chiamato da Google AutoML) è in grado di costituire il legante tra software e hardware e migliora automaticamente, avendo già superato anche i più complessi meccanismi generati dall’uomo, superandoli in velocità di decodifica e in precisione. Nell’ultimo anno sono aumentate di oltre 1 milione le risposte che l’assistente di Google è in grado di dare.
Il team di Google è aumentato in numero nell’ultimo anno visto il successo della prima generazione di prodotti madebygoogle, che includeva Pixel, Google Home, Chromecast Ultra, Daydream View e Google Wifi.
Google è molto fiera dei risultati ottenuti dai Pixel l’anno scorso nonostante il mercato molto competitivo. Google tende a precisare quanto sia difficile lanciare nuovi dispositivi interessanti quest’anno visto l’ottimo livello hardware gia raggiunto negli ultimi anni. Perciò si sono soffermati nel creare un esperienza in grado di rivoluzionare l’utilizzo dei dispositivi mobili, mirando alla sinergia di hardware, software e Al.
Veloci, presenti quando serve e utili. Proprio sul concetto di utilità dell’utente Google si è basata nel sviluppare questi nuovi smartphone.
Google Home
Solo Google è in grado, grazie all’enorme quantità di dati che è in grado di raccogliere, di sviluppare un assistente vocale abbastanza evoluto da rivoluzionare il mercato.
Grazie all’introduzione della nuova tecnologia VoiceMatch l’utente può essere riconosciuto dal sistema che è in grado di personalizzare l’esperienza per quel preciso utente della casa, riuscendo a tracciare perfettamente un modello della voce dei vari utilizzatori.
Soluzioni semplici e utili quelle che Google ha intenzione di presentare quest’anno, scelta che si rispecchia nella presentazione del nuovo Google Mini, compatto e semplice, un perfetto bilanciamento di plastica e tessuto che nasconde 4 led e un sensore capacitivo in grado di mostrare se il google mini è pronto a ricevere oppure sta gia lavorando per te, disponibile in 3 colorazioni. Può diventare facilmente qualsiasi cosa serva all’utente, dal microfono per la tua tv alla macchina per il rumore bianco per la camera dei tuoi bambini. Sarà disponibile nei 7 paesi compatibili con Google Home (sfortunatamente l’Italia non rientra per ora tra questi) da subito, a 49 dollari. Un piccolo aiuto in casa, in grado di integrarsi con le tue app, google maps, google calendar e tutti gli elettrodomestici connessi, nel modo in cui solo Google poteva fare!
Oltre 1000 prodotti per la domotica sono già compatibili con l’assistente di Google, tra i quali spicca la collaborazione con Nest, con l’intenzione di rivoluzionare il modo di concepire la domotica combinandola all’apprendimento automatico di Al, con miglioramenti netti sotto il profilo della videosorveglianza, del riscaldamento della casa e dell’organizzazione familiare. Un esempio interessante è per caso il riconoscimento facciale di chi suona al campanello di casa, con la possibilità di ricordare i visi familiari, in modo che l’assistente possa avvisarti su chi sta davanti alla porta prima ancora di avviare lo streaming video del videocitofono.
Google Home Max
Google lancia anche uno speaker dotato di doppio driver per i bassi e doppio tweeter per gli acuti e perfettamente integrato con l’assistente di Google. Con un volume 20 volte più forte del Google Home sarà in grado di riempire di suono tutta la casa. Grazie alla nuova tecnologia SmartSound lo speaker grazie all’apprendimento automatico è in grado di adattarsi all’ambiente e regolare il suono, dinamicamente.
Possono anche essere collegate in stereo per offrire un’esperienza audio senza compromessi anche per gli appassionati più esigenti. Può essere orientato indifferentemente in verticale o orizzonatale, la case è magnetica e non ha bisogno di essere smontata ma solo poggiata sul dispositivo. Non solo, grazie alla combinazione con VoiceMatch il sistema sarà in grado di riconoscere l’utente e riprodurre la musica preferita dall’utilizzatore. Sarà disponibile da Dicembre negli Stati Uniti e nel 2019 negli altri paesi al costo di 399 dollari.
Google Pixelbook
Mentre l’esperienza smartphone è evoluta parecchio negli ultimi anni l’esperienza pc non è cambiata granché. Google con questo nuovo prodotto punta a combinare il meglio dell’hardware e del software grazie ad una versione ancora più leggera e migliorata di ChromeOS. Grazie al suo design 4 in 1 può essere utilizzato esattamente come l’utente meglio crede. Integra un display da 12,3” Quad HD LCS da 245 ppi. Oltre 10 ore di batteria con processori i5 ed i7 intel, e fino a 16GB di memoria RAM.
Il nuovo ChromeOS si avvia in un lampo, integra molteplici livelli di sicurezza e garantisce aggiornamenti automatici, integrando il rinnovato assistente Google che sembrerebbe in grado di rivoluzionare l’esperienza portatile.
Inatteso il lancio della Pixelbook Pen, una penna in grado di completare l’esperienza tablet del Pixelbook. Il nuovo ChromeOS integra Google Play integrando nel sistema gran parte delle applicazioni che gli utenti sono abituati a vedere nei loro dispositivi mobili.
Disponibile in 3 configurazioni, il Pixelbook parte da 999 dollari negli stati uniti, mentre la Pixelbook pen costerà 99 dollari.
Pixel 2
Google presenta la sua nuova offerta Smartphone con l’intento di rendere lo smartphone più semplice e più intelligente. Presentato in due versioni, uno con display FullHD da 5” e uno con display UHD da 6”.
Google non si dilunga sulle specifiche hardware ma si limita ad elencare le potenzialità e le funzionalità di questi smartphone, uguali per entrambi i modelli. Da notare la presenza del doppio speaker frontale, del sistema di sblocco più veloce del mercato, di una ricarica ultra rapida e della resistenza all’acqua. Il Pixel del 2016 si era dimostrato il migliore camera phone sul mercato, ottenendo sul noto sito di bench DxOMark un punteggio di 89. Quest’anno Google è fiera di annunciare di aver lavorato parecchio sulla camera, sia lato hardware che in fase di image processing arrivando ad ottenere un punteggio di ben 98 sul sito di bench. Un chiaro esempio di questo connubio è la registrazione video, che unisce stabilizzatore ottico e digitale per una ripresa che non ha paragoni sul mercato attuale degli smartphone. Sarà disponibile in 3 colori: Kinda Blue, Just Black e Clearly White, con accenti colorati sul tasto accensione. Google Pixel 2, a detta di Google, è il compagno perfetto per ognun utente, in grado di fornire aiuto nel modo più semplice possibile.
Disponibili già al preordine sono prenotabili ad un prezzo più che onesto, che arriva fino a 849 dollari per il Pixel da 6 pollici.
Google Pixel Buds
Google lancia un paio di cuffie bluetooth in grado di portare l’assistente vocale su tutto un altro livello. Comandabili con gesture touch, vengono vendute a partire da 159 dollari in una pratica custodia in tessuto in grado di fornire più cariche e di garantire un autonomia delle cuffie di circa 5 ore.
Molto apprezzata in fase di presentazione la dimostrazione di traduzione simultanea di una conversazione in due lingue diverse. All’uscita sono già 50 le lingue supportate da questa perfetta integrazione di google translate.
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