Coronavirus, in Italia sospese 2,1 milioni di imprese, 7,1 milioni di addetti

coronavirus imprese

E’ uscito il rapporto Istat contenente la situazione delle imprese italiane durante il lockdown per il coronavirus.

I provvedimenti succedutisi fino al 14 aprile hanno consentito di tenere aperte a livello nazionale solo poche aziende ritenute essenziali.

Tutte le altre avrebbero potuto continuare a lavorare solo in remoto, ossia in smart working.

Secondo il rapporto Istat del 16 aprile 2020 (link in fonte) sono 2,1 milioni le imprese formalmente sospese (poco meno del 48% del totale), che impiegano 7,1 milioni di addetti (di cui 4,8 milioni dipendenti).

Secondo i dati del 2017, queste imprese generano 1.334 miliardi di euro di fatturato (il 41,4% del livello complessivo) e 309 miliardi di valore aggiunto (il 39,5% del totale).

L’Istat sottolinea che questi dati non tengono in considerazione le imprese che, pur rientrando tra quelle sospese per decreto, abbiano comunque notificato richiesta di deroga alla prefettura competente.

Pesante il dato riguardante l’industria: quasi i due terzi delle imprese industriali hanno dovuto sospendere la propria attività.

Guardando al settore terziario è invece il 43,8% ad aver dovuto sospendere la propria attività.

La sospensione incide maggiormente nelle regioni del Nord Italia.

Regioni% occupazione
Nord-Est50,1
Nord-Ovest43,3
Centro41,3
Sud41,1
Isole33,6
Schermata 2020 04 17 alle 00.02.23 1

Interessante notare anche come “i settori al momento sospesi rappresentano il 63,9% delle esportazioni di beni”.

Le destinazioni che sono interessate maggiormente dalla sospensione delle attività produttive sono riportate in tabella.

Paese%
Cina80,9
Germania76,4
Francia71,0
Spagna61,4
USA53,7

Fonte: Istat

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