È tutto un impazzare di spot pubblicitari sulle università telematiche. Ma cosa sono esattamente e cosa offrono?
Prima solo sui vari banner all’interno delle pagine web, ora anche in tv e sui giornali. È tutto un impazzare di spot pubblicitari sulle università telematiche. Ma cosa sono esattamente e cosa offrono?
Per capirlo bisogna tornare indietro al 2002 quando l’allora Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, varò la legge 289 che introduceva i primi corsi di laurea a distanza, corsi che a partire dal 17 Aprile 2003 sono stati dichiarati equipollenti ai corsi di laurea erogati presso le università tradizionali.
Da allora i corsi di laurea online sono diventati una realtà anche nel nostro Paese e gli atenei telematici come questo, hanno pian piano esteso la loro offerta formativa che oggi va a coprire tutti i principali percorsi di studio, da quelli giuridici a quelli economici, da quelli sociali a quelli ingegneristici, fino anche alle lauree umanistiche, le lingue straniere e la psicologia.
Il metodo proposto dalle università telematiche è il seguente. Allo studente viene data la possibilità di seguire le lezioni o dal vivo in aula, oppure da casa, guardandosi in streaming la registrazione delle lezioni realizzate ad opera degli stessi docenti.
Ma non solo; alcune università telematiche, oltre alle registrazioni mettono anche a disposizione dei test di valutazione interattivi, che servono a comprendere se e quanto lo studente ha compreso quanto spiegato durante la lezione.
Va sottolineato che, proprio per rendere fruibili le lezioni online al maggior numero possibile di studenti, queste ultime possono essere guardate a qualsiasi ora ed in qualsiasi giorno della settimana; trattandosi poi di contenuti in streaming, durante il video, lo studente può decidere di stoppare la riproduzione o riportarla indietro per riascoltare quei passaggi che non gli sono chiari.
Per quanto riguarda infine gli esami, questi devono essere sostenuti obbligatoriamente dal vivo con i professori ma, di accordo, con la propria università telematica, si può richiedere di sostenerli in sedi distaccate, magari più vicine alla propria abitazione.
Infografica a cura dell’università Unicusano
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