Uno degli effetti indiretti della crisi è quello che porta diverse famiglie italiane a rinunciare alle cure dentistiche. Alla fine del 2013 ad esempio, l’Associazione Medici Dentisti Italiani aveva chiuso l’analisi dei dati riferiti al 2012 scoprendo che quasi 5.5 milioni di italiani avevano completamente rinunciato alle cure dentistiche. Una rinuncia che riguarda non solo i genitori ma anche i figli. In molti altri casi ancora chi in precedenza aveva iniziato una serie di cure ha smesso di seguirle.
L’interruzione delle cure dentistiche è solo in apparenza un problema minore se comparato con le cure necessari per patologie più gravi; in realtà una scarsa cura della salute dei denti non ha solo effetti sul nostro aspetto fisico ma ha anche conseguenze più generali a livello sistemico andando a influenzare la nostra postura, e essendo anche alla base di alcune malattie come il diabete.
È altresì chiaro che una famiglia in cui si arriva a racimolare uno stipendio di 1.500 euro mensili da ripartire su 4 persone facenti parte del nucleo, è difficile immaginare che si possano spendere 1000 euro per un impianto, 2 mila euro per un apparecchio anche solo 200 euro per una igiene.
Rimedi? Forse la soluzione migliore è quella offerta dalle assicurazioni dentistiche. Si tratta di polizze di natura sanitaria che si offrono come sostegno economico per singoli e famiglie, garantendo il rimborso delle spese sostenuti per le proprie visite dentistiche.
Esistono sul mercato diverse soluzioni di assicurazioni dentistiche; ce ne sono di molto economiche (dell’ordine dei 30 euro annui) che coprono massimali di spese mediche per le cure dentali che non superano i 200 o 300 euro. Altre assicurazioni dentistiche più avanzate propongono invece un sistema di rimborsi su base franchigia; in pratica, in fase di contratto viene fissata una spesa di base (tipicamente sui 100), superata la quale scatta il rimborso da parte della compagnia assicurativa.
Questo tipo di polizza è particolarmente utile quando le spese per cure dentistiche sono piuttosto sostenute durante l’arco dell’anno. Il rimborso offerto,rispetto alla franchigia, può essere totale oppure al netto dell’iva che viene trattenuta dalla compagnia.
Va infine sottolineato che per le assicurazioni dentistiche è valido il regime di detrazioni fiscali che permette di scaricare in fase di dichiarazione dei redditi fino al 19% del costo totale sostenuto per l’acquisto della polizza.
Reply