Il settore delle auto elettriche è destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni, vediamo quindi come investirci grazie a sei ETF auto elettriche, che coprono sia la parte relative alle vendite sia quella di tutto l’indotto, batterie in primis.
Le notizie dei vari Paesi che scelgono di virare all’elettrico entro i prossimi 10 anni non si contano più e lo stesso vale per le aziende che cercano di convertire l’indotto, un esempio ne è la più grande fabbrica di motori diesel, ora convertita per la produzione di motori elettrici.
È normale quindi che sempre più investitori, grandi e piccoli, cerchino di sfruttare questa occasione di transizione di uno dei settori più importanti al mondo.
Nota: tutte le informazioni sono aggiornate alla data di pubblicazione dell’articolo, potrebbero quindi essere fuorvianti nel caso questo non fosse aggiornato da tempo.
Cosa sono gli ETF
Per farlo esistono vari strumenti finanziari: il più intuitivo è comprare direttamente le azioni delle aziende che ci interessano e che sembrano essere più promettenti. Servono però grossi capitali e conoscenza approfondita del mercato e dell’azienda.
Un altro strumento finanziario decisamente più semplice è costituito da un tipo di fondi di investimento, i cosiddetti ETF. Investendo in questi ETF investiamo in un pacchetto azionario e/o obbligazionario al loro interno. In pratica, detto in parole semplici, investiamo su un fondo che replica un indice, nel nostro caso quello del settore delle auto elettriche.
Trovare quello giusto nel mare infinito degli ETF potrebbe essere un’impresa. Tuttavia i colleghi di SeekingAlpha hanno pubblicato un ottimo post a riguardo, che cercherò di riassumere qui ma vi consiglio altamente di leggere (trovate il link in fonte).
Un settore in piena espansione
La quota di mercato delle auto elettriche è destinata a crescere in modo esponenziale. Questo è abbastanza certo dopo che molti Paesi hanno già annunciato che entro una decina di anni si potranno vendere solo auto elettriche.
Le previsioni vedono una quota di mercato vicina al 40% entro 7 anni. Considerate che nel 2020 la quota era intorno al 4,5%.

ETF auto elettriche: 6 consigli
Prima di tutto lasciatemi fare un piccolo disclaimer. In questo articolo non do alcun consiglio finanziario, ma prendo esclusivamente spunto dall’articolo in fonte. Inoltre ricordo che il settore, sebbene in forte crescita, ha già visto investimenti massicci da parte del settore privato, basti vedere la quotazione attuale di Tesla. È importante quindi essere consapevoli di questo.
ETF auto elettriche + auto autonome + indotto
Ecco a voi quattro ETF che seguono il mercato delle auto elettriche e autonome, oltre a qualche aziende facente parte dell’indotto.
Global X Autonomous & Electric Vehicles ETF (DRIV)
Con all’interno 76 holding, il DRIV segue l’indice Solactive Autonomous & Electric Vehicles Index. Come dice il nome stesso, si tratta di un benchmark che tiene traccia anche delle auto a guida autonome oltre che elettriche.
Ha un’esposizione di quasi il 60% su USA, 7,3% su Cina, 6,6% Giappone, 5% Corea del Sud e 3,5% Germania. Nel 2020 ha segnato una crescita importante, del 62,5%.
Basta dare un’occhiata alla top 10 delle holding al suo interno per capire che stiamo parlando di un ETF basato su aziende solide, magari non ancora entrate a gamba tesa nel mercato dell’auto elettrica e autonoma ma che sono vicine a farlo (si veda Apple).

Il KARS è un ETF che punta a seguire le aziende coinvolte nella produzione di componenti per le auto elettriche. Dalla produzione delle auto elettriche, al software e hardware per la guida autonoma fino alle batterie al litio o l’idrogeno.
Il fondo ha segnato un +70% nel 2020.

SPDR S&P Kensho Smart Mobility ETF (HAIL)
HAIL è un ETF che segue le performance dell’S&P Kensho Smart Transportation Index. E’ quindi focalizzato su auto elettriche ed autonome, droni commerciali e sistemi di trasporto avanzati.
Il fondo ha segnato un bel +84,3% nel 2020.

Come dice il nome stesso, IDRV è un ETF che segue principalmente il mercato delle auto a guida autonoma e la tecnologia che c’è dietro.
Nel 2020 ha segnato un +58,5%.

ETF auto elettriche + indotto (batterie, miniere)
Vediamo ora invece due ETF che seguono di più tutto l’indotto che c’è dietro il mondo delle auto elettriche.
Global X Lithium & Battery Tech ETF (LIT)
Guardando la top ten delle holding all’interno del fondo notiamo subito come l’esposizione sia importante verso i produttori di batterie e miniere di litio.

Amplify Lithium & Battery Technology ETF (BATT)
Questo ETF si focalizza sostanzialmente sulle batterie e tutta la tecnologie che sta dietro: quindi dal litio agli altri materiali e metalli. Importante anche qui l’esposizione del fondo verso le miniere di litio.
BATT ha un’esposizione importante verso la Cina (quasi il 40%).

Fonte: SeekingAlpha
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