Manca un mese alla scadenza della garanzia Apple, noto che la batteria non è più ai livelli di un tempo (il telefono aveva 11 mesi, la garanzia era europea e quindi di un solo anno) e soprattutto avvenivano dei strani cali prestazionali. Con un famoso software per Mac decido di testare la capacità rimasta della batteria.
Rimango a bocca asciutta. La mia batteria, che aveva di 11 mesi, era stata valutata dal software con una capacità inferiore all’80%. Un risultato assurdo e che solo una batteria difettosa potrebbe avere. Prendo così l’auto e vado in direzione Apple Store.
I tecnici, ops scusatemi, loro li chiamano “genius”, mi accolgono a braccia aperte, arrivano con il loro bel iPad, non attacca nemmeno l’iPhone ma fa tutto via software, online, come avrebbe fatto l’assistenza via chat risparmiandomi oltre 2 ore tra andata e ritorno.
“La batteria non ha alcun problema e per i rallentamenti basta fare un reset oppure disattivi l’aggiornamento in background delle app e la posizione”. Certo, ed io ho un telefono top gamma del valore (ex) commerciale di oltre 700 Euro e dovrei usarlo come fosse un base gamma per arrivare a tardo pomeriggio? Secondo Apple (ufficiale) sì.
Me ne torno a casa e dopo una settimana contatto il supporto via chat. Non cambia nulla. Secondo loro nessun problema, anche dopo aver fatto il famoso test diagnostico (identico a quello che vi fanno lì in Store, quindi sappiatelo, contattateli via chat e statevene in casa che andate solo a perder tempo).
Passa un mese ed escono le notizie sul “#batterygate”… ed ecco la “garanzia Apple”
Come ben sappiamo, recentemente sono uscite le notizie ufficiali sui problemi di batteria degli iPhone: Apple ammette di rallentare gli iPhone più vecchi | Obsolescenza programmata | Class Action.
Praticamente tutti gli iPhone, dal 6 al 7, che hanno una batteria con un’usura sotto la norma (non è dato saperlo, ma sappiate che secondo Apple la mia è ben sopra l’80%) vengono rallentati a livello software. L’azienda dice che questo è fatto per evitare spegnimenti improvvisi.
Posso dirvelo? BALLE. L’ho scritto in maiuscolo apposta perché io ed altri migliaia di clienti (fatevi un giro su qualsiasi forum di telefonia italiano ed estero) abbiamo appurato quanto questa cosa sia stata fatta appositamente per rallentare il vostro dispositivo (perchè? Beh, non possiamo dirvelo ma fatevi due domande e ci arriverete da soli… il loro mestiere è vendere, punto).
Se non mi credete, vi allego qui sotto due screenshot di due Benchmark fatti oggi con Geekbench 4 e che mostrano un netto calo di prestazioni del mio dispositivo.
Link al punteggio medio di iPhone 6S su Geekbench. Link al mio Benchmark numero 1. Link al mio Benchmark numero 2.
Contatto nuovamente Apple tramite chat. Potrebbe esserci un problema, ma online mi dicono di non poter verificare, servono dei tool che solo i tecnici in Apple Store hanno. Gli dico quindi che vorrei sperare che rientrino in garanzia visto che è scaduta da meno di due mesi e questo problema era partito da ben prima della fine della garanzia.
Niente da fare, la batteria, “se fosse quello il problema”, mi dicono, (cosa che ovviamente è), se cambiata costa 29 Euro.
Perché quella di Apple si chiama obsolescenza programmata
Le prestazioni sono state esattamente dimezzate (anche meno a dire il vero). Per spiegarvela in modo più semplice: il mio iPhone 6S in 13 mesi è passato dalle prestazioni originali a quelle inferiori ad un iPhone 5S! Come la chiamate voi questa? Io in un sol modo: obsolescenza programmata.
E ve lo spiego in parole semplici: come potrei fare per avere un iPhone con prestazioni originarie? Semplice: o cambio la batteria oppure ne compro un altro.
Voi potreste dirmi che Apple ha scontato il cambio batteria portandolo a 29 Euro. E voi davvero credete che Apple non ci guadagni? Evidentemente a Cupertino credono che i loro clienti siano doppiamente fessi.
Qualsiasi altra azienda seria avrebbe fatto un richiamo di massa oppure la sostituzione gratuita della batteria visto che questo problema è stato creato da loro e dalla loro scarsa qualità delle componenti o controllo hardware (è palese in questo caso). Perché dovrei pagare io per un loro problema?
Non sono tutti come Apple, che dovrebbe imparare da altri su questo aspetto…
Un’altra azienda famosa aveva risolto un caso di hardware difettoso in modo decisamente migliore, approfittando addirittura di fidelizzare il cliente. Si trattava di Nokia e in particolare del reparto Health dell’azienda finlandese (ora di proprietà hmd).
Il caso è dell’estate scorsa. Nokia mi ha sostituito un orologio smart della serie Nokia Health che aveva un difetto hardware (che tra l’altro si riscontrava solo in situazioni limite) con il nuovo modello, lasciandomi il vecchio modello “difettoso” e regalandomi un altro prodotto della loro linea Health.
Ora, non sto qui a dire che tutti dovrebbero comportarsi come ha fatto Nokia con me e gli altri clienti che avevano quel problema, tuttavia ritengo il comportamento di Apple alquanto vergognoso. Anche perché tutti la ritengono di un gradino superiore rispetto alla concorrenza a livello di assistenza (io ero tra questi).
Purtroppo ho invece dovuto verificare con mano quanto l’azienda di Cupertino non sia in grado di gestire una situazione del genere. O meglio, di quanto siano in grado di prendere in giro i propri clienti, non solo rifiutandosi di sostituire il prodotto difettoso (accertato da loro stessi), ma facendogli persino pagare la sostituzione.
Cara Apple, da cliente spero vivamente che molte persone ci pensino su due volte prima di acquistare nuovamente un tuo prodotto. Perché “fedeli” sì, ci può stare, ma fessi no. Speriamo inoltre su futuri sviluppi di questa vicenda, anche in seguito alle azioni intraprese da associazioni di consumatori e intere nazioni (Francia indaga su Apple per truffa e obsolescenza programmata).
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