Tutto è cominciato con un video pubblicato su Facebook da un farmacista italiano dal Giappone, che parla di un farmaco “miracoloso” giapponese contro il coronavirus: si chiama favipiravir (in commercio come Avigan).
Nel video si vedono persone passeggiare tranquillamente in mezzo a tante altre persone, come se nulla fosse, come se il resto del mondo fosse una cosa a parte.
Il coronavirus ha ormai invaso tutto il mondo (tanto che l’OMS ne ha dichiarato la pandemia il giorno 9 marzo), eppure in Giappone sembra esserci qualcosa di diverso.
Secondo il video girato dal farmacista, in Giappone la calma e la tranquillità è data dall’esistenza di un farmaco antinfluenzale che avrebbe la capacità di bloccare il progredire della malattia. Se somministrato per tempo.
[su_quote cite=”Cristiano Aresu, farmacista”]L’Avigan è un antinfluenzale fino a poco tempo fa venduto in farmacia: qui hanno scoperto che somministrato ai primi sintomi di coronavirus, accertati con il tampone, blocca il progredire della malattia nel 91% dei casi.[/su_quote]
Il farmaco giapponese favipiravir (Avigan)
Si chiama favipiravir, ma in commercio è conosciuto come Avigan. Si tratta di un farmaco antivirale.
E’ stato sviluppato dal gruppo giapponese Fujifilm Toyama Chemical (una consociata di Fujifilm) nel 2014.
Per il favipiravir (Avigan) si attende ora “l’approvazione del governo giapponese per l’uso su vasta scala sui pazienti contagiati da Covid-19”.
Il farmaco dovrebbe venire prodotto anche in Cina, su licenza giapponese.
Dopo che i quotidiani di mezzo mondo hanno condiviso la notizia riguardante il farmaco Avigan, anche l’azienda produttrice ha diramato una nota chiarificatrice sottolineando che “il farmaco viene somministrato a pazienti di Covid-19 in Giappone per uno studio osservazionale condotto dalle istituzioni mediche”:
[su_quote cite=”FUJIFILM Toyama Chemical”]Sappiamo anche che Favipiravir (versione generica) è stato somministrato a pazienti Covid-19 in Cina. Fujifilm non ha svolto alcun ruolo nelle ricerche di cui sopra e non è quindi in grado di commentare questi risultati. Al momento non esistono prove scientifiche cliniche pubbliche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti. Per valutare la sua efficacia e sicurezza nei confronti di Covid-19, Fujifilm prevede di avviare uno studio clinico in Giappone.[/su_quote]
Le sperimentazioni in Cina
In Cina era già stata fatta una sperimentazione su animali, grazie alla quale era stata appresa l’efficacia del farmaco contro i virus influenzali, il virus del Nilo occidentale, il virus della febbre gialla, il virus afta epizootica e altri flaviviru, arenavirus, bunyavirus e alphavirus.
Il paese asiatico inoltre starebbe conducendo dei test medici con 340 pazienti. I risultati, secondo alcune fonti, sarebbero “incoraggianti”.
Le condizioni polmonari dei pazienti infatti migliorerebbero nel 91% dei casi dopo aver assunto il favipiravir (Avigan).
Non è solo il farmacista italiano a condividere i possibili effetti benefici di questo farmaco.
Anche il direttore del Centro nazionale cinese per lo sviluppo della biotecnologia, Zhang Xinmin, crede infatti che il farmaco abbia “un livello elevato di sicurezza ed è chiaramente efficace nel trattamento”.
Secondo l’esperto cinese, chi lo ha utilizzato avrebbe “negativizzato il virus in quattro giorni”.
Il farmaco giapponese favipiravir (Avigan) sperimentato in Veneto, Piemonte e Lombardia
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato con una diretta Facebook la sperimentazione in Veneto del farmaco giapponese favipiravir (Avigan).
[su_quote cite=”Luca Zaia, governatore del Veneto”]Sta girando un video di un farmaco giapponese, l’Avigan. Noi siamo all’avanguardia nella sperimentazione dei farmaci. Vi informo che l’Aifa ha dato l’ok anche per questo farmaco che verrà sperimentato anche in Veneto, spero che da domani si possa partire.[/su_quote]
Anche il Piemonte si candida per testare il farmaco.
