Gaming Campus, la prima Università degli eSports è a Lione

Gaming Campus

Gli eSports sono il futuro dello sport, i videogiochi sono il nostro futuro oppure tutto rimarrà com’è ora, quindi una semplice passione? A questa domanda non possiamo rispondere ma un piccolo passo è stato fatto. Si chiama Gaming Campus ed è la prima Università dedicata agli eSports.

E’ stata fondata a Lione, in Francia, ed è dedicata a tutti coloro, neanche a dirlo, abbiano la voglia e il desiderio di lavorare nel settore videoludico e in particolare negli eSports.

Ci saranno persino due indirizzi: Gaming Business School e Gaming Academy.

Il primo, Gaming Business School, è dedicato a coloro che volessero lavorare nel settore dei videogiochi. Sarà diviso in due: una laurea breve (triennale) e una specialistica (due anni).

La Gaming Academy è invece completamente dedicata a coloro che vogliono intraprendere un percorso negli eSports. Ci sarà una parte dedicata alla formazione per migliorare la performance sul campo affiancata a quella educativa.

Un’università che cerca di affrontare il tema in modo professionale e meno ludico.

Tuttavia saranno solo 70 gli studenti che avranno accesso ai corsi e che potranno quindi partecipare alle lezioni.

Lezioni che consisteranno in tornei simulati, ma anche vere e proprie lezioni tra cui economia, marketing, teorie digitali, management, inglese, comunicazione verbale e non e studi sulle community social. Ci saranno lavori di gruppo, insegnamenti su stile di vita e linee nutrizionali da seguire. Insomma, un vero e proprio corso interdisciplinare ma dedicato al settore videoludico.

Il giro d’affari nel settore eSports

Gli eSports sono gli sport elettronici, in parole molto ma molto semplici. Sono sport perché, secondo i fondatori di questo termine, ci vuole una certa preparazione per parteciparvi. Sono elettronici, beh, perché sono pur sempre videogiochi.

Fatto sta che nel 2018 si prevede un giro d’affari di ben 738 milioni di euro grazie ai 380 milioni di spettatori previsti per fine anno.

I premi delle competizioni sono infatti altissimi, e non è un caso: date un’occhiata al montepremi vinto in questi tornei (oltre 20 milioni di dollari).

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