Il giorno 23 marzo anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha comunicato che da domani (24 marzo) partiranno le sperimentazioni del farmaco nella Regione.
[su_quote cite=”Attilio Fontana, governatore della Lombardia”]Una buona notizia è che il nuovo farmaco Avigan ora potrà essere testato grazie all’intervento dell’assessore Davide Caparini, del presidente dell’Aifa e alle sollecitazioni che abbiamo inviato a Roma per essere immediatamente sottoposto a prove ed esperimenti. La sperimentazione inizierà da domani, speriamo che il farmaco sia quello giusto, che dia buoni risultati e contribuisca con noi a eliminare questo maledetto virus[/su_quote]
La posizione di AIFA e del Ministero della Salute (al 22 marzo)
Nelle ultime ore c’è stata un po’ di confusione per quanto riguarda l’affidabilità e l’efficacia di questo farmaco giapponese e soprattutto l’eventuale approvazione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
In particolare l’AIFA ha specificato che l’utilizzo del favipiravir (Avigan) “è limitato ai casi in cui gli altri antivirali sono inefficaci”. Inoltre ha aggiunto che “Il medicinale non è autorizzato né in Europa, né negli USA“.
Il comunicato AIFA è presente anche sul sito del Ministero della Salute italiano (vedi link in fonti).
AIFA ha inoltre aggiunto che “ad oggi non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da COVID-19”.
E che “mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia”.
AIFA non ha però chiuso al farmaco giapponese, anzi “si esprimerà in modo più approfondito rispetto alle evidenze disponibili per il medicinale favipiravir” durante la giornata del 23 marzo.
Domenico Mantoan, presidente di AIFA, ha dichiarato che “la commissione tecnico-scientifica di verifica di Aifa partirà con l’analisi e con la definizione del nuovo trial clinico del nuovo Favipiravir, l’antivirale usato in Giappone”.
Infine AIFA ha concluso il comunicato stampa sottolineando di “non dare credito a notizie false e a pericolose illazioni“, riservandosi inoltre “il diritto di adire a vie legali ove opportuno“.
Aggiornamento 23 marzo: c’è l’ok alla sperimentazione da parte di AIFA e Ministero della Salute
[su_quote cite=”Roberto Speranza, ministro della Salute”]Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico–Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia. Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso.[/su_quote]
C’è chi si oppone pubblicamente a farmaco giapponese Avigan
Roberto Burioni ha definito il farmaco favipiravir (Avigan) “una balla” e anche oggi non ha risparmiato critiche sull’argomento.



Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha invitato alla cautela:
[su_quote cite=”Franco Locatelli”]Un conto sono le opzioni da testare e validare, e ben vengano le sperimentazioni, altro è definire alcune opzioni terapeutiche come la soluzione’ di un problema così importante come Covid-19. Prima di arrivare a dire di aver trovato soluzioni definitive servono prove inconfutabili. Nel caso di questo farmaco specifico a oggi non abbiamo evidenze precise e inconfutabili. Per questo raccomando cautela e prudenza per non ingenerare speranze che potrebbero restare deluse e frustrate.[/su_quote]
L’EMA valuta 20 nuovi farmaci e 35 vaccini
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) sta valutando nel frattempo l’utilizzo di 20 nuovi farmaci e 35 vaccini.
[su_quote cite=”Guido Rasi, direttore esecutivo EMA”]Vanno eseguiti studi come sta facendo l’Italia. Ovvero su vasti numeri, come per il farmaco contro l’artrite reumatoide, che in un mese darà dati credibili. Dobbiamo invece scoraggiare tutti gli altri piccoli tentativi locali con altri antiretrovirali, su platee molto residuali di pazienti, a volte anche solo su 20 malati, perché non danno assolutamente alcuna risposta valida in termini clinici.[/su_quote]
Fonti: Repubblica (1 – 2) – AIFA – Ministero della Salute – Adnkronos – Roberto Burioni
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